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Il pomeriggio passò molto velocemente, tra me e il corvino non ci furono molti altri contatti dopo le presentazioni, ma battutine e scherzi complici fecero da sfondo a quella giornata, quel ragazzo aveva il "non so che" di cui parlava sempre Max, mi intrigava, purtroppo però la mia mente era ancora ancora occupata da un altro Andrea, vorrei pensare a qualsiasi cosa tranne che a lui, lo odiavo per quello che era successo ma non potevo fare altro che amarlo ancora.

Verso la prima sera presa dai pensieri presi una sigaretta tra quelle che mi ero già girata e mi allontanai dal gruppo un secondo, allontanamento che venne notato, infatti sentii qualcuno avvicinarsi e convinta fosse la mia amica mi appoggiai alla sua spalla con molta noncuranza, finché non sentii una risatina che non apparteneva a lei.

Quanta confidenza per uno che conosci da un giorno- disse una voce maschile, capendo subito chi fosse rimasi ferma, non so come o perché, ma sentivo di poterlo fare, e infatti la cosa non sembrò turbarlo minimamente
E non hai visto nulla- risposi poco dopo al corvino ridendo leggermente e creando un silenzio tranquillo, non era uno di quei silenzi imbarazzanti da riempire per forza, era semplicemente un godersi il momento il suono delle onde, e il blu cobalto del cielo, tuttavia una rigidità da parte di Andrea mi fece dubitare
Che c'è? sei abituato a quelle che ti cadono tra le braccia al solo sguardo?- chiesi ironica ricevendo come risposta una risata leggera
Quindi non ha fatto effetto su di te?-
Nah, ci vuole ben di più- per assurdo era una delle poche volte in cui mi sentivo a mio agio con un ragazzo così velocemente, dopo i casini successi con il mio ex
Quindi è una sfida... interessante-
Anche fosse non ci conterei troppo pupo- dissi sarcastica.
Sentii una risposta imminente ma venimmo interrotti da una voce dietro di noi, di preciso credo fosse Pietro che chiedeva che pizza volessimo e chiamò il corvino con se per andare a prendere gli ordini di tutti in pizzeria, locale che chiamarono appena tutti risposero alla domanda, quindi lui si alzò sbuffando salutandomi con uno sbuffo e un aiuto ad alzarsi appoggiandosi con la mano sulla mia testa, ammetto di aver odiato il biondo per un secondo.
Ma io dico tra tutti proprio lui, proprio in quel momento poi?!
Mi girai guardando Locci allontanarsi e alla sua sinistra notai Duccio e Max parlare finché il principino non decise di chiamare pure lui, e lì capii che era fatto apposta, peggio di una fangirl, causò così però la stessa risposta nella rossa che salutò il ragazzo e mi venne in contro con pacchetto di sigarette e accendino, al che capii che saremmo diventate due ciminiere, e al pensiero sorrisi soddisfatta.

POV ANDREA

Pie questa me la paghi lo giuro, anzi ce le paghi tu le pizze a me e a Du
Si si certo ok, ora mi raccontate-
Dimmi cosa c'è da raccontare, hai interrotto tutto Pie- dissi con un tono scazzato che non rendeva la frustrazione del momento
Come sei drammatico Andre, tu e la riccia vi siete tirati frecciatine tutto il giorno, e tu- disse indicando duccio- non ti ho visto prendere una matita in mano tutto il giorno, quindi?
Il rosso mi guardò come a spronarmi ad iniziare, sbuffai e iniziai a parlare per quel che c'era da dire, raccontai del fatto che fosse interessante perché non c'era cascata come molte ma nulla di che, la conoscevo comunque solo da poche ore cosa dovevo dire, simpatica e un bel culo, beccandomi due occhiatacce al prezzo di una
Oh son sincero- dissi alzando le spalle, avrei alzato le mani se non fossero state sul volante- ma poi sto parlando solo io, ora tocca al artista- cercai di staccarmi la conversazione di dosso, e riuscii nel mio intento, quindi il rosso disse qualcosa che sinceramente però non ascoltai molto attentamente. Ma comunque non fece un tempo a finire che arrivammo in pizzeria -Andate io vi raggiungo- dissi semplicemente tirando fuori una sigaretta per far capire ai due che sarei rimasto fuori, al che i due annuirono ed entrarono nel locale ad aspettare l'ordine.

Accesi la sigaretta e mi appoggiai sulla staccionata, mi serviva un attimo, un attimo per capire come un paio di occhi scuri come i suoi mi fossero entrati nella testa a quel modo, come una ragazzina mi potesse rimanere così impressa, perché una sconosciuta, di cui sapevo oggettivamente poco, il nome e l'aspetto fisico, mi faceva sentire cosi... non lo so... esposto? fragile? Magari era davvero solo il fatto che non ci fosse cascata come le altre, perché si era una sfida, ma non quella a cui sono abituato, la sfida era capire come cazzo facesse a farmi tutto questo, capire come mai l'idea di andare oltre il rapporto fisico, mi spaventasse così tanto e soprattutto perché volevo che fosse lei quella che mi avrebbe fatto uscire dalla mia zona di comfort. 
Una ragazzina mi stava mandando in panne, assurdo.

Buttai la cicca e mi girai per entrare quando vidi Pietro che era venuto a chiamarmi, così li aiutai con la roba da bere mentre loro prendevano le pizze e portammo tutto in macchina, alla fine la roba mia e di Pippi la pagò davvero lui, cosa che mi fece ridere ma ci passammo sopra tranquillamente, e da lì misi in moto per tornare alla spiaggia dagli altri.

POV MELANIA

La guardai ridendo leggermente e mi girai di nuovo verso le onde
Ma quindi vuoi parlare o no?- chiese con tono ironicamente insistente la rossa
Ma che ti dico, Pietro ha interrotto tutto, dovrebbe pagarci le pizze-
Si su quello son d'accordo- rispose lei ridendo- però mo parla, racconta su- si accese una sigaretta, me ne passò una e con quella anche  l'accendino, sorrisi e la presi, aspirai e iniziai il riassunto
Io ero convinta fossi tu, mi sono appoggiata alla sua spalla e poi non so bene con quale coraggio son rimasta così, però ringrazio sia arrivato... stavo pensando a... ad Andre, va be hai capito-
Mel, hai la calamita per gli Andrea comunque-
No, sono loro ad averla per me semmai- risposi ridendo, risata interrotta dalla ragazza che aveva in viso un espressione alquanto seria
Però Mel, seriamente, Andre è stato uno stronzo, hai preso la scelta migliore lasciandolo, non puoi sempre mettere il partner al primo posto, per te in cima a qualsiasi cosa devi esserci tu stessa, l'amor proprio è prioritario, ok?-
Annuii incerta con gli occhi lucidi, ma grata di averla con me, e deve aver notato i lacrimoni perché mi abbracciò subito, aveva ragione, col cazzo che qualcun altro mi schiaccia a sto modo.

Con un tempismo che nemmeno nei film spegnemmo le sigarette, mettendo le cicche nella scatoletta di Max, e ci alzammo, nello stesso momento in cui i tre arrivarono con pizze e birre, quindi ci riunimmo al gruppo sorridenti sinceramente felici per la cena.

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Capitolo mezzo a sorpresa per Mel, buongi princi

non so bene come sia il capitolo ma l'idea del pov di andrea mi ispirava molto, grazie raga per le visualizzazioni.

non so bene quando arriva il prossimo capitolo ma le idee son tante quindi, oserei dire, non troppo tardi

Sotto il blu cobalto// FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora