Abbiamo concordato un'intervista radiofonica esclusiva, solo una nella quale sarò molto chiaro, fornirò le prove che Sara ha mentito e poi non vorrò mai più parlare di questa storia, ma solo della mia musica.
Non ho mai voluto essere un prodotto del gossip, non comincerò ora a causa di una pazza squilibrata.Ho chiesto a Morena da qualche giorno di trasferirsi a casa mia, che per me è già casa nostra ormai.
Così anche questa mattina mi sveglio con lei accanto.Mi stiracchio e a fatica apro gli occhi, la vedo già sveglia, in ginocchio sul letto con la sua sottana in raso che lascia intravedere i suoi capezzoli, i capelli raccolti morbidi.
"Buongiorno." Mi sorride e la vedo masticare. "Di la c'è la colazione, ho già rubato qualche fragola, qualcuno qui ne aveva voglia." Si tocca la pancia.
Ma che so morto e finito in paradiso? Questa è veramente a vita mia?
"Hai fatto bene, amore mio." Le dico baciandole la fronte.
"Sei nervoso?" Mi chiede notando il mio viso.
Annuisco. "Vieni con me in radio?"
"Certo che ci vengo." Mi tiene la testa poggiata sul suo petto, mi sento protetto. "Guarda che hai le prove, hai detto la verità, non devi temere nulla." Mi sprona ad essere positivo.
"C'hai ragione, è che me da proprio fastidio farla 'sta cosa." Sbuffo.
"Amore, metti un punto e vai avanti. Da oggi in poi si parlerà solo del grande artista che sei." Si siede a cavalcioni su di me. "E se vorrai non si parlerà nemmeno di me e dei bambini, è la tua carriera questa."
Le sposto un boccolo di capelli dal viso, respiro il suo alito al sapor di fragola, la accarezzo.
"No, di te e dei bambini si dovrà sapere, siete la parte più bella della mia vita." Le dico e prendo a baciarle le labbra, scendo fin sopra il seno, sento la mia voglia premere forte tra le sue gambe.
"Ma che state a fa sempre questo, oh?" Edoardo piomba nella stanza.
"Scusi signor Lauro, io detto a amico suo che stavate dormendo." Perla appare alle sue spalle e cerca di discolparsi.
"Ma quale dormendo? 'Sti due stanno a fa altro." Edoardo le pizzica una guancia. "Ma che te stai a piglià il viagra?" Dice poi rivolto a me.
"Che c'è fai qua?" Mi alzo sconsolato dal letto.
"L'intervista." Risponde facendo spallucce.
"È fra du ore, Edoà." Lo rimprovero.
"Eh so nervoso. Ma perché, ho interrotto qualcosa?" Mi da una pacca sulla spalla. "C'avete tutta 'a vita pe scopà, famo na bella colazione tutti assieme." Continua e ci segue nel salone.
"Ma un fratello più cagacazzi de te lo potevo avere?" Morena alza gli occhi al cielo, prende poi il biberon e imbocca Daniele.
"Zitta te, che mica me pensavo de avè la sorella pornostar io." Edoardo la punzecchia, così Morena gli tira un tovagliolo appallottolato.
"Pe chi te scaldi poi così? Pe Lauro, me l'avessero detto non c'avrei mai creduto." Continua lui, ride e inzuppa il cornetto nel caffellatte.
"Però 'o sapete? So proprio felice de vedervi così." Confessa e quasi nasconde un sorriso dietro la tazza.Ci ritroviamo poco dopo in radio, mi posiziono, rilascio la mia intervista.
Ho iniziato in uno stato nervoso assurdo che mi è passato a poco a poco.
Ho detto solo la verità e ora che mi sono liberato di questo fardello sono pronto a mettere fine a questa storia e a cominciare un capitolo che credo sarà il più bello mai scritto fino ad ora.Esco soddisfatto, sembro uno scolaro al termine dell'esame di maturità.
Mi sento leggero, denudato.Fuori mi accolgono Edoardo e Morena, lei tiene nostro figlio in braccio.
"È finita, fratè." Edoardo mi abbraccia appena li raggiungo.
"Mo, me chiamassero solo se se parla de musica." Dico e lascio andare un sospiro di liberazione.
"Guarda guarda." Una voce familiare cattura la nostra attenzione, ci voltiamo ed Emma ci sta di fronte. "Ma che bella famigliola felice." Dice sprezzante.
"Brava Morè, te sì che sei furba, te sei fatta ingravidà proprio quando hai capito che Lauro stava per diventare qualcuno, te sei assicurata, insomma." Dice a Morena, ha un sorriso malizioso e schifoso stampato sulla faccia.
Morena allarga le narici, respira profondamente e storce il labbro.
"Mica poco furba, pe sicurezza me so fatta ingravidà una seconda volta, così niente niente me paga pe due." Morena le risponde a tono, io ed Edoardo ce la ridiamo.
"Mica so scema come Sara, lei la gravidanza l'ha dovuta fingere." Morena rincara la dose, probabilmente stiamo pensando tutti alla stessa cosa.
"Vabeh, auguri e figli maschi." Emma dice agitando una mano per saluto, la muove nevroticamente facendo rumore con i tanti bracciali che indossa.
"Emma." Morena richiama la sua attenzione. "Prova a cambià 'sto rossetto arancio cocozza, magari qualcuno te se scopa." Conclude, così la vediamo sparire con gli occhi spalancati e stizziti.
"E scusate, nun cia facevo più. Glie sarebbe piaciuto essere ingravidata da te, alla signorina." Morena continua a parlare, noi continuiamo a ridere di fronte alla sua compostezza scomparsa. La affianco e le bacio la fronte.
"Scusa amo, so gli ormoni." Mi dice placando il tono.
Mi avvicino malizioso e punto i miei occhi nei suoi.
"Ma lo sai che 'sti ormoni me piacciono proprio tanto?" Le dico e ridiamo entrambi, il suo sorriso affonda nel mio, allo stesso modo affondo le mie labbra sulle sue.
"Oh, nun è che mo ve viene qualche strana voglia pure qua? Annamo va, pare de sta in 3 metri sopra al cielo." Edoardo ci rimprovera ridendo.
"Ma pensate pure voi che centri qualcosa Emma con la storia di Sara?" Chiedo mentre ci incamminiamo verso l'auto.
"Nun ce stanno 'e prove ma a me puzza." Edoardo asserisce, Morena annuisce.
Qualcosa mi dice che non ci siamo sbagliati.
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𝑆𝑇𝑈𝑃𝐼𝐷𝐼 𝑅𝐴𝐺𝐴𝑍𝑍𝐼
Fiksi Penggemar"𝑁𝑜𝑛 𝑐'𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑖 𝘩𝑎 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜' 𝑚𝑎𝑙𝑒." Sono Lauro, faccio a pugni con l'amore. Mi soffoca, mi sta stretto, mi spaventa e mi avvelena. Canto, scrivo, amo quel che faccio ma non voglio am...