Silvia's POV
La mia migliore amica Mina sta saltellando su e giù per la mia stanza tutta contenta. L'occhio mi cade sulla nostra foto appesa al muro: ci siamo io e lei con le giacche a vento, faceva freddo, è solo di un anno fa e stavamo passeggiando per New York city a fare shopping sotto Natale. In un certo senso amo New York perchè è così piena di gente che puoi perderti e dimenticarti chi sei, ma anche per lo stesso motivo adoro abitare fuori. Adoro quella foto perchè ritrae noi, le vere noi stesse, in tutta la nostra...goffaggine con tanto di facce buffe. Io mi dondolo sul letto ridacchiando come la scolaretta che poi sono.
<<Quindi Adam Rivera ti ha parlato?!>>
<<Mina, passi che i miei ti adorano, ma ci sentono ancora bene e non possono sentire questo>>
<<Sì sì la loro bambina e bla bla. Scommetto che tua mamma sa anche lei della tua immensa cotta per il ragazzo più ambito di tutta la scuola e del vicinato>>
Arrossisco.
<<Oddio stai gongolando, non ci credo, sei incredibile!>>
La mamma di Adam conosce la mia grazie a eventi di beneficienza in cui si sono trovate e ricordo che vanno molto d'accordo.
<<Ok e che mi dici della parentela con Vicky, te l'aspettavi?>>
<<Puah Mina, no! Adam è così dolce e perfetto, Vicky ha qualcosa che mi mette i brividi>>
<<Concordo, è così, indubbiamente>>-annuisce con il suo caschetto di capelli biondi morbidissimi. Intanto beve dal suo bicchiere di Bubble Tea alla fragola con fare meditabondo e mi scruta.
<<Che c'è? Sì lo ammetto, sono gasata per Adam>>
<<Studierete insieme>>-osserva.
<<In biblioteca, mica a casa sua>>-puntualizzo. Mi tira un cuscino e ride:-<<Ahahah Silvy, mica vorrai passare già allo step due>>
<<Sciocca>>-la rimbrotto tirandole un altro cuscino.
<<Insomma, pensi che sia davvero interessato a me? E' il re del football, ha tutte ai suoi piedi, è anche intelligente>>
<<Frena: certo che è attratto da te. Anche tu sei bella e tutte queste cose. La domanda è se il suo amico Brian mi noterà mai>>
<<Lo farà: sei dolcissima>>
<<Ow che tesoro, ma grazie. Dunque, hai pensato alla sua proposta? Il Manicomio>>
<<sì ma no. Cioè mica posso invitare gente che nemmeno sa di me e dire "Ciao gente, sono Silvia Conway e quest'anno compio sedici anni. Do la festa al Manicomio più inquietante della città". Suonerebbe terrificante e io strana>>
<<Prima di tutto quella che tu chiami gente sono compagni di liceo e ben sanno della tua esistenza. Sei lodata da tutti i prof. Secondo: sarà ad Halloween!>>
<<Quindi tutti avranno già di meglio da fare, fine questione>>
<<No! E' l'occasione del secolo! Tutti vorrebbero mettere piede lì l'ultimo del mese>>
<<Ok, mettiamo che io dica di sì: manca meno di un mese, non troverò mai posto. E i miei non hanno così tanta liquidità. Adam non mi ha parlato del costo, mettiamo che sua mamma sia cortese e ci proponga anche un'offerta. Sarebbe infattibile. Per non parlare che sono fifona. E per niente festaiola. E non mi sembra il caso...>>

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Amico immaginario
HorreurAttenzione: storia horror, consigliabile a un pubblico +14. Silvia è costretta a trasferirsi in America con i genitori a 14 anni, in seguito al fallimento dell'azienda agricola di famiglia. Silvia odia essere un peso per qualcuno, così non protesta...