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《Okay. Ora fai quello che ti dico io e andrà tutto bene.》
La donna annuì a ogni singola parola di lui, in un certo senso si fidava.
In un certo senso.
E pendeva dalle sue labbra come se tutto ciò che lui dicesse fosse oro colato.
《Ora vai.》
Alla fine lui fece un sospiro e lei andò verso la porta, aprendola solo quando fu abbastanza sicura che Toji si fosse ben nascosto dalla vista di Kento.

Quando la aprì, infatti si ritrovò il biondo piazzato davanti.
《Hey.》
Sembrava imbarazzato dalla situazione. Guardava tutto ciò che avesse intorno all'infuori che lei.

《Sii dura con lui.》
Sentí la voce di Toji, mise le braccia conserte al petto e alzò un sopracciglio.
《Ciao.》
Disse solamente lei.

《Prima che tu inizi a parlarmi di quello che è successo, voglio già dirti che è un malinteso.》
Sospirò Kento.

《Stronzate.》
Inveí invece Toji al suo orecchio.
《Digli che non è per questo che lo hai chiamato, ma visto che è qui allora metti le carte in chiaro.》

La donna, sempre con le braccia conserte, fece un sospiro anche lei e spostò il peso di una gamba all'altro.
《Non era per quello, però già che ci sei ne parliamo.
Se era lei il tuo obiettivo allora avresti dovuto invitare lei a quella cena e non me.》

Kento aprì la bocca《Yuki io...》

Ma lei non voleva sentire nessuna ragione che subito lo bloccò:《no. Fammi finire di parlare. Ho visto che con lei c'è più complicità che con me. Quindi...tanto vale provarci con lei, no ?》
Alzò un sopracciglio.

《Cosa ?》
Questa domanda confusa proruppe sia da Kento sia da Toji, che era più confuso del biondo.

《Hai capito bene, Kento.
Io non voglio che tra di noi ci sia qualcosa di forzato, solo perché un idiota della TV ha costretto noi a baciarci durante una diretta.
Se vuoi un'altra persona, io non sono nessuno qui per dire di stare con me.》
Sospirò Yuki,  sciogliendo le braccia dal petto e lasciandole cadere lungo i fianchi, poi portò una mano alla porta per richiederla.

Kento aprì la bocca, fece per parlare.
Ma lei non gli diede nemmeno il tempo di farlo, aveva già chiuso la porta alle spalle e si era lasciata andare a un ennesimo sospiro.

《Perché lo hai fatto ?》
Toji a quel punto sbucò dal suo salone.
Lei prese le cuffie e si avvicinò a lui, porgendogliele.

《Perché io e lui non saremo mai una coppia.
Io non lo merito e lui ha bisogno di qualcun altro che non sia io.》
Yuki sorpassò  l'uomo.
Toji era rimasto con la bocca spalancata, più incredulo del solito.

《Ma non era questo il patto.》
La seguì,  mentre lei si mise seduta sul divano per sciogliersi i nodi e togliersi quelle scarpe troppo alte che le stavano distruggendo i piedi.

《E invece sì,  Toji.
Sei il miglior conduttore del mondo.
Era questo che volevi sentirti dire, no ?》

L'altro era rimasto di stucco, con le labbra schiuse e gli occhi ancora sgranati dalla sorpresa mentre vide lei mettersi sdraiata sul divano con le caviglie conserte e le braccia strette sulla pancia.

《Sí,  ma non funziona così.》

《E come dovrebbe funzionare ?》
Sussurrò la bionda, alzando un sopracciglio.
《Sono una fallita,non riuscirò mai a trovare l'uomo della mia vita e probabilmente sarò destinata a stare sola.
Magari con un paio di gatti.》

《No.》

《No ?》

Il corvino rimase in silenzio.

《Ti amo.》
Lui, spezzò quel silenzio tutt'ad un tratto.

《Cosa ti piace di me ? Sono un disastro.

《Non lo so.》 Disse lui stringendosi nelle spalle.《mi sono innamorato della persona che ho conosciuto, della piccola sbadata che fa cadere sempre il latte sui fogli e quella che dimentica la teiera sul fuoco.》

《Sí,  certo. A nessuno piace una così.》

《Dio, ti sto dicendo che ti amo e pensi solo che tu non faccia per nessuno ??》

《Toji. Ti prego. È così.》

L'uomo ringhiò,  le porse le mani e lei lo guardò, prima le sue mani e poi lui.

《E so anche che tu provi lo stesso.
Ti ho visto mentre mi guardavi prima.》

Yuki Sospirò,  allungò le mani verso quelle dell'uomo e fece intrecciare le dita con le proprie, mentre venne tirata su; una scarica di adrenalina le attraversò tutto il corpo e il cuore iniziò a battere all'impazzata,  quando si ritrovò così vicina al corpo di lui.

《Toji...》
Ripeté lei, poggiando una mano sul suo petto e guardandolo negli occhi.
Di nuovo quella sensazione di poco prima, i loro sguardi che si incrociavano e quella vicinanza.
Dio.
Lui era così bello, ma a volte la faceva così innervosire.

《Sta zitta.》
Poggió le dita sul suo viso e lo avvicinò al proprio, facendo scontrare le labbra con le sue.
Ed era così bello per lei che non avrebbe mai voluto staccarsi da quel bacio, tanto che  si aggrappó alla sua maglia, chiuse gli occhi e affondó di più con le labbra alle sue.

Sì,  era quella la sensazione che stava cercando da così tanto tempo.
Era quello il suo principe azzurro.
Toji non era l'uomo perfetto, ma lo era per lei.

Fine.

Hate and Love (JJK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora