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《quello che vi basta sapere delle relazioni, a voi donne, che a un uomo non interessa della vostra giornata, se state bene oppure se siete andate dalla parrucchiera e nemmeno il colore delle vostre unghie.》

Yuki stava facendo avanti e indietro per la stanza mentre cercava di infilarsi un orecchino; era in ritardo per l'appuntamento con le sue amiche.

Si fermó quando sentí quell'uomo alla TV, si sedette sul bordo del letto e alzò il volume:
《Non uomini siamo alquanto semplici. Due parole: tette e culo.
A noi interessa che andate in palestra, con i vostri bei asciugamanini rosa in microfibra e il peso alla mano e vi sfondate di squat.
Se il vostro culo è grande e bello allentato, allora gli uomini vi chiederanno anche di farveli fare sul loro viso.》

Yuki storse le labbra;
Ma gli permettevano anche di usare un linguaggio del genere ?
In TV poi ?

《Io. Toji Fushiguro.  Sono qui per preparare voi donne alla ricerca dell'uomo della vostra vita.》
A quel punto l'uomo puntó lo sguardo nella telecamera e Yuki si concesse quei pochi secondi in cui la luce dei riflettori era buttata sul suo viso per osservarlo meglio; occhi chiari, sembravano blu ma erano così assottigliati come quelli di un felino che era difficile distinguere il loro colore, capelli scuri con un taglio particolare...l'uomo li portava lunghi ma non troppo, le punte gli sfioravano appena sopracciglia e guance, aveva un bel fisico
...pompato, braccia grosse e toniche e si vedeva anche che facesse palestra.
Lui portava una t-shirt nera e aderente sul busto,  riusciva addirittura a contare tutti i muscoli addominali.

《Signore. 
Se volete davvero fare colpo sull'uomo dei vostri sogni, questo è numero che potete chiamare per un consulto.》

《Chi è questo idiota...》
Sussurrò la bionda, riuscendo a mettere l'orecchino, si alzò e prese la giacca, raccolse il cellulare quando sentí  il suono della notifica: la sua amica Shoko la stava aspettando in auto.

《avanti il prossimo.》
Disse l'uomo alla TV, lei si girò verso lo schermo e recuperó il numero, prima che potesse sparire.
Lo aveva già digitato e aveva premuto il numero.

《Pronto chi parla ?》
Nel frattempo, l'altro in TV si era spalaranzato su una sedia dietro la scrivania e stava giocando con una pallina giocattolo.

《Una spettatrice.》
Non voleva dire il suo nome.
《In realtà...non tutti gli uomini sono così. 》

《Davvero?》
Vide l'altro alzare un sopracciglio,  sorrideva beffardo alla telecamera.
《Sei ancora una che crede alle favole, ho capito.》
Ogni parola che usciva dalla bocca del moro era diretta a offendere.

《A dire il vero...è la verità.》
Si morse le labbra, accavallando le gambe. Si era messa comoda come se la sua amica non la stesse aspettando.
《Ce ne sono anche di gentili, dolci...amorevoli.》

《Stronzate.》
L'altro storse le labbra ma poi fece un sospiro.
《Va bene, ti propongo una sfida allora: domani portamelo qui in studio e vedremo se è così.》

La donna su irrigidí ma poi annuì, come se l'altro potesse vederlo dallo schermo.
Non che avesse tutti i torti si come aveva lo sguardo puntato nella telecamera; si sentiva come se quegli occhi le stessero scavando nell'anima.

《Va bene, affare fatto.》

Hate and Love (JJK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora