"Migliore amico"

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Avvertenze: linguaggio esplicito



Non si era presentato a scuola per quel giorno, era rimasto sotto le coperte tutto il tempo.
Era incazzato, si.
Tuttavia sa di non poter saltare la scuola per sempre, perciò eccolo davanti all'edificio.
Le ore trascorrono come sempre noiose e le domande interrogatorie dei suoi amici dopo, le ha semplicemente liquidate con un "non stavo bene".
Ed era vero, alla fine non stava bene per niente! Quel tatuatore era impresso nella sua mente, non riusciva a non pensarci.
Anche oggi, è rimasto come un chiodo fisso per tutto il tempo,  non riesce a non esserne attratto.
Finita la scuola ha rifiutato di unirsi agli amici per tornare a casa congedandoli con una banale scusa e ora si dirige la, verso gli spogliatoi.
È pomeriggio inoltrato, il sole debole filtra dalle piccole finestre opalescenti, lo trova solo come sempre a quest'ora.
Ormai ha imparato che è l'ultimo della sua squadra ad andarsene, il capitano.
Entra, lui è girato di spalle ma lo sente arrivare
" Come mai qui Cooper?" chiede sempre dandogli le spalle
" Lo sai... Ho voglia..." dice guardandolo poi nei suoi particolari occhi grigi mentre quello sorride e gli fa cenno di avvicinarsi.
Si avvicina spingendolo sulla panchina in modo da farlo sedere mentre lui ci sale sopra a cavalcioni e con pochi gesti spoglia entrambi quanto basta per il rapporto.
Prende il suo sesso già duro e piano ci si impala su, tutto dentro inizia a spingere facendo leva sulle proprie caviglie.
Spinge energico facendosi arrivare il sesso di quello  fino in fondo, a toccargli l'intestino.
Geme, tirando indietro il capo, chiudendo gli occhi mentre si tiene alle spalle del giocatore e pensando a lui, Drake.
Spinge intensamente, fa scorrere su e giù il membro di quello per tutta la sua lunghezza.
Continua con questo piacevole su e giù fino a quando non si sente girato con il petto schiacciato alla panchina, il sedere in su tenuto dal braccio muscoloso del giocatore
" Cos'hai oggi? Sei particolarmente passionale..."
Geme, le spinte diventano più energiche e lui non smette un attimo di pensare al moro.
Immagina che sia lui col suo sesso a fare entra ed esci, ed il rapporto appare così più piacevole.
Ha fatto bene ad andare da lui, Kayl, ci sa proprio fare quando si tratta di scopare.
Geme più forte quando gli tocca un punto particolare mentre il piacere aumenta vertiginosamente
" Ho trovato il tuo punto g..." commenta malizioso leccandosi le labbra mentre inizia a colpire ripetutamente quel punto dove gode di più fino a  farlo venire con un gemito sonoro sporcando la panchina sottostante mentre quello lo segue qualche spinte dopo riversando in lui il suo liquido bollente.
Esce dal biondino e una volta pulito e ricomposto, lo lascia solo
" È stato più appagante del solito... vieni ancora a cercarmi quando hai questa voglia incontrollata di scopare" detto ciò va via, mentre lui rimane solo seduto sulla panchina ancora con tutto abbassato,  a fissare il vuoto con il fiato corto, la bocca aperta e le guance rosse.







Lo guarda, guarda il rosso palleggiare arrivare sotto rete e fare canestro.
Lo guarda giocare ogni volta che c'è una partita e ogni volta che fa canestro il suo sguardo blu è rivolto verso di lui, ma non ci bada, lo sa che lo fa solo per pavoneggiarsi, per dire "guarda come sono bravo".
Lo sa,  il loro rapporto è fatto così, solo quando fanno sesso sa che quegli sguardi solo per lui sono sguardi di desiderio, ma in giro sono sguardi di due semplici amici di infanzia.
Tuttavia si bea di quella visione del ragazzo tutto sudato, correre da una parte all'altra del campo con quella divisa che – anche se  si vergogna un po' – lo eccita da morire.
Guarda come incita i suoi compagni essendo il capitano, di come si muove, di come i capelli rosso fuoco tenuti indietro da due forcine si appiccichino un po' al collo.
Non gli sfuggono però nemmeno gli sguardi  e le urlatine da parte di un gruppo di ragazze che lo indicano e si beano della figura muscolosa ma longilinea che è il suo amico di infanzia.
Un pizzico di gelosia lo punge al cuore ma cerca di non badarci, tuttavia tutto ciò non può che dargli fastidio ma non può certo parlargliene sembrerebbe strano e in effetti non capisce cosa gli dia fastidio, alla fine sono semplici amici di vecchia data.
Gli ultimi minuti e la partita finisce con la squadra del rosso vittoriosa.
Lo aspetta fuori dagli spogliatoi e quando lo vede arrivare
" Complimenti per la vittoria capitano" gli sorride dolcemente
" Grazie" risponde con un altrettanto sorriso "stiamo andando tutti a festeggiare a quel locale, vieni?" e non può certo rifiutare.
Insieme al rosso e alla sua squadra, più altri che si sono aggiunti che non conosce, entra nel locale dove già la musica è a tutto volume.
Decidono prima di farsi un drink che non accetta, per poi buttarsi sulla pista.
Balla ed è doloroso non potersi strusciare su Danny ma c'è la sua squadra che non sa nulla del loro ambiguo rapporto quindi deve trattenersi dal solo guardarlo.
Ballano e non gli sfugge lo sguardo eccitato del ragazzo, rimangono così a ballare e a guardarsi intensamente.
Pochi attimi per poi spostare lo sguardo non riuscendo a sostenerlo e arrossendo leggermente.
Lo sposta inconsciamente verso qualcun altro che sembra gradire la sua danza erotica.
Non si accorge tuttavia di star suscitando eccitazione verso l'uomo barbuto e continua a ballare imperturbato, ma quegli sguardi da tigre famelica non sfuggono al rosso che, al quanto incazzato, si avvicina al ramato prendendolo per un polso.
Lo trascina nei bagni, che fortunatamente sono vuoti, facendo scattare la serratura
" Hey che ti è preso? " chiede nervoso il ramato per l'atteggiamento del rosso
" Che mi è preso? Dimmelo tu! Ballare in quel modo provocante per attirare sguardi!" sbotta
" Cosa? Ti sei fumato?! Stavo ballando normalmente!" replica
" A me non sembrava! Cos'è lo facevi apposta per farti scopare non è così?!"
" Ma che cavolo stai dicendo! Piantala! Lo sai che non vado con nessuno, tu sei l'unico che... Beh si hai capito!" dice arrossendo leggermente e avvertendo gli occhi pizzicare mentre quello sospira
" Mi stai dicendo la verità? Sono l'unico da cui ti fai prendere?"
" T – ti ho già detto di si..." risponde per poi spostare lo sguardo per terra e arrossendo "Poi tu? Pavoneggiarsi di fronte a quelle galline!" lo riprende fronteggiandolo, guardandolo  nuovamente negli occhi
" Che? Io non mi stavo affatto pavoneggiando!" esclama avvicinandosi al ragazzo imprigionandolo in questo modo al muro
" Oh caro mio, invece si!" si guardano negli occhi intensamente poi vede quello avvicinarsi e baciargli il collo
"No, fermo Danny!" replica cercando di togliersi di dosso il rosso ma invano " Non voglio!" ma quello lo prende per il mento allargandogli le gambe con una delle sue mentre gli tocca il cavallo col ginocchio
" A me sembra che lo vuoi eccome..." sussurra malizioso sulle sue labbra per poi baciarlo intensamente, intrecciando le loro lingue in un bacio bagnato.
Con foga sbottona ad entrambi i jeans, prende con le sue braccia muscolose il ramato e con una spinta secca entra in lui mentre quello geme all'entrata del sesso duro del rosso.
Inizia a spingere e quello per non cadere intreccia le braccia dietro al collo del ragazzo gemendo dentro al suo orecchio.
Spinge con veemenza dentro il corpo del ramato mentre quello non può che continuare a gemere ogni volta che si sente toccare l'intestino.
Continuano così per un po' con questo movimento deciso ma passionale, sente il sesso del rosso entrare e uscire dal suo corpo, accarezzare il suo interno con tutta la sua lunghezza.
Poi lo avverte uscire  lasciandolo un po' spiazzato, si sente girare,  penetrare e prendere da sotto le ginocchia, si vede spalancare le gambe e il rosso piazzarsi davanti allo specchio
" D – Danny che – che fai?"
" Avanti guarda! Guarda che lo vuoi e di come solo io posso entrare dentro di te" gli sussurra malizioso dentro l'orecchio mentre lo sguardo del ramato cade sulle loro figure riflesse, cade sul suo sesso duro avendo le cosce aperte e quello del rosso dentro di lui, arrossisce violentemente  distogliendo lo sguardo
" È – è imbarazzante..." dice e quello si avvicina  ancora di più per poi spingere tenendogli le gambe sempre aperte di fronte allo specchio mentre quello è costretto ad appoggiarci una mano sopra per sostenersi.
Danny ha una forza mostruosa, riesce a tenerlo tranquillamente, okay che non vanta certo di una muscolatura virile ma è pur sempre un ragazzo.
Geme ad ogni spinta che si fa sempre più profonda, la bocca semi aperta, le guance rosse e il volto girato di lato per non guardare la sua figura riflessa nello specchio
" Avanti guarda..." gli sussurra malizioso nell'orecchio  il rosso che invece si bea del suo corpo riflesso 
" N – no... ah..." risponde mentre con la coda dell'occhio si specchia negli occhi blu di lui riflessi e arrossendo ancora di più a sapere che il ragazzo sta fissando la sua figura così intensamente
" Non – non guardarmi...ah... è – è imbarazzante... ah..." lo rimprovera quello
" Non posso non guardarti, sei stupendo" risponde nel suo orecchio e non sa quanto quelle parole lo tocchino nel petto.
Spinge ancora beandosi un altro po' della loro figura riflessa nello specchio, delle sue gambe aperte che rivelano il suo sesso retto e bagnato, delle sue guance rosse e della bocca piena, aperta che rilascia piccoli gemiti.
Poi si sente poggiare per terra, un suo braccio a tenergli la vita e portarla all'insù mentre lui si appoggia con i gomiti al lavandino e si fa leva sulle punte dei piedi.
Ancora poche spinte ed entrambi vengono all'unisono, lui sul lavabo l'altro dentro al suo corpo bollente.
È stato estenuante ed eccitante allo stesso tempo, sente le gambe tremare ma fortunatamente c'è il rosso a tenerlo
" Ce la fai?" chiede dolcemente mentre quello annuisce " Scusa ma mi hai provocato" dice ridendo subito dopo.
Annotazione: mai provocare Danny.












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