"La lettera"

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Avvertenze: linguaggio esplicito





























































































Un fastidioso bip arriva alle sue orecchie facendolo svegliare.
Apre a fatica gli occhi, avvertendo dolore in tutto il corpo.
Tutto gli appare appannato all'inizio e, quando finalmente riesce a mettere a fuoco, si ritrova disteso su un letto di ospedale con la flebo attaccata ad un braccio e un tubicino trasparente sopra la bocca, vicino alle narici.
Si guarda poi nella stanza, trovando a fianco al letto Nathan e il tatuatore
" Trey! " esclama il moretto con gli occhi sgranati e lucidi "pensavo non ti svegliassi più!" dice, cominciando a piangere
" Cos'è... successo?" chiede a fatica, con voce fievole
" Hai avuto un incidente con la macchina Trey..." spiega il tatuatore
" Un... incidente?"
" Si... la strada era bagnata, hai perso il controllo della macchina e sei finito contro un palo della luce..." continua a spiegare mentre lui si guarda attorno confuso
" Da quanto tempo sono qui?" chiede sempre sussurrando
" Da tre giorni... sei rimasto incosciente per due giorni Trey..."
"Si, ma ora basta parlare! Devi riposarti!" interviene il moretto
" Prima... ditemi... ditemi, dov'è D.J.?" chiede, notando il mutare dell'espressione del tatuatore
" D.J è stato qui, Trey... era disperato... Nathan puoi uscire un attimo a prendermi dell'acqua?" chiede voltandosi a guardare il moretto il quale intuisce che deve lasciarli soli
"Si... vado... a dopo Trey" detto ciò, esce dalla camera.
Vede il ragazzo voltarsi nuovamente verso di lui
" D.J è il mio migliore amico... ho capito che c'era qualcosa sotto, oltre al fatto di essere triste perché hai avuto un incidente... così gliel'ho chiesto e mi ha detto che avete litigato..." ascolta le parole del moro per poi guardare in alto
" Si... il giorno dell'incidente abbiamo litigato..."
" Non so cosa sia successo esattamente... D.J mi ha accennato qualcosa e vorrei solo dirti che gli ho chiesto io di non dirti niente... lui voleva ma, essendo mio amico, ha mantenuto la sua parola... non volevo che voi due litigaste davvero... e se non vorrai perdonarmi per quello che ho fatto a tuo fratello lo capisco... ma, ti prego, perdona D.J... non è stata colpa sua..." sbatte a fatica le palpebre violacee, ascoltando le parole del moro
"Dovevi vederlo... Era distrutto, non sai quanto ha pianto... si sente in colpa per quello che ti ha fatto e vederti in questo stato lo ha ucciso. Ieri sera l'ho costretto ad andare a casa a dormire... era troppo stanco... aveva gli occhi rossi per il pianto, aveva bisogno di riposo... ora gli ho mandato un messaggio che ti sei svegliato, si sta precipitando qui...
Trey, D.J ti ama davvero..." una volta finito il discorso sente bussare la porta e, quando il tatuatore si appresta ad aprirla, sull'uscio, la figura del ragazzo che ama.
Lo vede piangere e precipitarsi al suo letto
"Trey! Trey! Trey! Trey! Ti sei svegliato..." singhiozza
" Vi lascio soli..." e vede il tatuatore uscire dalla stanza.
Guarda il ragazzo piangere e sente il cuore stringersi in una morsa.
Vorrebbe tanto abbracciarlo, consolarlo ma le sue condizioni non glielo permettono
" Scusami... scusami per quello che ti ho fatto Trey, ti prego..." singhiozza il moro mentre lui, piano, nonostante il dolore, porta una mano sulla sua guancia
" Scusami tu D.J... non volevo farti soffrire..." sussurra mentre l'altro appoggia la mano sopra la sua
" Non sai quanta paura ho avuto quando ho saputo dell'incidente... se, se non ti fossi più svegliato... io, io... " piange, quanto vorrebbe invece farlo smettere, non sopporta vederlo piangere
" Shhh... è tutto a posto ora, sto bene... Drake mi ha spiegato tutto... scusami davvero per aver dubitato di te..."
" No, scusami tu per aver tenuto un segreto con te... giuro che da ora in avanti non ci saranno più segreti fra di noi..." singhiozza per poi prendergli la mano e baciargli il palmo
" Ti amo D.J " sussurra
" Anche io... tanto..." dice per poi avvicinarsi delicatamente alle sue labbra, che hanno diverse croste per via delle ferite, e stampargli un bacio.
È felice, felice di aver fatto pace con l'uomo che ama e felice di essere ancora vivo.
Non ricorda nulla dell'incidente ma, davvero, si ritiene fortunato, fortunato che non sia stato un incidente mortale.
Queste cose portano a riflettere, quando hai quasi rischiato di morire, incominci a pensare alla tua vita, quanto, alla fine, sia meravigliosa e pensi alle persone che ami, al vuoto e al dolore che lasceresti...
Solo quando siamo davvero sul punto di morire riflettiamo a quanto siamo attaccati alla vita.
La vita è un dono meraviglioso.
Rimangono così, in silenzio, a tenersi mano nella mano quando fa capolinea nella stanza un dottore nel suo camice bianco, seguito da un'infermiera
" Bene signor Trey, vedo che ha ripreso conoscenza"
" Dottore" dice il moro alzandosi dalla sedia vicino al letto per fare spazio al medico che comincia a fare controlli di routine mentre l'infermiera scrive su di una cartellina
" È - è tutto a posto?" chiede preoccupato il ragazzo
" Si, lei è stato molto fortunato... "
" Tra quanto... potrò... potrò uscire? "
" Ci vorrà ancora qualche giorno anche di più, alla fine ha riscontrato una costola rotta, ginocchio fratturato e varie ferite e abrasioni alla pelle"
" Capisco..."
" Deve avere pazienza ma vedrà, guarirà presto" sorride il dottore " Allora mi dica, avverte dolore? "
" Un po'..."
" Hmm... la morfina deve aver perso il suo effetto, infermiera prepari della morfina per il signor Trey"
" Si dottore " risponde l'infermiera, una ragazza con capelli biondi raccolti in una treccia, un sorriso luminoso e caldo, con occhi di un azzurro cielo
" Non si preoccupi, adesso il dolore scomparirà per qualche ora" sorride il medico mentre finisce di controllarlo sotto gli occhi vigili del moro
" Perfetto, per ora è tutto. Passerò tra un po' signor Trey e ricordi, se ha qualche problema o dolore può premere quel pulsante a fianco al letto.
Buona giornata"
" Anche a lei dottore" dice il
moro mentre lui segue con gli occhi il medico e l'infermiera che escono dalla stanza accompagnati dal ragazzo.
Sospira al pensiero di dover rimanere qui in ospedale ancora ma, non può farci niente
" Hai sentito... devi resistere ancora un po' ma credo che a fine mese potrai tornare a casa"
" Il lavoro? " chiede sussurrando
" Non preoccuparti, tuo padre è andato personalmente ad avvertirli..."
"Bene..." sussurra.
Sente il moro intrecciare nuovamente la mano con la sua e subito avverte tepore.
Rimangono così, in silenzio fino a quando non si addormenta.
Una volta tra le braccia di Morfeo, non può vedere il moro alzarsi dalla sedia e uscire dalla stanza dove incontra Drake con Nathan
" Grazie Drake... per avergli parlato..."
" Figurati, era il minimo che potessi fare amico mio!" gli sorride il tatuatore
" Sono contento che mio fratello abbia te al suo fianco, sei una brava persona" sorride il ragazzo e, nonostante sia rimasto shoccato in senso buono dalle parole del morettino, gli sorride di rimando, un sorriso dolce che viene dal cuore
" Grazie, Nathan."

































































































Tonight i'm loving you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora