🦄Capitolo 22🦄

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Fame di sesso

Pov Eric

Quella era la prima volta che entravo nel paese delle malattie mentali, non, però, perché ne avessi una, stavo solo cercando Alice.
Mi imbattei nella sua tomba, piena di fiorellini lilla. C'era un fogliettino, curioso lo lessi.

"Cara bulimia, è triste pensare che a vincere sei stata tu. Adesso prenditi la tua vittoria e vattene, per favore, lascia vivere chi ha ancora questa possibilità. Ti prego, smettila di uccidere"

A volte dimenticavo che Alice era solo un fantasma. Ma come si fa? Sapete che vostra figlia sta vivendo un momento di disagio col cibo e voi invece di supportarla fate battutine sul suo fisico. Come si fa a sottovalutare una malattia così tanto pericolosa?

Ero così distratto che andai a sbattere contro un...unicorno? Prese a correre non so dove e non so perchè sentii il bisogno di seguirlo. Si fermò dinanzi ad un albero, sul quale ramo era seduta Alice intenta ad intrecciare dei fiori bianchi. Si voltò a guardarmi, mi sorrise. Mi diede un attimo le spalle per potersi sedere con le gambe a penzoloni e poi lasciare il resto del corpo a penzolare mentre con le gambe si teneva al ramo.
"Hai conosciuto la forma reale di Desy?" Non capii di cosa stesse parlando, fin quando quell'unicorno non si lanciò tra le sue braccia trasformandosi nel suo pupazzo, Desy.
"Si, è stata lei a condurmi da te. Ti stavo cercando"
"Lo so, ho mandato io la mia dolcissima Desy a portarti da me. Ti piacciono?" scese dall'albero e si voltò, solo in quel momento notai che indossava delle ali "Le ho realizzate io con le piume che mi ha gentilmente regalato la signora Cigno. Tranquillo, le ricrescono subito"           Volevo dirle che si, mi piacevano ma lei riprese a parlare "Tu hai mai desiderato volare? Nel 2022 iniziai a desiderare di volare via. E ci sono riuscita, sai. Questo desiderio era diventato così forte che mi portò negli abissi più profondi. Più andavo in fondo e più mi imbrattavo di sangue. E fu solo quando il mio corpo ne fu completamente privo che iniziai a volare"                              Non sapevo cosa rispondere, allora non lo feci. Forse neanche la voleva una risposta, era troppo occupata a fingere di volare.
Più la guardavo e più pensavo che no, non può essere morta una ragazzina così piccola, allegra e spensierata. "Com'è possibile, Alice? Come può una come te essere una figlia della Morte?"      "Non lo so ma ormai cosa cambia saperlo? Comunque non penso tu sia qui per dirmi questo"         
Vero, me ne stavo dimenticando.
"Si, giusto. Che dici di organizzarci per distrarre Carlo?" "Domani. Io mi preparo per non farmi riconoscere e poi io e te andiamo a fare questa falsa denuncia fingendoci padre e figlia. Ora vado, mi è di nuovo scappata Desy"                                Non potei fare a meno di ridere.
"Cosa ridi? Guarda che non è semplice occuparsi di un unicorno"                        "No, no, certo" trovavo quella situazione assai buffa.

Pov Ladyblood

Eccomi nel mondo Incantato, avevo bendato Eric per portarlo in un posto a me tanto speciale.      "Wow!" esclamò quando gli tolsi la benda "E' tutto così eccitante qui"                  "Per forza, questa è la foresta Rossa, sai, nel mondo Incantato ogni foresta rappresenta qualcosa, la Rossa rappresenta l'erotismo e il porno" gli leccai le labbra, lui se ne approfittò per baciarmi "Ho in mente un'eccitantissima morte per te, Eric"      "Divorami, regina del macabro, mostrami che ti appartengo"
Con un soffio incendiai tutto in torno a noi, il fuoco ardeva mentre Eric non perse tempo a penetrarmi. Il suo corpo stava diventando bollente, potevo già vedere delle ustioni. Le sue labbra erano ancora attaccate alle mie, il suo cazzo pulsava dentro di me mentre le sue mani vagavano sul mio corpo. Finimmo stesi sul prato, io sotto di lui mentre riempiva il mio collo di baci. Scese sul mio seno a succhiare un capezzolo, con la mano si occupava dell'altro. La sua lingua percorse la mia pancia, io gli spinsi la testa in mezzo alle mie gambe, così che la sua lingua potesse esplorare il mio posto proibito. Ad un certo punto si bloccò, mi misi seduta e due calde mani, da dietro, si impossessarono delle mie tette. Con piacere vidi che si trattava del fantasma di Eric. Le sue mani sporcarono le mie tette di sangue, poi la pancia. Era tutto così sensualmente macabro.
"Non potevi darmi morte migliore, dolcezza"
"Stai zitto e riattacca quelle labbra in mezzo alle mie gambe"               La sua lingua fu di nuovo lì a darmi piacere. Le sue labbra ripercorsero la pancia, il seno, il collo, il mento e infine le labbra. Ribaltai la posizione, adesso ero io sopra di lui. Accarezzai i suoi pettorali, per poi scendere con la mano sul suo cazzo duro, lo posizionali alla mia apertura e in un secondo fu di nuovo dentro di me.

Pov Eric

Mi sedetti non riuscendo più a trattenermi dal baciarla. Posai le mani, ancora sporche del mio sangue, sui suoi fianchi.
"Ammetti che sei mia, dolcezza"
"Sono tua"
"Non ho sentito bene"
Era in estasi, mi cavalcava selvaggiamente.
"Sono tua, cazzo, tienimi stretta"
Raggiungemmo l'orgasmo nello stesso momento. Mi ristesi tirando Lady su di me, così che la sua testa arrivò sul mio petto.                                        

Qualcosa di proibito 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora