🦄Capitolo 21🦄

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Porn and love

Pov Ladyblood

A quanto pare non ero l'unica puttana che Carlo possedeva e in questo momento mi trovavo ad una riunione. Si, avete capito bene, una volta al mese, mi spiegarono, si teneva una riunione tra tutte le troiette di Carlo, per discutere su come lui si comportava, se ci fossero problemi. Un problema c'era ed era pure grosso ma a quanto pare solo io lo notavo: quelle ragazze erano tutte minorenni. Avevo bisogno di più informazioni.
"Voi siete qui da tanto?"
"Siamo tutte arrivate qui nel 2025"
2025? Ciò significa che alcune di loro avevano dodici anni quando furono portate qui! Una parte di me desiderava uccidere quell'uomo e scappare ma così ne Alice, ne Millie e nemmeno quelle ragazze avrebbero avuto la propria giustizia. Dovevo essere forte per loro.

Pov Carlo

Quando tornai da lavoro, quella sera, come sempre mi vennero in contro le mie ragazze ma quella volta io ne volevo una sola in particolare.
Ladyblood era sul mio letto con già addosso il vestito nero sexy che le avevo comprato.        "Ben tornato, signore"
Mi aiutò a sbottonare la camicia.
"Buona sera, Lady"
"E' stanco?"
"Stanchissimo, menomale che ci sei tu" le diedi una pacca sul culo.                                                             

Pov Eric

Mi trovavo in camera mia a guardare un film porno pensando alla mia Ladyblood.              Mentre mi stavo masturbando, lei di colpo aprì la porta. Mi affrettai a ricompormi.                    "Lady! Tu non dovresti essere a casa di Carlo?"
"Dorme come un ghiro. Abbiamo scopato e ora ho bisogno di togliere le orme delle sue mani e della sua bocca su di me, quindi toccami ovunque"                          La sua bocca si schiantò sulla mia in un bacio focoso. Le mie mani vagavano sul suo corpo. La spinsi sul letto, pronto a baciare tutto di lei, invece ribaltò la situazione mettendosi sopra di me. 
"Il sesso è la mia arte preferita e se pensi di poter stare sopra di me, beh, hai già capito male tutte le regole del gioco. Nessuno può stare sopra Ladyblood"                     Dalla sua borsa tirò fuori delle manette, mostrandomele come se fossero un trofeo.      "Dove le hai prese?" Ridacchiai.
"A casa di Carlo"
"Ci manca solo che mi frusti" forse dovevo stare zitto, dato che mi arrivò una frustata sul cazzo "E questa dove l'hai presa?"
"Sempre a casa di Carlo. Ma adesso stai zitto, non costringermi a tapparti la bocca"        "Scusi, Padrona"
"Good boy"
Si mise a cavalcioni su di me. La sua lingua che scendeva dalla mia gola fino agli addominali, per poi arrivare a leccare tutta la lunghezza del mio cazzo. Era tutto così perfetto, lei era perfetta. Salì di nuovo su di me, per penetrarsi, mi liberò le mani così che potessi poggiarle sui suoi fianchi.

"Vorrei essere per sempre la tua ragazza, Eric"
"E dov'è il problema?" "Sono morta. Quando tu avrai quarant'anni io sarò ancora giovane"
"Continuo a non capire dove sia il problema, ti basta uccidermi"            Quel suo sorrisetto malizioso mi faceva paura e mi eccitava al tempo stesso.

Qualcosa di proibito 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora