Mia ⭕️

31 2 0
                                    


Pov Samuele


"Cosa ti è passato per la testa di uscire con questo freddo?" la rimprovero ignorando la sua domanda.

"Ti ho fatto una domanda" la voce ora più delicata e leggermente rauca.

La risposta piccata che sto per rivolgerle si perde quando mi soffermo ad osservarla. Le guance arrossate dal freddo e la pelle che pare morbida come un petalo, le labbra leggermente schiuse dalle quali escono piccole nuvolette di vapore.

"E' meglio rientrare, la temperatura si sta abbassando di secondo in secondo" mi avvicino a lei sfilandomi il giubbotto con un gesto fluido e glielo poso sulle spalle. Nicola come a volerla incoraggiare annuisce e ci sorpassa puntando alla casa.

"Sam, non vorrei ci fossero inganni tra noi, ne ho passate troppe per chiudere ancora gli occhi e far finta di nulla. Tutte queste cose mi spaventano"

"Non penso tu sia pronta a niente di simile..."

"E' così terribile?"

"Ecco, non avrei usato quella parola per descrivere la situazione. Però non è nulla da prendere troppo alla leggera. Vorrei solo che ti mettessi in testa che non farei nulla che ti possa mettere in pericolo.... o almeno... E' difficile"

"Penso di poter capire molte più cose di quello che pensi io sia capace"
"Non lo metto in dubbio... Demetra, credimi. Te lo direi se fosse una cosa che devi sapere"

"Penso di DOVERLO sapere dato che sono inclusa, che lo voglia o meno. O devo aver capito male?"

"Devi fidarti di me" ripeto

La nevicata non accenna a diminuire, non penso si limiterà ad un delicata spruzzata da cartolina. Sembrerà di stare al villaggio di Babbo Natale tra poche ore.

"Sarà uno spettacolo incredibile..."

"Di che parli? Di quando farete saltare le teste di tutti quelli che vi stanno sul cazzo?"

"Da quando hai ricominciato a parlare in questa maniera?" scoppio a ridere e la prendo in giro sottovoce "Buzzurra"

"Giorno dopo giorno mi sento sempre un po' più libera, ed esprimermi come mi pare rafforza questa sensazione. Ho passato troppi anni in silenzio e sto facendo un grande sforzo per non dire tutte le parolacce in un colpo solo!"

"E' un ottimo segnale, la cura sta funzionando" sorrido e le solletico la guancia con l'indice contento che a quanto pare la sua rabbia nel sapermi al corrente delle sue condizioni sia in qualche modo sfumata.

"Quindi... di che spettacolo andavi cianciando?"

"Ma di quello che parlavi tu ovviamente, qualche spettacolo pirotecnico per liberarci di tutti gli stronzi che abbiamo attorno non sarebbe niente male eh?"

Demetra arretra di poco e si appoggia a me strofinandosi sul mio petto.

Le parole che mi escono risultano mielose pure alle mie orecchie "parlavo della nevicata sciocchina" poi abbasso la testa e le bacio i capelli.

"Possiamo entrare ora a bearci gli occhi dalla finestra?" le avvolgo la vita con un braccio e stringendola a me la sospingo verso l'entrata.

"Avete fatto abbastanza legna?" chiede curiosa guardando il tronco del quale ci siamo serviti come supporto sul quale posare i ciocchi da spaccare.

"Abbastanza da tenerti il culo al caldo" mi porto una mano alle labbra e inspiro forte tanto da attirare la sua attenzione "Ommiodio madamoiselle, mi sono preso troppe libertà forse? L'ho offesa con la mia linguaccia?"

La donna di nessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora