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La nottata passò tra un ballo e un drink, finché non arrivò l'ora di chiusura e ci fecero uscire, eravamo tranquilli finché non ci rendemmo conto che Max era troppo ubriaca per guidare, Duccio le prese le chiavi di mano prima di creare brutti incidenti, e ci portò al bunker dove rimanemmo tutti a dormire un po' accatastati e decisamente disordinati, ma questo rese il tutto più divertente.

Mi svegliai con la testa che scoppiava e una fame da far schifo, mi guardai intorno senza riconoscere mezzo cm della stanza ma solo la testata disordinata rossa della mia amica per terra che probabilmente era caduta durante il sonno, cercai di svegliarla inutilmente, e dopo un paio di tentativi falliti ci rinunciai, uscii dalla stanza ridendo leggermente, percorsi un corridoio in una direzione a caso finché non mi imbattei in una schiena coperta solo da una canottiera nera come i capelli di chi la portava
Buongiorno pupo- dissi con un tono non ben comprensibile, misto tra il divertito e lo scazzato per il mal di testa, il ragazzo ridette leggermente e ricambiò il saluto sorridendo, subito notai la tazza di caffè che aveva in mano e gliela presi bevendone un sorso
No fai come a casa tua- rispose confuso lui
Grazie, esistono un tavolo e una sedia?- chiesi di fretta
Ci stavo andando- mi prese sottobraccio e si diresse in sala da pranzo dove riconobbi Marco e Duccio, gli altri o dormivano o erano tornati a casa in mattinata, il corvino con un tono pacato mi chiese se avessi dormito bene a cui risposi con un semplice sì con la testa, poi, lo vidi lì, sul tavolo, un bellissimo oki che il rosso aveva tirato fuori, corsi a prenderlo mi versai un bicchiere d'acqua e lo buttai giù ad una velocità immane, mi ricomposi un secondo e diedi il buongiorno a tutti con un cenno della testa un po' meno scorbutica di prima, mi sedetti e vidi Andrea poggiarsi sul banco della cucina, poi Marco fu procinto di dire qualcosa ma un paio di tonfi e qualche imprecazione provenienti dal corridoio lo interruppero, riconobbi la mia amica e feci per alzarmi ma Caponi mi battè sul tempo, risi leggermente e mi rimisi comoda, poi il biondo platinato finalmente parlò
Ma sai che c'è Du che continua a parlare della tua amica?
Ero lì per lì per rispondere ma una voce del corridoio mi interruppe
Beh Andre continua a parlare di Mel- arrivò Pietro, dalla parte opposta da dove ero arrivata io, e come vide me al tavolo e il ragazzo incriminato dietro si bloccò
In effetti era strano sentire parlare di una cosa che sapevamo tutti- cercò di smorzare l'aria il biondino causando per una faccia corrucciata a Locci, un rossore sul viso a me e una risata all'altro ragazzo, si creò un aria tesa in cui tutti ci bloccammo leggermente ma per fortuna la scenetta venne interrotta dal rosso che entrò in cucina con la ragazza mezza morta, la fece sedere diede un oki e un caffè anche a lei causando dei ghigni e degli sguardi complici tra noi quattro
Ma che carini che siete- intervenne il corvino per eccellenza cercando di smorzare la tensione causata da quello che stava dicendo Pie, alche io e Marco rispondemmo con un semplice ma d'effetto "stupendi", lei ignorò ma lui arrossì leggermente guardandoci un po' male.

Jack Dario e Ghera dovrebbero arrivare tra poco che cerchiamo di capire come organizzare il resto del tour- disse Vittiglio alzandosi per lavare le tazze della colazione, al che mi scossi un secondo
Allora aspettiamo un attimo che Max si riprenda così andiamo e vi lasciamo alle vostre c- non finii di parlare che Andrea si intromise come se avesse fretta, ricomponendosi però in poco
Veramente vengono anche Ceci e Huda quindi pensavamo- guardò gli altri come a farsi dar manforte al che annuirono e tossirono un si- che potreste rimanere tranquille così non fate di fretta-
Ma che carini- risposi sorridendo per poi abbassare leggermente la voce- grazie non mi fidavo di lei alla guida-
EHI!... no hai ragione- disse la rossa annuendo alla seconda sentenza, facendo ridere il gruppo, così passammo un po' di tempo chiacchierando, o meglio, loro chiacchieravano, io pensavo alla discussione della sera prima e presa dei pensieri uscii per fumare, la ragazza mi seguì e le passai l'accendino per accendersi una sigaretta, lo fece e mi restituì l'appizzo iniziando a parlare come a leggermi nel pensiero
Ieri sera non sono venuta ad aiutarti, non perché non volessi, ma semplicemente Andrea mi ha superata, o non mi ha vista o mi ha ignorata, ed è arrivato prima di me, vi ho seguiti e ho vigilato un po' in caso peggiorasse la situazione ma eravate così carini, e la situazione sembrava sotto controllo- sorrise all'ultima frase- invece per la litigata non me ne sono proprio accorta fino a metà ma da quel che ho visto Princi gli hai fatto un culo quadro- mi abbracciò e continuando a parlare- sono molto fiera di te, sei stata fortissima- mi strinse e si staccò-
Ci stavo rimanendo un attimo ma sapevo di sarebbe stata una spiegazione, certo non mi aspettavo che Andre venisse di sua spontanea volontà da me- risi leggermente.

Finite le nostre sigarette lei rientrò ma poco dopo arrivò il corvino, iniziavo a pensare lo facesse apposta, si avvicinò e iniziò a girarsi una siga chiedendomi come stessi alche risposi che stavo da dio ironizzando il fatto che sentissi ancora la sbornia del giorno prima
Se vuoi le uova crude aiutano "princi"-finsi un conato di vomito e ridemmo, ma in poco tornai leggermente più seria
Come mai ieri hai deciso di aiutarmi?
La prossima volta ti lascio lì a star male in una situa del genere?- ironizzò stizzito, voleva scrollarsi l'imbarazzo di dosso e non lo sapeva nascondere
Ma c'era max- a questa affermazione si passò una mano sul viso e poi tra i capelli, facendomi notare quanto effettivamente fosse, oggettivamente, un bel ragazzo, pochi portavano così bene il mullet come lui
Ah... non importa non mi sembrava comunque il caso di lasciarti lì- tagliò corto, ma la cosa mi fece solo sorridere, guardai il paesaggio e mi godetti il venticello del primo pomeriggio, in effetti erano quasi le due e mezza, ma era prevedibile vista la nottata, il mio flusso di pensieri poco dopo venne interrotto dallo stesso ragazzo che con un tono incerto azzardò una domanda un po' complicata per me
Posso chiederti, cos'è successo con Brasi?- chiese come se stesse per far scoppiare una granata, la domanda mi destabilizzò, non lo nego, ma cercai di mantenere la compostezza
Non me la sento di parlarne- come finii Andrea si scusò ma lo interruppi- ma no ti stavi solo preoccupando, però grazie per ieri sera pupo- mai l'avessi detto, face un sorrisetto e si gonfiò leggermente il petto ma allo stesso tempo la sua curiosità fece di nuovo capolino
Ma da dove esce pupo?
Eh, bella domanda... di solito si usa pupa ma è quel nomignolo che di solito una ragazza non apprezza particolarmente, così lo rigiro agli uomini- cercai di spiegare il più chiaramente possibile
...quindi lo devo prendere come un insulto...?- vidi la confusione più totale sul suo viso cosa che mi fece ridere un po'
Tu lo useresti per insultare una ragazza?
non lo userei ma se lo facessi sarebbe per un complimento- lo guardai come a dire "dai, ci arrivi" e infatti capì, cosa che lo fece ghignare più del solito, aveva una faccia da schiaffi che quasi implorava di essere presa a sberle a volte
Quindi pensi che io sia carino
Proprio, ora non tirartela però- sorrise e mi mise un braccio intorno alle spalle rispondendo con un semplice "ok pupa" causando in me una faccia stizzita, spense la sigaretta e tornammo dentro.

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Buongi Princi, aggiornamento a sorpresa sperando di smorzare un po' l'ansia per l'esame, non ti preoccupare

ALLORA, scrivere sto capitolo è stato difficilissimo perché mannaggia boia avevo paura di suonare ripetitiva e monotona ma mi sembra di aver fatto un lavoro decente (critiche costruttive) ben accette

come sempre pubblico ad un orario indecente ma mi viene solo di notte se qualcuno sa perché me lo faccia sapere, random così, non so bene quando uscirà il prossimo capitolo perché sono disorganizzata :)

notte pup*

Sotto il blu cobalto// FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora