Prologo

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Sto sanguinando copiosamente... lo so, me ne rendo conto, ma spero che con questo buio nessuno riesca a vedere la scia di goccioline di sangue che sto spargendo ovunque.

Uscire dall'abitazione la credevo un'impresa impossibile ma ben presto si rivela molto più semplice del previsto.

Nessuna guardia a tenermi d'occhio, nessun codice di sicurezza impostato alla porta principale né a quelle di servizio, nessun allarme attivato.

Sembra quasi che stia filando tutto troppo liscio ma per qualche motivo voglio sperare che mio marito sia stato solo troppo imprudente e non abbia escogitato qualche piano malvagio per giocare con me come al gatto e al topo.

Quando esco nella notte scura l'aria fresca mi solletica il viso e il venticello gioca con i miei capelli facendoli svolazzare sulla schiena.

Mi prendo qualche attimo per chiudere gli occhi e allargare le braccia respirando a pieni polmoni.

Non che io non esca regolarmente o che non possa fare ciò che desidero ma assaporare questa piena libertà mi riempie di emozioni contrastanti che mi fanno male al cuore. Se da un lato posso essere felice di non essere più di proprietà di qualcun altro che non sia me stessa, dall'altro sono terribilmente incazzata di non essermi ribellata prima e di non aver riscattato in precedenza quello che è sempre stato mio.

Di mio in questa proprietà non c'è nemmeno il nome sul campanello.

Arrivata al cancello mi volto per un attimo a guardare la semplice villetta finemente posizionata al centro del manto erboso, circondata da aiuole ben curate e alzo la mano sinistra col dito medio ben teso.

"Fottiti Derek"




-- Il prossimo appuntamento è fissato per martedì 18.06.24 alle ore 16.30--
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