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TW: non so se servono davvero, comunque si trattano attacchi di panico e alcohol, alla fine vi spiego una cosa che potreste già sapere ma non si sa mai, detto ciò, buon capitolo tesori.

Ormai erano passate più di due settimane da quella serata, e non sentivo nessuno del gruppo da un po', stranamente nemmeno Duccio e la cosa mi rattristava, o almeno lo avrebbe fatto, ma lo stress per la sessione estiva sovrastava qualsiasi altra emozione, e non potevo nemmeno invitare Max a studiare perché conoscendoci ci saremmo distratte e non avremmo aperto libro o sbobine.

Ero in una sessione di studio folle e disperato finché un messaggio non mi fece distrarre dal libro. Era su insta e stranamente non era la rossa quindi, incuriosita, interruppi il mio disperato tentativo di capire letteratura inglese e presi il telefono trovandomi un DM da "fasterakamaster44" che spiegava anche come mai Pippi fosse sparito
Oi sono Andre, a Duccio si è distrutto il telefono e non riesce a trovare gli accessi, mi ha detto di scriverti, sta sera andiamo al ottobit, volete venire anche con la tua amica?- capendo cosa fosse successo annuii tra me e me e risposi la cosa più logica di questo mondo, no, qualche giorno dopo avrei avuto un esame da passare obbligatoriamente e non potevo distrarmi, quindi girai il messaggio alla mia amica così che se avesse voluto sarebbe potuta andare, ma con prontezza mi mandò un vocale con le ragioni per cui andare, ovvero, stare in compagnia, distrarmi un secondo dai libri, staccare la spina dal università che mi stava mangiando da due settimane, e i cuba libre, onestamente mi aveva convinta a vedere gli altri, ma il drink era il mio punto debole, così cedetti e riscrissi al corvino cambiano la mia risposta in un sì acceso, al cui ricevetti come risposta un semplice "gasa" il che mi stranì leggermente ma ignorai totalmente la cosa, chiusi il libro e mandai un altro vocale alla mia amica dicendole di venire da me a prepararsi così che potessimo andare insieme, stranamente non visualizzò subito ma dieci minuti dopo sentii suonare alla porta e collegai i punti, risi e le aprii sorridente abbracciandola, appena salutata salimmo di sopra per capire cosa metterci e come truccarci, guardammo un secondo il tipo di locale, e da lì decidemmo, io con una canottiera nera con del pizzo sulla scollatura, i soliti pantaloni diritti in pelle e chiodo in caso facesse freddo, la ragazza invece top nero e il suo classico jeans cargo, e visto il nostro inusuale anticipo optammo per sperimentare col make up, mi mise l'eyeliner e una volta pronte scendemmo, chiavi, scarpe, borse, giacche e pronte per andare, mise in moto e partimmo, feci partire della musica come al solito finché la playlist non fece passare "il meglio di te" che la ragazza prontamente skippò, ma io avevo capito fosse quella canzone, facendo vagare il mio cervello tra ricordi e pensieri, forse avrei potuto comunque perdonarlo, o ripensarci, anche se erano ormai un paio di mesi che non parlavamo... la ragazza deve aver notato il mio stato perché si fermò subito al lato della strada.
NO, fermati subito, so cosa sta succedendo, e no, non devi perdonarlo, e soprattutto NON devi chiedere scusa per niente, non è giusto, si è comportato di merda con te, hai fatto bene, hai messo te stessa al primo posto, quando lui non ti aveva messo nemmeno al secondo, QUINDI, smettila, sei una principessa e devi essere trattata come tale-
Sorrisi grata che ci fosse lei in quel momento, perché fossi stata da sola probabilmente gli avrei scritto, la abbracciai, cambiammo musica e ripartimmo.

In una ventina di minuti arrivammo al locale dove trovammo fuori ad aspettare Marco con Dario e Jack accompagnati rigorosamente da Huda e Ceci, li salutammo sorridendo e ci avvicinammo abbracciando tutti,
Ma gli altri?- chiesi confusa notando l'assenza dei tre rimanenti, e la mia domanda ricevette una risposta veloce da Marco che supponeva il principino ci avesse messo un po' di più a prepararsi causando una risata in tutti.

Siccome iniziava a fare freddo entrammo sedendoci ad un tavolo prenotato dal gruppo prendendo le ordinazioni, e con un tempismo da far paura arrivarono i tre moschettieri, li salutammo tra sorrisi e baci sulla guancia finché non si sedettero ordinando anche loro, partii piano con una birra semplice così in caso sarei salita senza scendere di colpo di grado e così fecero anche altri tranne il corvino che parti con un negroni e Marco che lo seguì a ruota.

Ero molto tranquilla al tavolo ma mi sentivo osservata in modo insistente, ero certa di sentirmi addosso uno sguardo che iniziava a bruciare, tuttavia guardandomi intorno, supponendo che venisse dal tavolo, non vidi nessuno fissarmi particolarmente, così scrollai le spalle e tornai al mio bicchiere finché un sesto senso non mi fece alzare gli occhi verso la postazione del deejay, non notai nulla finché alla sua destra lo vidi, lì con i suoi capelli color cioccolato e quegli occhi penetranti che mi scrutavano l'anima, e da lì non capii più nulla, la vista iniziò ad offuscarsi, i suoni si ovattarono ma allo stesso tempo mi spaccavano i timpani, il fiato iniziò a mancare e le mani a tremare, così arrancai fino alla mia borsa cercando di non destare sospetti, presi con fatica le sigarette e l'accendino e corsi di fuori farfugliando qualcosa che non era a chiaro nemmeno a me, così tra spintoni e scuse riuscii a raggiungere l'esterno, iniziai a camminare in tondo cercando di calmarmi, cercando un minimo sprazzo di aria ma sentivo come se i polmoni fossero fuori uso, non ne tenevano mai abbastanza, iniziò a girarmi la testa e con quella iniziai anche a sudare freddo, i pensieri si accavallarono non riuscivo più a vederci, mi sedetti in una panchina lì vicino e cercai di accendere la sigaretta ma le mani sudate scivolavano sul accendino, e la pietrina non girava così iniziai a piangere disperata non sapendo cosa fare finché non sentii qualcuno sedersi accanto a me.
Delle mani mi presero quello che avevo in mano e in pochi secondi mi trovai la siga accesa, aspirai disperata e la pressione iniziò un secondo a regolarizzarsi, mi asciugai le lacrime cercando di riprendere fiato dal apnea che mi aveva attanagliata fino a quel momento, e finalmente riuscii a vedere il mio salvatore, che nel frattempo mi spronava a respirare con calma e con una mano sulla schiena tracciava dei cerchi come a creare un ritmo da seguire, cosa che feci, e li lo vidi, quel corvino che sinceramente non mi aspettavo di vedere, e non mi aspettavo nemmeno sapesse come calmare un attacco di panico, ma infondo, io lui non lo conoscevo, per quanto ne sapessi poteva avere anche una laurea in psicologia, anche se dalla faccia ne dubitavo abbastanza.

Meglio?- chiese con tono gentile ma la sua solita voce bassa che lo caratterizzava, alche annuii e ridetti leggermente
È la voce che usi per conquistarle tutte? l'ironia mi era venuta spontanea non sapendo cos'altro fare, ma causò solo uno sguardo truce, un distacco offeso e uno sbuffo
Ma per una volta che cerco di essere carino-
Pupo non ne hai bisogno, lo sei già- dissi spontaneamente e per salvarmi feci un occhiolino ironico per smorzare l'aria, ma il tremore persistente alle mani che ancora non mi aveva abbandonata mi smascherò,
Vuoi spiegare cos'è successo?- alla domanda annuii e a grandi linee spiegai che avevo visto il mio ex dopo una rottura difficile e mi aveva toccato più di quanto volessi ammettere, riuscii a parlarne tranquilla, senza sentirmi a disagio, perché a dirla tutta quel ragazzo aveva un modo tutto suo di prendermi e quel modo mi faceva sentire sicura, non era insistente o oppressante, anzi, mi sentivo molto rispettata, cosa che da un uomo non sentivo da un po'.
Questo è tutto- epilogai sospirando e finendo la sigaretta che mi aveva gentilmente acceso, la risposta tardò leggermente ad arrivare ma comunque fu concisa e tranquilla
Bella merda... sei sicura di voler restare?- annuii spiegando che non potevo rovinarmi una serata con gli amici solo per la sua presenza nello stesso locale
Allora facciamo così, ti prendo del acqua così ti rinfreschi e prendi ancora un po' d'aria così poi torniamo degli altri, se si avvicina tu lascia fare a me, d'accordo? cercai di annuire semplicemente il più quieta possibile e da lì entrò, tornando poco dopo con una bottiglietta d'acqua, buttai giù qualche sorso e rimanemmo lì in silenzio un paio di minuti, solo io e lui, io appoggiata al suo petto e il suo braccio intorno alle mie spalle a rassicurarmi... poi si alzò e rientrammo nel locale tornando dagli altri.

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Buongi princi :) ti amo un sacco

La cosa che volevo spiegarvi è, che se volete bere (spero lo sappiate), non scendete mai di grado, non so quanti anni abbiate, e mi auguro non lo facciate, perché non rende fighi, però in caso, partite leggeri per poi salire per evitare di stare male, perché per esperienza, se partite da del rum come un cuba libre, che sembra leggero, o un gin lemon, e poi magari volete bere ancora ma stare leggeri, e scendete ad una birra, state malissimo,di solito lo sbocco viene per quello, quindi evitate non lo dico a caso è esperienza personale.

Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto tesori

Sotto il blu cobalto// FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora