Emozioni

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La faccia di Tom si allontana velocemente dalla mia , mentre sorride . La mia invece , prende velocemente fuoco scatenando una sua risata .
"Non farlo più " dico poco convinta , mentre mi sdraio sul divano concentrandomi sulla sua rivestitura.
"Come vuoi , Alia " dice lui ridendo mentre torna in bagno .
Tante emozioni mi passano in corpo , ed io scivolo tra di loro cercando di trovare quella migliore . Sento Tom canticchiare dal bagno , mentre si veste . La mia mente viaggia , finchè non mi si chiudono di nuovo gli occhi .
"Mamma , mamma " dice una vocina a me sconosciuta .
"Chi sei ? " chiedo io
"Tu mi conosci . Sono Kibou , tua figlia " risponde la vocina
"Come mai non ti vedo ?" chiedo preoccupata .
"Non mi sono ancora formata del tutto . La mia intelligenza però si, e anche i miei poteri . Riesco a sentire i pensieri delle persone, non so se è normale . Sarò come gli altri bambini , mamma? " chiede lei agitata
" Sarai meglio degli altri bambini " dico io sorridendo .
"Grazie mamma , ora ti lascio andare . Ci rivediamo presto " dice Kibou , mentre sento una piccola traccia umida sulla guancia .
"Ci rivediamo , Kibou " dico io .
Mi sveglio , Tom è accanto a me . Di nuovo .
"Cosa vuoi ora?" chiedo
"Ti stavo osservando " dice lui tranquillo .
"Perchè ? " chiedo alzandomi dal divano .
"Uhm , la tua pancia è cresciuta abbastanza . " dice Tom
"Come cresciuta?" chiedo guardandomi il ventre . Prima , cioè solamente tre giorni fa , era piatto mentre ora è uguale a un palloncino . " È normale? "
"Non lo so " dice lui preoccupato "Tu sai qui , mentre io vado a comprare del cibo e dei vestiti"
"Penso sia una buona idea" dico io
"Tieniti l'anello paralizzante a portata di mano , non si sa mai. " dice Tom, mi da un bacio sulla guancia. "Torno presto"
Sono le 12:30.
Lo vedo mentre si copre con i vestiti pesanti trovati in casa ed esce . Appena se ne va chiudo a chiave la porta , e ci metto una sedia dietro per sicurezza , ma l'agitazione mi rimane appiccicata come una cozza allo scoglio . Aspetto sdraiata sul divano , pronta a sparare a chiunque entri dalla porta .
12:50 . Non è ancora tornato.
I secondi sembrano diventati secoli , e nulla sembra occupare il mio tempo .
13:07 . Sento bussare alla porta .
"Sono Tom " dice lui .
Apro la porta con l'anello in mano ,e Tom mi guarda e ridacchia , ma non dice nulla . Butta le buste per terra , ed io chiudo velocemente la porta e poi mi rimetto sul divano .
Sei stato via un sacco " dico
"Ho fatto il prima possibile " dice lui .
All'improvviso , una forte scossa nel ventre mi fa sussultare.
"Cosa succede?" chiede Tom preoccupato.
"Sento un dolore alla pancia "Cosa mi succede ? Le gravidanze non sono così di solito . "
"Questa non è una gravidanza normale , Alia " dice Tom " Dovrò chiamare James prima o poi "
"James?! " chiedo sbalordita .
"Non il James che pensi tu . Uno che lavorava nella confederazione , ma ha mollato appena saputo quello che avevano fatto " risponde lui "Sono preoccupato per te , c'è qualcosa che non va .."
" Me ne sono accorta , la mia pancia dopo tre giorni sembra un palloncino" rispondo spossata . " Ho fame "
"Preparo qualcosa per il pranzo " dice Tom . In poco tempo, un piatto di pasta mi appare davanti agli occhi . Lo mangio in meno di cinque minuti , e poi mi ributto sul divano .
"Alia , non mi piace il tuo colore " dice Tom appena mi guarda meglio .
"Dovrai farci l'abitudine , sono praticamente blu " dico io ironica
"Sei pallida , molto pallida . " dice Tom " Chiamo James " .
Tom cerca il telefono di casa , ed in breve tempo compone un numero . Dopo tre squilli risponde .
"Ehi James , sono Tom . Ho bisogno di te ." dice Tom agitato .
"Ho un problema con l'operazione . Potresti raggiungermi ..in Germania? " chiede Tom
"È molto urgente . Grazie James , ti sono debitore " dice Tom . Vedo che butta giú il telefono e torna da me .
"Stai diventando verde dalla paura ?" chiedo ironica . Mi appoggia una mano sulla fronte.
"Oddio , Alia . Sei bollente " dice lui agitandosi ancora di più .
"Sei tu che sei schizzato , come ti viene in mente di baciarmi? " chiedo io .
Tom mi guarda , e poi mi porta del ghiaccio . Lo posa sulla mia fronte .
"Alia , sognavo da tanto tempo di baciarti " risponde lui sorridendo . "Merda , quanto ci mette James ? Era nei paraggi poco fa "
"Io non pensavo di fare questo effetto " dico ridendo .
"Tutti volevano baciarti a scuola ,eri solo troppo asociale per accorgertene ." risponde Tom . Una scossa più forte del normale alla mia pancia , mi fa tremare dal dolore e stringo la mano di Tom .
"Ho paura , tanta paura " dico quasi piangendo dal dolore .
"Shh , ora arriva James " dice Tom accarezzandomi la testa .
E mi bacia di nuovo , mentre sento bussare alla porta . Tom si stacca subito , e apre la porta .
James , il suo amico , è un ragazzo di 25 anni al massimo . Capelli mori , occhi azzurri e molto alto .
"Cosa succede ?" chiede James mentre posa una valigia grigia per terra.
"È lei " dice Tom indicandomi " È incinta , ma qualcosa non va . La pancia si è gonfiata moltissimo e ha la febbre ."
James mi tocca la fronte , mi controlla la pressione , gli occhi e tutto quello che può essere controllato .
"Il suo corpo non regge la gravidanza , devo intubarla e darle delle flebo . Subito ." dice James prendedo la sua valigia . Mi buca il braccio , inserendo un ago abbastanza grande . E poi mi mette una mascherina , attaccandomi al respiratore .
"Devo mandarla in coma farmacologico " continua James . Inizio a perdere il controllo di me, scivolando via dal mondo reale .
"Tom..." dico prima di finire nel buio totale , dove realtà e sogno si uniscono , dove nulla ha colore . Qualcosa supera il buio che si è creato intorno a me . Parole.
"Alia...ti amo...resisti "

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