"Voglio un tatuaggio!"

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Avvertenze: linguaggio esplicito

"Voglio un tatuaggio!"



Non appena varcò la porta del suo studio, qualcosa nacque in lui,
un principio di calore si manifestò al centro del petto ma non ci badò molto,
rimase piuttosto scettico alle sue parole
"voglio un tatuaggio!" sentenziò con gli occhi fiammeggianti mentre lui
osservava la sua figura di media altezza, dal fisico snello,flessuoso,
con i capelli neri come la pece,lisci,scompigliati,
leggermente lunghetti che gli accarezzano il collo sottile,la pelle bianca come una perla,
due labbra rosee e carnose e per occhi due sfere verde smeraldo,
un ragazzo dalla bellezza che rapisce.
Qualche secondo di silenzio per riformulare la frase
dentro la sua testa: questo ragazzino vuole un tatuaggio?
E la risposta esce di getto
"vieni quando sei più grande e con la firma di papà!"
Esatto, non fa tatuaggi ai mocciosi, il suo lavoro è un arte,
scolpisce nella carne le sue creazioni solo a chi le desidera intensamente,a coloro che condividono la sua stessa passione per questa particolare arte,
non a un ragazzino di superiori che vuole giocare a fare il figo.
Nota quello fissarlo con occhi rabbiosi,ridotti a due fessure e uscire dal suo studio furioso. Per oggi la sua giornata si è conclusa ,
esce dallo studio e come quasi ogni sera si reca al " sex and drink".
Entra nel locale quando la musica è già a tutto volume e strabocca
di persone,specialmente giovani.
Si siede al bancone dove lo attende il barista non che suo amico fidato D.J.
"Allora Drake com'è andata oggi?" chiede il barista porgendogli
un bicchiere di vodka,drink che è solito a bere
"è venuto un moccioso a chiedermi di fargli un tatuaggio!"
risponde per poi bere il liquido dal gusto forte e deciso
"ah si? Immagino la tua reazione non appena te lo ha chiesto..."
ride mentre quello lo guarda con aria leggermente irritata
"già...stupido ragazzino!" ringhia per poi bere tutto d'un fiato
la vodka e finire con un sonoro "ahh" di gusto e posare il bicchiere di cristallo
che a contatto col marmo del bancone schiocca in un fastidioso
rumore ma impercettibile per via della musica.
Si alza di scatto dallo sgabello in velluto rosso
"cerco qualcuno da scoparmi!" dice al barista lasciando sul bancone
gli spiccioli mentre quello fa un cenno di assenso con il capo.
Vaga per il locale dirigendosi in centro pista dove vi sta la maggior parte della gente.
Il locale è abbastanza grande con gli interni tutti in velluto rosso,al centro domina
la pista da ballo e sullo sfondo un dj che fa scaldare gli animi delle persone con la sua musica.
Attraversa la pista a fatica per vari ragazzi che gli si strusciano addosso ma nessuno lo attira,
poi posa lo sguardo su un ragazzo dalla pelle ambrata come la sua che si
cimenta in movimenti sinuosi accompagnato dalla musica.
Si fissano e capisce che anche lui è in cerca di sesso e niente più.
Si avvicina lo afferra per un polso e con la semplice frase "andiamo nei bagni"
lo tira verso di sè conducendolo nei bagni.
Apre la porta con un calcio e la richiude alle sue spalle facendo scattare la serratura
"così nessuno romperà il cazzo!" dice terminando in un sorrisetto
malizioso mentre osserva il ragazzo: è giovane con la pelle bronzea,
i capelli bruni sono scompigliati e ricadono sul viso rendendolo un ribelle,
gli occhi maliziosi sono anche essi scuri ma con una scintilla che brilla di
desiderio in questo momento,il fisico è snello, la bocca carnosa.
Gli si avvicina con passo felino imprigionandolo al muro con il suo corpo,
avventa le sue labbra con vigore costringendolo ad aprire la bocca per far
entrare la sua lingua che subito dopo viene in contatto con quella del ragazzo.
Ci gioca per qualche secondo per poi staccarsi,un bacio veloce ma violento,
giusto per aumentare l'eccitazione e l'attesa.
Lo fa voltare appoggiando il suo petto sulla schiena flessuosa del ragazzo
"non sei un verginello vero? Sembri molto giovane..." gli
sussurra nell'orecchio mentre con le mani gli slaccia i jeans stretti che gli fasciano le gambe
"tranquillo ho già avuto esperienze nei miei vent'anni di vita" risponde malizioso il giovane.
Bene,vent'anni,si può fare.
Afferra i glutei,che risultano soffici al tatto, li separa ed entra nel giovane
con una spinta secca mentre sente quello gemere di piacere.
Inizia a spingere aumentando il ritmo sempre più ad ogni suo gemito
"ah...ah...di..più..ah..." lo sente incitare e lui è lieto di accontentarlo.
Mentre spinge in lui ripensa al giovane che oggi ha fatto la sua comparsa nello studio,
era davvero bellissimo e la sua pelle era talmente candida che non
se la sarebbe sentita di macchiarla con l'inchiostro.
Ripensa al suo sguardo furioso e a come deve esserci rimasto per il suo rifiuto.
Ritorna alla realtà e afferrando il ragazzo dai fianchi,continua a spingere
mentre nella stanza i gemiti aumentano e la loro pelle si imperla di sudore. Un ultima violenta spinta per poi riversare il suo seme dentro al giovane
"ah...caliente..."* geme il ragazzo raggiungendo anche lui l'apice.
Spagnolo nè?! Gli piace.
Esce dal corpo del ragazzo e si richiude la cerniera dei jeans
"è stato bello" dice il moretto mentre si ricompone
"una scopata come le altre" risponde ed esce dal bagno.
Per oggi può bastare, è stato abbastanza soddisfacente,
così con un cenno della mano saluta D.J. ed esce dal locale in direzione casa.

Suo fratello è proprio strafottente e questo lo manda in bestia.
Tutto di lui lo fa incavolare,non solo il suo atteggiamento ma
anche la sua figura alta più di lui,con il fisico massiccio scolpito da muscoli,
la pelle ambrata,i capelli
biondo cenere,gli occhi scuri ma intensi,
la mascella pronunciata e i suoi maledetti tatuaggi:
un vero uomo,come si definisce lui.
Anche oggi lo ha sminuito,come fa sempre del resto
"E tu saresti un uomo? Inizia a farti dei tatuaggi anche se
non penso che cambi molto,devi esserlo dentro prima di ogni altra cosa!"
detto ciò lo ha lasciato nel soggiorno della loro immensa villa e si è dileguato.
Ha cercato di trattenere le lacrime stringendo i pugni, lo odia.
È per colpa sua se ora si sta dirigendo in uno studio di tatuaggi.
Con tutta la rabbia in corpo entra nel primo negozio "voglio un tatuaggio!"
dice tutto d'un fiato,poi nota il ragazzo che sta seduto davanti a sè.
Lo guarda e ne rimane colpito,è giovane ma di sicuro più grande di lui,
avrà l'età di suo fratello, ha la pelle ambrata,gli occhi sono azzurri e limpidi,
il fisico asciutto ma muscoloso e lo può intravedere dalla t-shirt a mezze
maniche attillata che gli fascia il torace,i capelli sono di un color cioccolato
fondente lunghi fino alle spalle scompigliati e il ciuffo è tenuto dietro in un codino,
la bocca è carnosa e decorata con un piercing all'angolo destro del labbro inferiore,
le braccia piene di tatuaggi su cui non si sofferma,
in complesso è dannatamente bello,sembra un angelo caduto.
L'attesa dura qualche secondo
"vieni quando sei più grande e con la firma di papà!" a queste parole la rabbia
aumenta sempre di più, ora odia anche lui che,come il fratello,lo ha definito come un moccioso.
Esce dallo studio furioso.
Cammina per la strada mentre il suo cervello fa mille pensieri alla volta.
Ha diciassette anni,quasi diciotto, è vero non sarà un adulto ma non è neanche un moccioso.
Non si capacita il perchè venga trattato così da tutti in primis da suo fratello che,
da sempre ha mostrato verso di lui un atteggiamento scostante e strafottente.
Lo ha sempre preso in giro e ora più che mai.
Forse per il suo aspetto?
Di certo non è colpa sua se ha preso da sua madre,il fisico snello,la pelle chiarissima,
la bocca molto carnosa,tipica di una donna, le mani sottili e delicate,
i capelli morbidi e setosi e la sua fragilità.
Dannazione che rabbia e frustrazione.
Quanto vorrebbe essere diverso.
Scalcia i sassolini,è quasi il tramonto e purtroppo è ora di tornare a
casa e senza neanche il tatuaggio.
Ripensa alle parole del ragazzo,sente il sangue ribollire nelle vene,non lo perdonerà mai per quello che ha detto ecco perchè medita già ad una vendetta da infliggergli.
Non ha bene in mente come vendicarsi ma come si dice... la notte porta consiglio.

Tonight i'm loving you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora