15.

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Ha gli occhi rossi e gonfi, ha appena smesso di piangere <<Hey>> si volta verso il muro a braccia conserte <<Amine>>

<<Vattene via>> ringhia con un tono fragile <<Domani devi venire con me in un posto>> fa spallucce <<No>> cerco di restare calma e non lasciare che le lacrime mi blocchino

<<Non m'interessa se vuoi, e neanche se mi parlerai o meno, tu domani alle otto e mezza vieni con me punto>> si volta guardandomi confuso

<<Di sera ?>> scuoto il capo <<Mattina>> preciso <<Mattina ? Cosa devi fare di mattina presto ?>> sospiro deglutendo le lacrime

Mi guarda curioso ed offeso con l'innocenza di un bambino, poi si gira del tutto e mi abbraccia la vita, mi bacia la pancia <<Sei una stronza>> singhiozza <<Come puoi cacciarmi e tenermi lontano da te e dal nostro bambino ?>> singhiozza e piange, piange sempre più forte

Gli accarezzo i ricci mori restando comunque fredda, deve farsi perdonare e smettere di spacciare e allontanarmi dai suoi sentimenti.

Rimane in silenzio a braccia conserte per tutto il tragitto <<Su andiamo>> non si muove di un millimetro, ha gli occhi lucidi <<Amine devi entrare anche tu>>

<<Perché ? Dove siamo ? Vacci da sola ai tuoi stupidi appuntamenti>> sbuffo scuotendo il capo, scendo e lo trascino dentro

<<Chiudi la bocca e non ti muovere>> gli intimo suonando allo studio medico, dopo qualche istante la segretaria risponde e ci apre, prendiamo l'ascensore, l'ansia mi divora

Per la prima volta vedrò il mio bambino, ed anche se non se lo merita era giusto che fosse qui anche Amine

<<Signorina che piacere, venga>> mi sorride il ginecologo, Amine mi prende per mano geloso esitando nel proseguire ma con non curanza gliela scosto entrando

Non appena dentro capisce dove siamo <<Lei è il fidanzato ?>> annuisco al posto suo <<Emozionati ? È la prima volta che lo vedrete vero ?>> Amine mi guarda senza saper che dire

<<Si, e si>> esclamo accarezzandomi la pancia <<Vieni sdraiati pure qui>>.

Prima che accenda il monitor prendo la mano ad Amine, lui mi guarda e sorride, una lacrima gli scende lungo la guancia, l'asciuga e si volta verso lo schermo

<<Eccolo qui>> sapevo solo fosse una bambina, ora posso vedere anche il suo visetto, Amine mi stringe la mano mentre il cuore ci batte all'impazzata <<È uguale a te>> sussurro mentre si volta e mi bacia

<<Anche a te>> singhiozza, lo bacio io sta volta ed ancora, ed ancora <<Ti amo anche se sei uno stronzo>> mi abbraccia piangendo <<Anche io>>.

𝐋𝐞𝐢 // 𝐍𝐞𝐢𝐦𝐚 𝐄𝐳𝐳𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora