"Vendetta&Tatuaggio"

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Tonight i'm loving you





"Vendetta&Tatuaggio"





Sbatte il ragazzo al muro e con una spinta secca entra e inizia a spingere mentre quello geme sotto di lui.
È una bella sensazione, lo fa sentire potente e con la situazione in mano e poi, i suoi sonori versi non fanno altro che confermare quanto bravo sia a fare sesso e quindi aumentare il suo ego.
Il ragazzo che ha scelto stasera è biondo con due occhi azzurro cielo che lo fanno sembrare un angelo, ha il fisico magro e bianco latte proprio come lui, pensa, il morettino con gli occhi smeraldo che ieri in tardo pomeriggio è entrato scatenando un tornado per chiedere di fargli un tatuaggio.
Non lo ha ancora dimenticato, la sua esile e bellissima figura è ancora fissa nella sua mente. Perché?
A questi pensieri spinge più a fondo nel ragazzo che geme forte
"...AH..." geme il biondino chiudendo gli occhi.
Afferra i fianchi spigolosi del ragazzo ancora due spinte per poi terminare nell'orgasmo così come il biondino.
Esce fuori dal giovane cercando di regolare il respiro,questa volta ci è andato proprio pesante,con foga
"A..ancora..." dice il biondo voltandosi verso di lui che lo fissa rimanendo in silenzio.
Osserva il ragazzo rosso in volto - a causa dell'affaticamento e dei fumi dell'alcol- imperlato di sudore con i ciuffetti dei capelli appiccicanti alle guance piene, respirare affannosamente.
Non sa il motivo ma gli torna in mente ancora quel moccioso,forse perché vi è una certa somiglianza con questo ragazzo che, anche se dice di avere ventidue anni ne dimostra molti di meno.
Non resiste,lo afferra da sotto le cosce lo solleva ed entra in lui che inizia a gemere di piacere.
Finisce,anche per questa sera, per prendere nei bagni l'ennesimo ragazzo del locale e sbatterselo finché non si ritiene soddisfatto.
Esce dal bagno dopo il biondino e raggiunge il bancone
"Ancora nei bagni Drake?" gli chiede il barista D.J. mentre è intento ad asciugare dei bicchieri di cristallo
"Già..." risponde annoiato il moro
"Chi era sta volta?"
"Un biondino dagli occhi azzurri"
"Non proprio il tuo tipo..." sentenzia il barista
"Mah...basta che aprono le gambe..."
"..."
"Dammi della vodka va! " e in un gesto elegante il barista versa il liquido nel bicchiere aggiungendo come tocco del ghiaccio
"Non puoi andare avanti così Drake! Da quando Eric..." non finisce in tempo la frase che viene bruscamente zittito dal moro che dopo aver pagato,esce dal locale.

Ci ha pensato tutta la notte a lui,a quella frase "vieni quando sarai più grande e con la firma di papà!",ma chi si crede di essere?
Era un cliente e doveva soddisfare la sua richiesta e invece lo ha paragonato a un moccioso.
Questa cosa lo irrita, il fatto che un estraneo lo abbia trattato come fa solitamente suo fratello.
Tuttavia deve ammettere che non appena lo ha visto ne è rimasto colpito, i suoi occhi azzurri,il suo fisico muscoloso esaltato dall'aderenza della maglietta,i capelli cioccolato lisci,lunghi fino alle spalle con il ciuffo legato all'indietro in un codino che faceva risaltare i suoi lineamenti sensuali,mascolini, le labbra piene e quel piercing che le rendeva ancora più appetibili, era davvero bello ma nonostante ciò non può perdonargli quell'affronto.
Ha organizzato tutto per bene: oggi pomeriggio, quando il sole tramonterà, metterà in atto il piano con i suoi migliori amici che hanno deciso di aiutarlo in questa impresa.
La scuola dura troppo per i suoi gusti, è eccitato al pensiero di oggi di mettere in atto la sua vendetta e non appena anche l'ultima campanella suona, corre fuori all'edificio dove attenderlo ci sono già Simon,Danny,Matt e Cooper.
Li saluta e insieme si dirigono a comprare le bombolette spray.
Si appostano davanti allo studio nascosti e attendono
"Così è questo il posto! Sai è piuttosto famoso,dicono tutti che fa dei tatuaggi da paura!" commenta uno degli amici
"Non so come sono i suoi lavori visto che si è rifiutato di farmelo!" replica il morettino
"Che stronzo! Chissà perché poi..." interviene l'altro
"Ve l'ho detto no? Mi ha paragonato a un moccioso!" e al solo pensiero il sangue ribolle nelle vene.
Rimangono in attesa per un po',forse un'ora o forse due, e vedono gente di ogni tipo entrare ed uscire da lì impellicolati o incerottati, ma ovviamente tutti adulti nessun ragazzo o comunque non liceale.
Vede entrare diversi ragazzi,alcuni molto belli e ciò gli provoca un leggero fastidio anche se non sa spiegarsi il motivo ma non ci bada.
Finalmente l'ora fatidica arriva.
Sono le 19:30 quando vede uscire dal negozio il tatuatore che abbassa la saracinesca e inizia ad avviarsi.
Escono dal loro nascondiglio e,accertandosi che nessuno li veda (fortunatamente lo studio è situata in una zona non molto trafficata), iniziano a mettersi al lavoro.
Escono le bombolette dallo zaino,indossano i guanti strappati sulle punte delle dita,la sciarpa per coprirsi la bocca in modo da non respirare l'odore soffocante della vernice e iniziano a stendere il colore
"Ricordate quello che vi ho detto di scrivere vero?"chiede il moretto
"Certo: fuck!" risponde uno degli amici
"Esatto...FUCK!" sibila a denti stretto il ragazzo dagli occhi verde smeraldo che non smette di avere un sorrisetto beffardo stampato sul volto.
La scritta è finita,ora non rimane che colorarla e aggiungerci qualche tocco finale ma la voce del loro amico,messo di guardia, lì fa destare
"Merda! È tornato!" annuncia il giovane e il panico tra i ragazzi si scatena
"Cazzo fate?!" urla il ragazzo tatuato che fermo all'inizio della via guarda i giovani furioso per poi incomincia a correre verso di loro
"Merda merda merda!" dicono in coro mentre in fretta e furia mettono via le bombolette che al moretto cadano per terra ma che riesce in fretta a metterle dentro lo zaino; inizia a correre insieme agli altri ma non fa più che qualche centimetro che il cellulare scivola dalla tasca dei jeans e cade per terra
"Cazzo!" impreca il giovane
"Aspettate!" urla agli amici mentre è intento a piegarsi per raccogliere l'oggetto,vede Cooper girarsi
"Muoviti!" lo incita l'amico ma la vista del tatuatore dietro di lui lo porta a voltarsi e proseguire la corsa insieme agli altri.
Il moretto si sente afferrato da dietro e subito si ritrova le sue irridi immerse in quelle di lui
"Ma bene,guarda chi si vede...cazzo stavate facendo al mio negozio?" sibila il tatuatore e alla sua domanda il giovane istintivamente sposta il suo sguardo sulla saracinesca e a imitazione fa lo stesso il ragazzo dagli occhi azzurri che poi sgrana alla vista della scritta
"Che cazzo...?!" ritorna a fissare il moretto in questo momento terrorizzato
"Questa me la paghi ragazzino!" detto ciò,tenendolo per un avambraccio, lo porta sul retro estrae un mazzetto di chiavi apre una porta e,dopo aver trascinato il giovane all'interno, la richiude.
Il moretto si sente strattonare ma a causa del buio non capisce dove si trova,poi la luce e davanti a sé un lettino che si può trovare da un dottore o dall'estetista e altri aggeggi qua e là,una stanza sobria comunque, tutta bianca.
Viene gettato malamente su quella specie di lettino a pancia in giù e qualche secondo dopo si ritrova le mani legate alla barra di ferro del lettino con delle manette
"Che cosa fai?! E...e cosa sono 'ste cose ?!" si ribella il ragazzo ma invano, il tatuato lo fissa e un sorrisetto si dipinge sul suo volto
"Quelle sono delle manette come vedi e...ho intenzione di fare proprio quello che avete appena finito di scrivere tu e i tuoi amici!" sibila mentre il moro sbianca "cosa vuole fare?!" pensa mentre vede il tatuatore avvicinarsi a lui in movimenti sensuali.
Dalla vicinanza con l'uomo può sentire il suo odore di muschio bianco ma il tintinnio della sua cintura che viene slacciata lo fa destare e ribellare ancora di più.
Si agita su quella specie di lettino ma senza ottenere nulla
" È inutile che ti agiti...tranquillo che ti piacerà" detto ciò, finito di slacciargli gli stretti jeans neri, fa scivolare una mano dentro ai boxer iniziando a massaggiare il sesso del morettino
Al contatto con la sua mano sussulta mordendosi istintivamente le labbra
"Cosa c'è? Non dirmi che non ti piace..." gli sussurra nell'orecchio il tatuatore
"Sta...ah...zi...tto...ah..." risponde il giovane iniziando ad alternare le parole con i gemiti
"Fammi sentire la tua voce ragazzino..."
le sue parole sussurrate sottovoce e sensuali non fanno che ferirgli le orecchie e trattenere i gemiti inizia a diventare difficile.
"Che bastardo!"
"Ah...ah..." escono naturali mentre sente il piacere aumentare sempre più,sente la mano del moro accarezzarlo e due principi di lacrime si formano all'angolo degli occhi mentre le guancie iniziano ad imporporarsi
"Che carino che sei..."
"Zitto...ah..." più i suoi gemiti aumentano più sente il ragazzo andare più veloce,accarezzarlo per tutta la sua lunghezza e poi riversare sulla sua mano con un sonoro "ah".
"Mmm...ma che bravo che sei stato!" dice il moro ritirando la mano dal suo inguine per poi dirigersi in un'altra stanza a lavarla.
Lo odia,come ha potuto fargli una cosa del genere?
"Sei...sei un bastardo!" gli urla il moretto con gli occhi lucidi non appena lo vede ritornare.
Vede quello ridere
"Scommetto che è stata la prima volta" dice sogghignando il tatuato mentre lui sente le guancie andare a fuoco "Co..come ti permetti?!" sbraita mentre si sente impotente
"Liberami! Sarai soddisfatto no?!" gli urla ma vede il moro reclinare la testa leggermente verso destra e fissarlo con uno strano sorrisetto.
Lo vede avvicinarsi nuovamente e fissargli la bianca schiena nuda, visto che la maglietta gli era stata precedentemente tirata su.
Con l'indice percorre tutta la sua colonna vertebrale e a quel contatto non può che rabbrividire.
"Che seducente fossetta che hai qui sotto" dice fermando l'indice proprio su quella leggera conca del corpo,accarezzandola
"È dannatamente sexy...mmm...mi è venuta un'idea..." dice per poi voltarsi e maneggiare con degli attrezzi.
Lo vede scrivere qualcosa ma dalla sua posizione non riesce a scorgere molto, poi,dopo cinque minuti circa, lo vede voltarsi verso di lui con una strana penna in mano e una specie di foglio di carta
"Volevi un tatuaggio giusto..." dice mentre si avvicina al corpo mezzo nudo del ragazzino con una sedia a rotelle
"Cosa vuoi farm...ah!" non riesce a terminare la frase che un dolore allucinante lo invade, percepisce che sta incidendo sul suo corpo: può sentire lo stridulio della strana penna e la pelle bruciare.
Fa un male cane tanto che due lacrime scivolano giù per le guancie piene e rosse.
Si morde il labbro inferiore,fa troppo male.
"Fa male!" sentenzia fra le lacrime
"Sei tu quello che voleva un tatuaggio! E poi resisti ho quasi finito" risponde il moro mentre è concentrare a incidere sulla sua pelle.
Non sa quanto passò ma finalmente il tatuatore aveva smesso di torturalo, tuttavia quel lembo di pelle, proprio lì sulla sua fossetta in fondo alla schiena prima del suo sedere sodo, brucia da morire.
"Che...che cosa mi hai fatto?" chiede il ragazzino con gli occhi lucidi,le guancie rosse così come le sue labbra carnose a forza dei morsi
"Questo" dice il moro mostrandogli un disegno su cui è rappresentata una rosa intrecciata da catene.
Sgrana gli occhi è davvero bellissima e nonostante non gli vada a genio quello che ha appena fatto, non può non ammettere a sé stesso che un po' è felice che una cosa così meravigliosa sia incisa sulla sua schiena
"Co...cosa rappresenta?" gli chiede mentre vede il moro sorridergli, un sorriso sensuale
"Ti dico solo che la rosa sei tu..." dice facendogli l'occhiolino mentre quello avvampa.

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