Svegliarsi presto non è mai stato un problema per me, anche quando rincasavo tardi la sera.
Svegliare il mio corpo compiendo vari esercizi non è mai stato un peso, anche quando la stanchezza mentale era più forte dei dolori costanti ai muscoli.Nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare queste routine della mia quotidianità.
Le rispettavo con fermezza e anche nei periodi di relax non potevo farne a meno.
Anche ora non ne posso fare a meno.Ieri sera ho faticato a prendere sonno per via del mal di testa che martellava il mio cranio in un modo talmente terrificante che avevo paura mi si aprisse in due. Poi però sono sprofondata nel mondo dei sogni e non mi sono mossa per nessuna ragione al mondo.
Quando il nuovo giorno è sorto e il suo benvenuto è arrivato attraverso le tapparelle della finestra, non ho potuto spegnere il mio bisogno di alzarmi e caricarmi nel solo modo che
conosco.Al mattino mi svegliavo presto e, con la presenza di mia madre accanto, andavo a correre facendo il giro completo del quartiere dove abito. Non parlavamo molto, mia madre mi ha sempre insegnato a non sprecare fiato ed energie inutili e per lei aggiornarci sulla giornata che avremmo affrontato era una grossa perdita di tempo.
Tanto, bene o male, le cose sarebbero risultate sempre uguali e sempre perfetti.Anche se non sono una professionista o una fanatica del fitness, correre mi è sempre piaciuto e non mi è mai pesato. Il mio corpo, negli anni, si è scolpito in modo tale da affrontare tutti i giorni questa routine.
Fino a cinque giorni fa correvo con mia madre accanto e la sua presenza bastava a riempirmi il cervello, che era sempre pronto a produrre le risposte giuste nel momento in cui avrebbe detto qualcosa.
Poche sono state le volte in cui non ho corso con lei al mio fianco e ancora di più sono state poche le volte in cui ho corso con la musica nelle orecchie.Dovrebbe essere una cosa normale, eppure per me era una cosa estranea.
Non ho mai sviluppato un vero e proprio collegamento o legame con la musica. Non ho mai sentito il bisogno di perdermi nelle parole scritte e cantate da altre persone. Non ho mai sentito il bisogno di ritrovarmi in esse. Non ho mai avuto il bisogno di staccare la mente con questa espressione d'arte.I miei genitori mi hanno sempre rivelato che per loro la musica, soprattutto quella commerciale, è solo un'altra grande perdita di tempo. Soprattutto per la nostra vita, che è sempre stata in movimento e sempre due passi avanti rispetto a quella degli altri.
Sono cresciuta con la consapevolezza che chi ascoltava musica, in particolare per una questione di passione, in realtà stava sprecando secondi importanti della sua esistenza. Poteva
Impiegare quel tempo con delle attività più produttive ed efficienti per il suo futuro.Però, osservavo lo stesso con estremo interesse i ragazzi della mia età che avevano sempre un paio di cuffie con sé. Cercavo disperatamente di capirli, di entrare nella loro testa e di approfondire questa loro scelta.
Perché sprecare il loro tempo in quel modo?
Al quel tempo non riuscivo a trovare una risposta completa e che mi soddisfacesse appieno.
Oggi lo comprendo.
Ora lo capisco.
Li capisco.
È stato un po'imbarazzante chiedere in prestito un paio di cuffiette alla signora che stava dietro alla scrivania della hall del motel. Ma questa decisione ha piantato dei frutti
stupefacenti nel mio cuore.La musica mi piace.
Il ritmo che hanno le canzoni cambia da minuto a minuto.
E le parole dei cantanti non sono del tutto inutili, anzi, in molti riescono a parlarmi.
A parlare al mio cuore.
E ciò fa battere quel muscolo involontario in modo incessante e frenetico.
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Sei luce anche se piove
RomanceAGGIORNAMENTI UNA VOLTA A SETTIMANA, OGNI MARTEDÌ. QUESTA VERSIONE È LA BOZZA DEL ROMANZO, SARANNO PRESENTI ALCUNI ERRORI E PICCOLE IMPERFEZIONI. TRAMA: Conoscersi da cima a fondo non è facile. Apprezzarsi con i pregi e difetti ancora meno. E ama...