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<<State qui fino a sabato prossimo, ti prego Amine almeno pensaci, sai che non mi faccio riguardi se si tratta di voi>> scuote il capo <<Lui deve andare a scuola, deve fare la doccia e mangiare non posso fartene carico>>

<<Anche tu ne hai bisogno e al momento la tua situazione economica non te lo permette, cosa vuoi fare, rinunciare a mangiare per darne poco a lui ?>>

So che il suo sguardo vorrebbe dirmi di si, so che probabilmente lo ha già fatto ma ora sono io che devo aiutarlo come lui ha aiutato me quando mi sono trovata completamente sola qui

<<Lascia che ti aiuti, poi se proprio vorrai me li ridarai più avanti, non accetto di poter aiutarvi e non farlo perché sei orgoglioso>>

Serra la mascella <<La risposta é no>> ringhia a denti stretti <<Sei un egoista ! Io resto qui>> esclama Samu <<Chiudi la bocca !>> lo minaccia alzando la voce

<<Farai quello che ti dico io !>> il fratellino inizia a piangere accusando Amine di farlo apposta, di volerlo far star male

<<É tutta colpa tua ! Solo tua ! Come cazzo puoi illuderlo che vada bene>> attacca me <<Va bene ! Sei solo tu a decretare per tutti che sia un problema !>> ribatto

<<Samu alzati>> si volta verso il fratello intenzionato ad andarsene <<No>> mi ci piazzo davanti <<No ? Che voce in capitolo hai tu ? Stai al tuo posto>> mi scansa

<<Io resto qui con lei ! Non spingerla>> la sua rabbia aumenta sento che stenta a trattenere il tono di voce

<<Io faccio ciò voglio e tu fai come ti dico io>> lo prende per il collo della maglietta dietro la nuca trascinandoselo a sé

<<No>> insiste Samu beccandosi uno schiaffo sulla nuca <<Muoviti>> blocco il braccio di Amine prima che riesca a colpirlo ancora, lui lo scansa e tenta di rispondere al gesto

Scontra prima i miei occhi però, ogni reazione si blocca, non é in grado di reagire, di rispondere almeno verbalmente, é come se fosse paralizzato dalla paura

<<Perché dobbiamo sempre arrivare così noi due>> gli accarezzo il viso, sotto il mio tocco chiude gli occhi dimenticando per un istante la presenza del fratellino, dei rancori, dei problemi

<<D'accordo, solo fino a sabato prossimo>> acconsente spostandomi la mano dal viso, che stringe fra la sua subito dopo <<Dopo chiami mamma tu e le dici che sei d'accordo>> si volta verso il piccolo con uno sguardo serio

<<Ma...>> tenta di ribattere e subito dopo si zittisce annuendo <<E passiamo a prendere le tue cose>> il piccolo gli sorride felice <<Ti va bene la stanza dove sei ora ?>>

Gli chiedo, Amine mi guarda con un espressione che non riesco a decifrare <<Davvero ? É bellissima si>> esclama contento

<<Non ti ci abituare però>> rimbecca Amine che guardo stufa <<Tu non vorresti abitare con me per sempre ?>> mi guarda in imbarazzo, sa che rischia di farmi offendere

<<Voglio avere un appartamento solo nostro dove vivere con te tutta la vita>> mi tira a sé avvicinando le nostre labbra e prima di baciarmi sussurra <<E i nostri bambini>> avampo baciandolo.

𝐋𝐞𝐢 // 𝐍𝐞𝐢𝐦𝐚 𝐄𝐳𝐳𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora