💫𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐨𝐝𝐢𝐜𝐢💫

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*pov cico*

avevamo visto la fantomatica villa di cui parlavo, e devo dire che era molto più bella dal vivo, certo avremmo dovuto lavorarci un po' ma ci piaceva, tornammo a casa e mentre il cancello automatico si apriva riconobbi il piccolo guardarmi dalla finestra della sua stanza, non sono sicuro ma credo di piacergli, e sarebbe un danno enorme per lui.

forse dovrei mandarlo via, dirgli di dimenticare tutto questo, prima che sia troppo tardi.

camminai tranquillamente verso la sala pranzo dove tutti erano già seduti, ridevano e scherzavano come sempre, sembravano dei bambini a volte, o forse sono solo cresciuti troppo in fretta.

"-nicola stasera andiamo in quel pub accanto la spiaggia? è da tanto che non ci concediamo un po' di svago!-" disse michele fissandomi, infondo andava anche a me, quindi perché non farlo? tanto cosa vuoi che succeda.
"-va bene, ma occhi aperti e non bevete tanto-" dissi sedendo al mio posto, era un rischio stare così esposti o ubriachi.

finito di cenare come promesso mi andai a preparare, salì le scale ritrovandomi davanti la porta della mia stanza, entrai e optai per la classica camicia nera e i jeans del medesimo colore, indossai i miei anelli preferiti, la mia collana argentata e del profumo.
una volta pronto scesi di sotto dove già tutti erano pronti, era da troppo che non andavo in qualche pub, ci sono tante cose che non posso più fare tranquillamente da quando sono "morto".
mancava solo uno all'appello, e ovviamente era il biondino, scese poco dopo con una maglia nera senza maniche, jeans neri molto larghi e tagliati con qualche catenella, cazzo se era bello.

senza proferire parola iniziai ad uscire di casa senza distogliere lo sguardo da lui, che camminava tranquillamente davanti a me.

*pov fede*

non amavo molto i pub o i luoghi affollati, ma erano tutti così felici che non volevo rovinare tutto, così mi preparai e scesi di sotto, subito i miei occhi incrociarono i suoi, tanto che mi dimenticai di respirare, indossava una camicia molto stretta, come sempre, facendo intravedere i suoi addominali, jeans neri e una cintura che aderiva perfettamente al suo corpo, iniziarono a camminare e li seguì, passai davanti a lui evitando di guardarlo, perché conoscendomi potrei arrossire.
camminando accanto a lui il suo fantastico profumo mi mandò in tilt, ogni cosa di lui mi faceva impazzire, non so quanto ancora resisterò al suo fianco.

poco dopo una struttura ricoperta di luci ci comparve davanti, ma la cosa che mi colpì maggiormente era la spiaggia situata al fianco della struttura, sarei voluto andare lì e sdraiarmi sulla sabbia fredda, a fissare la luna e le stelle.

entrammo e la musica mi distrusse già le orecchie, cercai di stare attaccato agli altri per non perdermi nella folla, fin quando proprio lui mi prese il polso avvicinandomi a lui, "-tu cosa vuoi?-" mi chiese alex, riferendosi al drink, "-un thè alla pesca-" dissi imbarazzato, non mi piacevano gli alcolici, alzai lo sguardo verso di lui e notai un piccolo sorriso sulle sue labbra.

ci sedemmo tranquillamente ad un tavolo sorseggiando tranquillamente le nostre bevande, si avvicinarono due ragazze del tutto ubriache, una di loro "cadde" sulle gambe di nicola, non so per quale motivo, ma dentro di me qualcosa cresceva, ero geloso del mio rapinatore? mi sono innamorato di lui? così tante domande riempivano la mia testa che quasi rischiai di esplodere lì davanti a tutti.
mi alzai di scatto cercando il bagno, lo trovai poco più distante dal bancone dei cocktail, entrai e la musica ormai era solo un sottofondo, mi sciacquai la faccia e la tamponai con un fazzoletto, perché sono qui?

*nico pov*

quando una ragazza su buttò sulle mie gambe il biondino sembrava innervosirsi, così tanto che si alzò e andò chissà dove, mi alzai spostando la ragazza dalle mie gambe alla ricerca del biondino, uscì fuori ma di lui nessuna traccia, cercai per tutto il pub ma niente, l'unico posto in cui guardare era il bagno, infatti entrai e lo vidi appoggiato al lavandino, ormai era sicuro, è innamorato di me.

camminai lentamente dietro di lui e poggiai le mani sui suoi fianchi stretti, "-tutto bene?-" chiesi sussurrando al suo orecchio, "-s-si-" rispose balbettando, così mi avvicinai maggiormente attaccando il mio petto alla sua schiena,
respirava pesantemente e ciò mi fece capire come questa vicinanza non gli dispiacesse, a dirla tutta non dispiaceva neanche a me, lo spinsi lentamente dentro il bagno e chiusi la porta a chiave, con una mossa rapida tolsi la maschera e lo bloccai contro il muro, nicola cazzo, ha diciassette anni, sei più grande di lui di sette anni.
sono solo sette... pensai continuando a fissare le sue labbra, fermati adesso prima che sia troppo tardi! vai via!
solo un bacio... uno piccolo... nicola non ti fermerai dopo! chi dice che dovrò fermarmi? NICOLA!
ignorando la mia coscienza unì le nostre labbra, erano come se fossero fatte apposta l'uno per l'altro, coincidevano perfettamente.

sentì la sua piccola mano nei miei capelli mentre mi avvicinava ancora, come se non ne avesse mai abbastanza, si potevano sentire solo i nostri respiri affannati e lo schiocco dei nostri baci, dopo qualche secondo le nostre lingue iniziarono a danzare, per la prima volta dopo anni mi sentivo finalmente vivo, mi sentivo completo.

*fede pov*

ero immerso nei miei pensieri e nelle mie paranoie fin quando sentì delle mani avvolgermi i fianchi, alzai lo sguardo sullo specchio e vidi la sua maschera, i suoi occhi mi fissavano attraverso il riflesso nello specchio, "-tutto bene?-" chiese sussurrando nel mio orecchio, "-s-si-" balbettai, ero ormai completamente rosso in viso e deve averlo notato siccome ha poggiato il suo petto sulla mia schiena, mi ritrovo chiuso in bagno con lui davanti, sono bloccato contro il muro e lui sta divorando le mie labbra con gli occhi.

federico spingilo via e vattene! ha ventiquattro anni, tu sei minorenne! ha sette anni più di te!  è il boss della mafia, nessuno avrebbe mai coraggio di fargli male... vattene prima che sia troppo tardi! ancora un po'... solo cinque minuti... sussurrai perdendomi nei suoi occhi che fissavano le mie labbra, che dopo qualche istante si unirono, mille farfalline iniziarono a volare e sbattere ovunque nel mio stomaco...
mi lasciai andare e misi una mano sul suo fianco stringendolo più a me.

mi lasciai andare e misi una mano sul suo fianco stringendolo più a me

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𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑏𝑖𝑜𝑛𝑑𝑖𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑥𝑦 ♡︎𝐒𝐓𝐑𝐄𝐂𝐈𝐂𝐎♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora