Ha gli occhi rossi e gonfi, ha appena smesso di piangere <<Hey>> si volta verso il muro a braccia conserte <<Amine>>
<<Vattene via>> ringhia con un tono fragile <<Domani devi venire con me in un posto>> fa spallucce <<No>> cerco di restare calma e non lasciare che le lacrime mi blocchino
<<Non m'interessa se vuoi, e neanche se mi parlerai o meno, tu domani alle otto e mezza vieni con me punto>> si volta guardandomi confuso
<<Di sera ?>> scuoto il capo <<Mattina>> preciso <<Mattina ? Cosa devi fare di mattina presto ?>> sospiro deglutendo le lacrime
Mi guarda curioso ed offeso con l'innocenza di un bambino, poi si gira del tutto e mi abbraccia la vita, mi bacia la pancia <<Sei una stronza>> singhiozza <<Come puoi cacciarmi e tenermi lontano da te e dal nostro bambino ?>> singhiozza e piange, piange sempre più forte
Gli accarezzo i ricci mori restando comunque fredda, deve farsi perdonare e smettere di spacciare e allontanarmi dai suoi sentimenti.
Rimane in silenzio a braccia conserte per tutto il tragitto <<Su andiamo>> non si muove di un millimetro, ha gli occhi lucidi <<Amine devi entrare anche tu>>
<<Perché ? Dove siamo ? Vacci da sola ai tuoi stupidi appuntamenti>> sbuffo scuotendo il capo, scendo e lo trascino dentro
<<Chiudi la bocca e non ti muovere>> gli intimo suonando allo studio medico, dopo qualche istante la segretaria risponde e ci apre, prendiamo l'ascensore, l'ansia mi divora
Per la prima volta vedrò il mio bambino, ed anche se non se lo merita era giusto che fosse qui anche Amine
<<Signorina che piacere, venga>> mi sorride il ginecologo, Amine mi prende per mano geloso esitando nel proseguire ma con non curanza gliela scosto entrando
Non appena dentro capisce dove siamo <<Lei è il fidanzato ?>> annuisco al posto suo <<Emozionati ? È la prima volta che lo vedrete vero ?>> Amine mi guarda senza saper che dire
<<Si, e si>> esclamo accarezzandomi la pancia <<Vieni sdraiati pure qui>>.
Prima che accenda il monitor prendo la mano ad Amine, lui mi guarda e sorride, una lacrima gli scende lungo la guancia, l'asciuga e si volta verso lo schermo
<<Eccolo qui>> sapevo solo fosse una bambina, ora posso vedere anche il suo visetto, Amine mi stringe la mano mentre il cuore ci batte all'impazzata <<È uguale a te>> sussurro mentre si volta e mi bacia
<<Anche a te>> singhiozza, lo bacio io sta volta ed ancora, ed ancora <<Ti amo anche se sei uno stronzo>> mi abbraccia piangendo <<Anche io>>.
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𝐋𝐞𝐢 // 𝐍𝐞𝐢𝐦𝐚 𝐄𝐳𝐳𝐚
Romance«𝐈𝐨, 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐫𝐚𝐩𝐢𝐧𝐚, 𝐭𝐮, 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐚. 𝐄̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐚𝐥 𝐠𝐡𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞̀ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥...