Lei è strana: un miscuglio di paure, di incertezze e dolcezza.
Ironica, per non sentire i suoi pensieri.
Sa di non essere nulla di speciale, anche se qualcuno glielo dice.
È quella dei sorrisi storti per dire ok, va bene così.
Quella che si stringe le ginocchia al petto quando si sente sola, che sta in silenzio a guardare la notte.
Lui è quello che si maschera di strafottenza per nascondere le cicatrici.
Colui che pensa di bastarsi da solo, perché lo hanno ferito nel profondo.
Non crede più a niente, si è disilluso. Gli ha calpestato il cuore chi diceva di tenerci.
Lui che nella sua passione mette perfezione e le sfide non lo spaventano.
Quello che ama la pittura e le sfumature dei colori.
Ma due cuori feriti, possono curarsi a vicenda?
Povs Serena
Tutta l'ansia che stavo provando è volata via, come se fosse stata cancellata da un colpo di spugna. Non ne ho idea di come ci sia riuscito, ma ora sono più leggera.
Lo guardo di sottecchi: le labbra sono leggermente dischiuse, con le ginocchia portate al petto e i suoi occhi sono fissi su un punto di fronte a noi. Ha smesso di accarezzarmi il polso, ma le nostre mani continuano ad essere intrecciate, nonostante siamo da soli per la prima volta non provo paura ed è strano. Sento che lui non mi farebbe mai del male, forse è per questa sensazione che mi sto lasciando andare.
<< Se mi fissi troppo potrei pensare che per te sono attraente>> la sua voce profonda mi arriva fino alle viscere e sento tutto il sangue affluirmi alla faccia.
Abbasso lo sguardo e mordo l'interno della guancia, sentendomi in profondo imbarazzo.
Provo a dire qualcosa, ma escono dalla mia bocca solo un'accozzagliamento di parole balbettate, così decido di tacere.
<< Ci conviene rientrare, non voglio che ti ammali>> sentenzia, liberandomi da questo momento imbarazzante.
Sfila via la mano e provo una sensazione di freddo, come se per tutto il tempo fosse stato lui a scaldarmi.
Ci alziamo in contemporanea e rientriamo, non manca tanto a l'ora dell'inizio dello spettacolo e dobbiamo ancora cambiarci d'abito.
Mentre passiamo per il corridoio che porta ai camerini incrociamo Luca che parla con alcune ragazze del corso di Danza Classica: lo vedo passarsi una mano tra i capelli per sistemarsi il ciuffo e ad ammiccare a una ragazza in particolare. Credo che si chiami Valentina e non sembra essere immune al fascino del minore dei Caputo.
Raggiunto il mio camerino ringrazio Nunzio con un sorriso, poi spingo la maniglia e spalanco la porta. Dentro ci sono le mie compagne di corso che mi guardano curiose, qualcuna mi chiede dove sono stata, ma lascio cadere la domanda. Se glielo dicessi si farebbero un viaggio mentale e non ne ho bisogno in questo momento.
Prendo il borsone e lo apro, sfilo via i jeans a zampa e la felpa over che indossavo, per mettere un paio di leggins neri e una t-shirt dello stesso colore.
Il mio sguardo cade sulle altre che indossano le culottes e il top, hanno tutte legato i capelli in una coda alta. Un senso di inadeguatezza si fa strada nel mio petto, mentre la consapevolezza di non riuscire a mostrare il mio corpo mi fa sentire diversa.
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Balla Per Me- Let Me Feel Your Love
ChickLitSerena Bianchi sogna di diventare ballerina professionista da quando era bambina, la danza per lei non è solo un modo di esprimersi, ma è stata la sua salvezza in un momento buio della sua vita. Dopo aver subito abusi sessuali da parte del ragazzo c...