Fares/Pietro's pov
"Oggi pomeriggio avrei dovuto dirle tutto, so che aspettare potrebbe complicare ancora di più le cose però non so come potrei dirle che sono io... – scrivo a Marco mentre salgo le scale – Davvero, ho paura di ferirla ed è proprio ciò che non voglio che accada... oggi mi ha fatto capire che è attratta da me... e io le sto mentendo. Che devo fare???" invio nuovamente.
È raro che io non sappia cosa fare, solitamente sono io ad aiutare le persone e, non per vantarmi, ho sempre il consiglio adatto. Però quando riguarda me, non riesco mai a darmi pareri decenti. Probabilmente è perché sono troppo coinvolto dalla situazione e non sono capace di vedere le cose obiettivamente, anche se in questa situazione l'unica cosa da fare è dirle al più presto la verità: non vorrei che lo venisse a scoprire come è successo oggi pomeriggio o, peggio, in televisione. Magari posso chiedere aiuto anche a Emma, visto che sa che ci stiamo vedendo.
Non sto capendo più nulla, l'unica cosa di cui sono consapevole è che mi sto innamorando di lei e che ho sbagliato non raccontandole tutto quella sera al mare.
Mentre mi levo lo shampoo un'ultima volta sotto il getto caldo, mi distoglie dai miei pensieri una serie di notifiche insistenti, una dopo l'altra, interrompendo di continuo la mia playlist. Chiunque sia, ha deciso che è tempo di uscire. Termino di sciacquarmi il sapone rimasto sul mio corpo ed esco, e avvolgendo la vita in un asciugamano, il mio cellulare inizia a squillare. Tecnica usata da Caph: prima ti riempie di messaggi ed emoji che non c'entrano nulla con il discorso e, se non rispondi nell'arco di cinque secondi, comincia a tempestarti di chiamate che non ti danno neanche il tempo di replicare perché attacca per poi ritelefonare fin quando non leggi i messaggi.
"Ohhh calmo, stavo facendo la doccia." scrivo senza neanche soffermarmi sui messaggi da leggere. "Finalmente‼" lo ignoro e mi concentro a cercare, tra le mille faccine, i messaggi rilevanti. "Pietro, semplicemente. Vi sedete da qualche parte e le dici che sei colui che lei venera." ha ragione è facile, non mi serve una lettera in carta bollata per parlarle, ma non ci riesco. "Musicalmente parlando ovvio;)" aggiunge. "Magari prova a creare un momento intimo per raccontarle tutto" non è una cattiva idea, si può tentare "e le spieghi anche il perché non le hai detto niente prima..." che nervoso quando spezza un messaggio e lo scrive in due. "Ho paura di una brutta reazione... ho timore che poi non si possa più fidare di me..." rispondo. "Capisco tutta la tua apprensione nel confessarle questa cosa però più aspetti, più avrai paura perché già adesso vi siete affezionati l'uno all'altro, figurati se aspetti... non saprai come fare e sarai messo peggio di come sei adesso..." conclude. "Hai ragione, poi penso possa capire... non è che le sto nascondendo che sono fidanzato, che ho una famiglia a carico o cose così pesanti... forse dovrebbe essere anche contenta..." invio anche se un po' titubante di quest'ultima cosa detta. "E poi Pietro, prima di dicembre magari..." cazzo, mi sono dimenticato. "Eh, lo so... se dovessimo passare e io non fossi ancora riuscito a parlarle nascerebbe davvero un problema... dai, faccio come hai detto tu‼" replico tornando in camera per indossare dei pantaloncini azzurri per poi raggiungere Marghe in salotto.
"Hai già fatto?" chiede distratta con la testa china mentre mi avvicino a lei, non pensavo avessi il passo così pesante. "Mh mh..." mi limito a rispondere chinandomi verso di lei e cominciando a lasciarle dei piccoli e leggeri tocchi con le labbra sul collo. "Che stai facendo?" le sussurro all'orecchio tra un bacio e l'altro. "Mh, sto leggendo..." manifesta con un po' di difficoltà. "Questo lo vedo..." continuo e noto che sulla sua pelle nascono dei brividi. "È un thriller molto molto intrigante, poi, quando torniamo, se vuoi, ti passo il primo della trilogia!" afferma piegando un angolo della pagina e chiude il libro posandolo sulle sue gambe mentre gira il viso in direzione del mio prima di far scontrare i nostri respiri.
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Vivo nel disordine - Fares || BNKR44
FanficMargherita lascia tutta la sua vita a Pisa e si trasferisce in una frazione di Empoli, Villanova. Fa la conoscenza di un gruppo di ragazzi, i BNKR44. Che cosa succederà?