Capitolo 7

100 8 12
                                    

Le corna che solitamente adornavano il capo di Alastor si stavano riducendo di dimensione, e l'aspetto del demone stava gradualmente ritornando alla sua forma abituale.

"Molto bene, mio caro Husker! Come puoi vedere, sono riuscito in questa impresa tanto disperata! Ora, avvicinati e goditi con me questo spettacolo tanto agognato, al quale abbiamo desiderato assistere!" aveva detto Alastor, invitando il demone gatto a unirsi a lui.

A breve, Husk avrebbe scoperto la verità attraverso le parole mai pronunciate di Angel.

Non poteva negare la paura di scoprire quella verità, proprio perché la scelta del demone ragno di non parlarne doveva avere una qualche giustificazione.

Husk si era dunque seduto accanto ad Alastor, le sue orecchie tremavano come foglie secche in autunno.

La scintilla rossa che aveva trionfato in quel tanto agognato scontro, attraverso i cavi che collegavano la televisione, era riuscita a raggiungere la destinazione, illuminando quello schermo quadrato che Alastor tanto detestava.

Una potente luce rossa aveva illuminato per un breve istante lo schermo, e successivamente delle immagini sfocate avevano iniziato a susseguirsi.

"Non si vede niente!" aveva esclamato Husk, infastidito dalle complicazioni tecnologiche inaspettate.

"Abbi pazienza, Husker! La rete proibita deve abituarsi all'arrivo della mia scintilla. Vedrai che sarà questione di poco tempo," aveva risposto il demone radio, continuando a fissare lo schermo come se fosse l'oggetto più importante del momento.

Nell'attesa, Husk stava iniziando ad avere non pochi ripensamenti. Non avrebbe mai voluto intromettersi nella vita privata di qualcuno in questo modo così atroce e orrendo. Aveva sempre preferito il dialogo ai mezzi scorretti, ma in quel momento non riusciva proprio ad essere paziente e ad aspettare che fosse Angel a parlare. Non sopportava più di rivederlo tornare all'hotel in quello stato, e voleva sapere esattamente che cosa accadesse al noto pornoattore ogni volta che lasciava l'edificio di proprietà della principessa dell'inferno.

Poco dopo, proprio come previsione di Alastor, il segnale si era ristabilito e Husk era riuscito a distinguere chiaramente le immagini. Aveva riconosciuto lo studio delle 3 V e, in particolare, l'ambientazione di un vero e proprio set cinematografico che doveva trattarsi necessariamente del set di Valentino.

Il fiato di Husk si faceva sempre più corto... la verità era a pochi passi.

"Desideri una prospettiva migliore, mio caro amico? Posso accontentarti, se lo desideri," aveva detto Alastor, notando la preoccupazione del demone gatto per la mancata visibilità del famoso pornoattore.

Husk aveva annuito debolmente, cercando di comprendere effettivamente che cosa stesse accadendo all'interno di quello studio.

Notando le espressioni corrucciate dipinte sul muso del demone gatto, Alastor, oltre a cambiare prospettiva, aveva attivato il suono, consentendo sia ad Husk che a se stesso di ascoltare ciò che si sussurrava all'interno dello studio. In quel momento cruciale, erano entrati in gioco i poteri sovrannaturali del signore supremo, una conoscenza condivisa anche da Husk.

"E azione!"

Queste maledette parole, udite da entrambi gli ascoltatori, avevano fatto gelare il sangue nel barista a causa del tono di voce con cui erano state pronunciate: grave, minaccioso e quasi sprezzante. Husk aveva iniziato a sentirsi pervaso dal terrore, finché non aveva notato una folla di demoni radunati attorno a una figura ormai troppo familiare. Finalmente, sia Alastor che Husk avevano avuto l'opportunità di scrutare chiaramente Angel Dust, privo del suo solito sorriso scintillante.

La rete proibita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora