The Secret

Tom

Sento qualcuno che grida il mio nome , ripetutamente. Sono nascosta nello sgabuzzino da qualche ora ormai , ma l'ansia non passa e le lacrime continuano a cadere come piccole gocce di pioggia durante un temporale . Sento urlare il mio nome ancora più forte , ma non posso uscire da qui . Non posso. Questa mia abitudine di nascondermi , di scappare via , è sempre stata la cosa più brutta che potessi avere. Ma sono fatta così , e non posso farci nulla. La voce si affievolisce mano a mano che passano i secondi , ed io mi rilasso ed inizio a guardare lo sgabuzzino;è pieno di cose abbandonate da tempo , come ad esempio mobili in legno ,scope tradizionali e li vicino , nascosto in mezzo alle scatole, trovo anche uno scaffale pieno di cartelline che mi incuriosisce. Allora mi alzo e guardo da vicino . Sopra ogni cartella c'è un cognome o un nome , e appena arrivo alla T mi fermo . Dopo poche cartelle , trovo quella di Tom . Mi siedo per terra , contro al muro , e apro la cartella . È completamente vuota , come se lui non avesse mai vissuto o come se qualcuno avesse tolto tutti i file contenuti all'interno. La porta si apre violentemente ed io faccio un balzo .
"Alia ti ho trovato finalmente" dice Tom sorridendo . Poi vede che cos'ho in mano e si blocca di colpo . "Come l'hai trovata?"
"Era li " dico indicando lo scaffale "Ma è vuota, quindi stai tranquillo. Ne so quanto prima di te "
Tom chiude la porta , e viene a sedersi vicino a me . Vicino nel senso che ora condividiamo lo stesso muro e la stessa aria , ma nulla di più . Per fortuna , visto che i contatti umani non sono il mio forte .
"Vuoi proprio sapere perché è vuota?"chiede lui fissando un punto con lo sguardo perso nel vuoto. "Ho tolto io tutti i file che c'erano li , perché ogni volta che aprivo la mia cartella vedevo solo disperazione , dolore e morte . Ho deciso di ricominciare da qui , ma è difficile lasciarsi alle spalle una vita di sofferenza e perdite. I miei genitori erano alieni , ma io no . Mi hanno adottato all'età di 5 anni , e tre anni dopo sono stati uccisi da una fatale esplosione nel nostro condominio, mentre io ero a scuola . Pensavo che nulla potesse essere più orribile di finire in un orfanotrofio , ma invece mi sbagliavo . Perdere i genitori due volte è stata la cosa più orribile che mi sia mai successa . Subito dopo la morte dei miei genitori, sono stato portato in un altro orfanotrofio . E poi è arrivata la confederazione per portarmi via da li . Pensavano che fossi anche io un alieno , e quando ho detto loro che ero umano , mi hanno portato via comunque . Sapevo troppe cose sugli alieni e dovevo essere protetto . Ecco tutto ."
"Scappare dal dolore come stai cercando di fare tu , è impossibile ... bisogna imparare a conviverci" dico guardandolo in faccia .
"Anche tu scappi però . Scappi dalle tue paure , non riesci mai ad affrontarle . " dice lui
"Non è vero " rispondo in modo poco convincente
"E allora perché diavolo ti sei nascosta qui? Perché? " chiede lui esasperato
"Non lo so .."dico alzandomi " Perché scappare è più facile che affrontare le cose . Ma ora dobbiamo imparare a combattere ,io e te. E lo faremo assieme. Ci stai?"
"Certo , ma usciamo di qua ora . Ti stanno cercando tutti " dice lui alzandosi .
"Va bene ,andiamo " dico io uscendo.
"Tom hai trovato Alia?" chiede un uomo
" Era qui , ora la porto nella sua stanza " dice Tom prendendomi per il braccio e trascinandomi via . La mia camera è alla fine di un lungo corridoio , e appena entro visualizzo il letto . Sopra di esso trovo un pigiama e anche un ipod con le cuffie . Il mio amato ipod.
"Sapevo che ti avrebbe fatto piacere riaverlo "dice lui sorridendo " Be , allora buonanotte Alia "
"Notte " dico io .
La porta si chiude con un piccolo scatto ed io vado in bagno a mettermi il pigiama . L'ansia opprime il mio cervello , e anche il mio intestino ne risente , quindi il bagno mi è molto amico in questi difficili momenti . Mi lavo le mani ,la faccia e poi esco . Prendo l'ipod è mi stendo , lasciando che la musica mi trascini verso il tanto agoniato mondo dei sogni .