13.

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Mentre sistemava e faceva la doccia sono andata a prendere Samu, abbiamo fatto la spesa insieme e poi mi ha aiutata a metterla via mentre il fratello era ancora in doccia, forse ci ha messo troppo a sistemare, non so...

Entra in cucina circondandomi la vita, mi bacia il collo solleticandomi, rido facendolo sorridere, Samu ci osserva di sottecchi sorridendo felice che abbiamo fatto pace

<<Dai vieni piccolo stronzo>> lo tira verso di noi abbracciandolo, anche io li abbraccio, sto bene, stiamo bene tutti e tre, al sicuro e felici.

Ieri sera abbiamo guardato un film insieme, in camera nostra, prima si é addormentato Samu, e poco dopo io, Amine addormentato tiene il braccio sopra lo stomaco del fratello e la mano incrociata alla mia, il viso invece riposa sulla fronte di Samu che é abbracciato al fratello con un espressione pacifica, credo che sia questo il paradiso.

Esco dalla doccia trovandoli ancora sul letto che chiaccherano, sta volta non reagisce male, mi scruta e passa la lingua sul labbro inferiore facendomi arrossire e ammicca un occhiolino, ha già un erezione evidente

<<Dai andiamo di là Samu>> gli fa cenno con il capo alzandosi <<Posso uscire fra dieci minuti con una mia amica ?>> ci guardiamo e sorridiamo entrambi <<É solo un amica>> ripete il piccolo agitato

<<Perché ridete ?>> arrossisce <<Anche Nora era una "amica " per mamma e papà>> sfugge con lo sguardo imbarazzato <<Dai muoviti vai peste>> lo spintona fuori e si chiude la porta alle spalle <<Io lo accompagno e tu non osare rivestirti>> mi si avvicina squadrandomi <<Voglio farti tremare>> sospiro eccitata

<<Ieri pensavo di essere in paradiso>> sussurra socchiudendo le labbra e mi lascia lì.

<<Mmmmhh>> gemo divincolandomi mentre mi lecca il clitoride da destra a sinistra velocemente <<Ferma bebeh>> mi immobilizza le cosce leccando la fessura che umida continua a bagnargli la lingua

<<Quanto sei buona>> la infila fino in fondo <<Scopami Amine ti pregoh>> gemo facendolo sorridere

<<Mmm quanto sei dolce>> mi lecca il clitoride riprendendo quella velocità fino a che non vengo, gemo cosi forte che credo chiameranno i carabinieri, mentre le gambe mi tremano solleva la coperta che riveste il clitoride leccandolo piano facendomi stringere le lenzuola

<<Mmmmhh Aminehh bastahh>> tento di chiudere le cosce ma non me lo permette <<Mi hai scopato ieri, hai continuato fino a farmi ammettere che mi piace come mi fai godere, ora tocca a me>> mi tortura per altri due quarti d'ora.

𝐋𝐞𝐢 // 𝐍𝐞𝐢𝐦𝐚 𝐄𝐳𝐳𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora