Pozione Polisucco

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Tom non aveva mai capito perché i maghi festeggiassero il Natale, dato che era una festa religiosa e storicamente i maghi erano più indirizzati verso riti pagani.

Ma le riflessioni logiche venivano messe a tacere dalla grandiosità delle decorazioni e del banchetto, che Tom ricordava con una certa meraviglia.

E aveva vissuto Hogwarts in tempi di guerra, sia nel mondo babbano che in quello magico, quindi non credeva che il potenziale fosse sfruttato del tutto.

E aveva ragione nel crederlo, perché dagli occhi di Harry vedeva decorazioni ancora più strabilianti, e cori di fantasmi che giravano per i corridoi. Era davvero speciale.

Peccato che Harry lo portasse raramente in giro, e fosse troppo occupato con quella pozione polisucco e l'interrogatorio a Malfoy.

Dopo il disastroso club dei duellanti, la scuola sembrava essersi rivoltata tutta contro Harry, e a Tom non sfuggivano gli sguardi di sospetto e gli alunni che lo evitavano in massa.

E se se n'era accorto lui, che osservava e ascoltava il mondo esclusivamente attraverso lo sguardo di Harry, e anche piuttosto da lontano, a dirla tutta, sicuramente se n'era accorto anche Harry.

E faceva venire a Tom una estrema rabbia.

Come osavano guardarlo in quel modo ed evitarlo solo perché era un rettilofono?! Come si permettevano di trattarlo come se fosse appestato e colpevole quando non c'era prove?!

E soprattutto... come Merlino doveva procedere ora Tom, dato che il suo burattino era il principale sospettato degli attacchi?!

Comunque bisognava ammettere che era piuttosto comico che Harry fosse sospettato, e che tutti i motivi che lo rendevano sospetto non avevano nulla a che fare con il suo coinvolgimenti negli attacchi.

Il fatto che fosse rettilofono era effettivamente una caratteristica dell'erede Serpeverde, ma Tom aveva usato la propria abilità, non quella di Harry, per controllare il basilisco.

Quando aveva trovato il gatto, era finito lì per caso (ora che Tom ci rifletteva, chissà se magari non aveva sentito il basilisco tra i muri), mentre l'attacco a Colin era stato organizzato prima della partita di Quidditch. E il fatto che le due vittime fossero in qualche modo correlate a Harry era una totale coincidenza.

In ogni caso il sospetto su Harry non lo intralciava più di tanto, visto che Tom non aveva intenzione di attaccare nuovamente troppo presto.

Non che non volesse attaccare, lo voleva, ma era distratto, ultimamente.

Ed era curioso di vedere come sarebbe andata la missione della pozione polisucco, tanto che si era un po' esposto e aveva chiesto a Harry di portarlo con sé ad interrogare Malfoy.

"Non lo so, se Malfoy vedesse il diario potrebbe riconoscerlo e insospettirsi"

"Ma se in un momento qualsiasi dovessi avere bisogno del mio aiuto, potresti scrivere al volo qualcosa e potrei essere di notevole ausilio"

Alla fine, dopo un po' di botta e risposta, lo aveva convinto.

E Tom era pronto ad assistere ad ogni singolo istante della missione, anche se si era imposto di non intervenire a meno che non fosse estremamente necessario per salvarsi.

Insomma, se Malfoy avesse iniziato a parlare di un certo Tom Riddle che aveva aperto la Camera dei Segreti, era il caso di trovare il modo di interromperlo, anche se Tom dubitava che il suo nome sarebbe uscito dalle labbra di chiunque in relazione alla Camera dei Segreti. Aveva fatto pronunciare un voto infrangibile ai suoi sottoposti quando aveva rivelato le sue gesta, e nessuno avrebbe potuto dire che Tom Riddle era coinvolto.

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