☼ Capitolo 20 ☼ 🔞

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Hosok era uscito finalmente dal bagno, i capelli erano ancora umidi ma indossava interamente il pigiama blu, con perfino i bottoni del colletto abbottonati, segno di quanto fosse timido e pudico. Yoon lo guardò, lo trovava davvero carino e non poté fare a meno di notare le sue guance molto rosse. Evidentemente, come lui, anche Hosok era un po’ nervoso.

“Hai ancora i capelli bagnati, siediti qui, ti aiuto.” Yoon decise di rompere il ghiaccio in quel modo, e quando l'altro si sedette sul bordo del letto, lui andò a sedersi dietro di lui, divaricando le gambe per poterlo avvolgere in modo più caloroso. Prese l'asciugamano appeso nella spalla di Hosok e iniziò a tamponargli i capelli con calma e dolcezza.

“Sai che non sono un bambino e posso farlo da solo, vero?” Chiese Hosok con una piccola risatina, spezzando così quello strano silenzio.

Yoon sorrise leggermente, continuando a coccolarlo in quel modo. “Oh, lo so. Ma lascia che il tuo ragazzo si occupi di te, stasera.”

Il tono di voce era leggermente carico di malizia, e Hosok sentì un piccolo ma intenso brivido percorrere la sua schiena. Proprio quando stava per dire qualcosa, Yoon lo abbracciò poggiando il mento contro la sua spalla. Lo sentì inspirare forte, come se volesse respirare profondamente l'odore del suo corpo.

“Mi piaci proprio tanto, Hosok.” soffiò contro il lobo del suo orecchio, che si arrossò in risposta.

“Mi piaci tanto anche tu.” A dire il vero, Hosok da qualche giorno aveva la sensazione che fosse già qualcosa di più del semplice concetto ‘mi piaci’, ma non aveva il coraggio di dirlo. Voleva girarsi per dargli un bacio, quando improvvisamente si rese conto di una cosa molto imbarazzante e il suo intero corpo si bloccò.

Sentì qualcosa di duro premere leggermente contro il proprio sedere, e dato che entrambi indossavano un pigiama sottile, capire quello che lo stava toccando in quel momento non era certo difficile.

Un'ondata di calore lo avvolse in maniera quasi violenta, deglutì più volte e sospirò forte in cerca di ossigeno.

Anche Yoon se n'era accorto, le reazioni del suo corpo non poteva certo controllarle o nasconderle. Forse era la giusta occasione per parlare.

Ma chiedere direttamente certe cose per lui era altrettanto imbarazzante, non era meno timido di Hosok, dunque parlare era qualcosa che decise di scartare. Poggiò gentilmente il palmo della mano sulla guancia di Hosok, facendogli girare il viso verso di lui.

Hosok andò incontro a quel gesto gentile, ritrovandosi a guardare l'altro negli occhi.

I due iniziarono a baciarsi, prima solo dolci sfioramenti, poi le labbra si chiusero una contro l'altra, lasciando che le due lingue si toccassero dolcemente.

Il respiro di entrambi iniziò ad accorciarsi, i due cuori iniziarono a battere veloci allo stesso ritmo impazzito dovuto alla passione bruciante che li avvolse velocemente.

Hosok, spinto da una qualche forza sconosciuta, si girò del tutto sedendosi a cavalcioni sul corpo di Yoon, poggiando le mani sulla pelle nuda delle spalle, affondando leggermente le dita quanto bastava per farla arrossare.

Yoon, leggermente sorpreso da quel contatto improvviso, sussultò. Ma poi anche le sue mani non rimasero ferme, iniziò ad accarezzare i fianchi morbidi nascosti dal tessuto del pigiama.

I movimenti di entrambi erano un po’ impacciati, ma comunque pieni di aspettativa e desiderio.

Yoon tirò leggermente indietro la testa, separando le loro labbra, quando la mano di Hosok era scesa sull'addome fino ad avvicinarsi pericolosamente al suo fratellino.

“Hosok?”

“Sì?”

“Sai cosa stai facendo?”

Grim Reaper [SOPE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora