☼ Capitolo 21 ☼

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[21 settembre 1994 ~ - 30 giorni]

Fortunatamente la loro fuga era passata inosservata, e le settimane e i mesi scorrevano velocemente. Forse troppo velocemente.

Erano stati sei mesi meravigliosi, nonostante potessero vedersi con difficoltà fuori dalla scuola. Per loro non aveva importanza il poco tempo che potevano passare insieme. Erano felici, consapevoli del loro amore e pronti a difenderlo e a nasconderlo per proteggerlo dal resto del mondo. Tuttavia non poteva durare per sempre…

Quel giorno era il compleanno di Yoon, e i suoi genitori, come al solito, avevano organizzato un vero e proprio party affittando una delle sale di ricevimento più in voga e costose del momento. Oltre ad invitare i loro amici, c'era stato un evento assai curioso: avevano invitato tutti i compagni di classe di Yoon e anche Haru e la sua famiglia.

Hosok gli aveva preparato come regalo due biglietti per andare in un Luna Park, oltre a una lettera, ma aveva ritenuto opportuno rimandare la consegna dei suoi doni per non dare nell'occhio. C'era del cibo costoso e pregiato, i camerieri giravano in continuazione per distribuire bicchieri di champagne agli ospiti. C'erano numerosi tavoli apparecchiati con eleganza, e Hosok poteva guardare Yoon solo da lontano, dato che il suo tavolo era uno di quelli in fondo alla sala.

Ad un certo punto, il padre di Yoon fece tintinnare il bicchiere con una posata per attirare l'attenzione degli invitati, che si avvicinarono al suo tavolo.

“Siete riuniti qui oggi per festeggiare il compleanno del mio unico figlio, Yoon.”

Dopo quelle parole, si sentì un applauso.

“Voglio approfittare di questa felice occasione per comunicare un'importante decisione.”

Hosok sentì un'inspiegabile agitazione, un brivido lungo la schiena gli fece provare paura, un senso di vuoto e di vertigine lo assalì improvvisamente.

“Abbiamo deciso di mandare Yoon negli Stati Uniti a completare i suoi studi, tra un mese a partire da oggi. Al suo ritorno, tra un paio d’anni, siamo lieti di annunciare che si sposerà con la signorina Haru, di comune accordo con la sua famiglia e…”

Era difficile dire chi fosse il più pallido, se Yoon, Haru oppure Hosok.

Yoon in particolare sentì le proprie mani tremare, mentre la rabbia lo assaliva. Una rabbia che di solito era impotente, ma in quel momento c'era qualcosa di diverso.

“No.” Una parola formata da sole due lettere, eppure di una inimmaginabile potenza. Tanto che suo padre, colto di sorpresa, guardò Yoon che si era bruscamente alzato in piedi.

“Che cosa stai facendo? Siediti subito!” Sua madre lo afferrò rapidamente per un braccio, ma Yoon non solo si ribellò a lei, ma addirittura la spinse via in modo brusco.

“Non andrò negli Stati Uniti! Non ho intenzione di prendere in mano l'azienda di papà, e soprattutto non ho alcuna intenzione di sposare Haru o chiunque voi vogliate! È la mia vita! Non la vostra! E la mia risposta è no!”

Gli invitati erano semplicemente increduli, così come i suoi genitori. Mai, neanche una volta, Yoon si era permesso di ribellarsi a una loro decisione così apertamente. E, soprattutto, lo aveva fatto in pubblico, davanti a tutti. Era un affronto così grande da non poter essere sopportato. 

Suo padre agì così velocemente che la situazione precipitò in pochissimo tempo. Diede uno schiaffo così forte al proprio figlio da farlo barcollare di diversi passi indietro.

“NON OSARE TOCCARLO!”

Gli ospiti erano ancora più increduli, perché a parlare non era stata certo la madre, come sarebbe stato naturale. No. Aveva parlato un ospite insignificante, un compagno di classe, vestito con abiti molto modesti, che si era improvvisamente fatto avanti.

Grim Reaper [SOPE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora