Capitolo 15

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Per la prima volta, la gelosia di James mi infastidisce un po'.

«Allora?» mi incita

«Beh, in realtà non ho ben capito. Ha detto qualcosa tipo "sta attenta a tuo fratello, è pazzo"» dico la prima e unica cosa che mi viene in mente.

«È sempre il solito cazzone!» dice scoppiando a ridere.

Inaspettatamente se la beve, probabilmente perché il suo amico lo prende spesso per pazzo o, forse, perché si fida ciecamente di lui.

«Ti accompagno a casa e poi torno qui in palestra, abbiamo organizzato una festa a sorpresa per Cameron» mi comunica.

«Sì, mi hanno informato prima e mi hanno anche invitato a rimanere, ma sinceramente non mi va» dico

«Asociale» mi prende in giro James, dandomi un buffetto sulla guancia.

Rispondo facendo spallucce e scendo dalla macchina, visto che nel frattempo siamo già arrivati davanti casa.

Sono seduta a tavola con i miei, ma non faccio altro che pensare a quanto stessi tremendamente bene poco fa. Seduta in una scomodissima sedia di una minuscola sala d'attesa, ma con lui.

«Joy, allora? La vuoi o no un po' di insalata?» dice esausta mia madre sventolando la mano davanti la mia faccia.

Sbatto un paio di volte le palpebre, mi ero incantata a fissare il vuoto.

«Ehm...no mamma, grazie!»

«Joy ma che ti prende? Sei parecchio strana ultimamente, spesso il tuo sguardo è assente e non mi sembri del tutto serena. Che succede tesoro?»

«Mano mamma, cosa dici? Non ho nulla.»

«Joy sai che con noi puoi parlare di tutto vero? Magari qualcosa non va a scuola? Forza tesoro, sfogati. Ti farà bene.» interviene mio padre.

Mio padre è un tipo piuttosto chiuso, difficilmente si espone quando si parla di sentimenti. Perciò decido di intervenire e tranquillizzarli.

«Mamma, papà» dico guardando prima una e poi l'altro «sapete bene che non sono fatta per questo tipo di discorsi» inizio a dire con la massima serenità «ma sto bene, ve lo assicuro. Credo di stare per attraversare il classico periodo dell'adolescenza meravigliosamente, tra alti e bassi, ma sto bene, è la verità! E a scuola va tutto a meraviglia.» dico infine, per tranquillizzarli ulteriormente.

È giusto farlo, non fanno altro che preoccuparsi per me. Finiamo la cena con molta meno tensione, chiacchierando del più e del meno. Guardiamo per un po' la tv insieme e dopo un paio d'ore andiamo tutti a letto.

L'indomani mi sveglio di buon umore. Controllo il cellulare e trovo già un messaggio da parte di Cameron:

Messaggio da Cameron Baker:

*E così ti piace andare alle feste degli altri e non alla mia? Complimenti bambina.*

Dopo ieri sera riesco a leggere quel messaggio immaginando il suo tono di voce e sono così felice che sono pronta ad affrontare quest'altra giornata per come verrà.

Va così per i giorni seguenti, le giornate tornano alla mia quasi normalità, con la stabilità mentale che mi serve. È tornata anche la mia routine casa-scuola-palestra, l'unica differenza è la presenza di Cameron nella mia vita che ogni tanto migliora le mie giornate senza rendersene conto. Non ci sentiamo assiduamente come prima, ma di tanto in tanto mi scrive e io sono felice di parlare con lui. Spesso si diverte a prendermi in giro e passiamo i pomeriggi a stuzzicarci, ma in fondo fa piacere anche a me. Sono rassegnata all'idea che non mi vedrà mai con occhi diversi, ma al momento mi basta questo equilibrio che abbiamo raggiunto.

Le cose con Catherine sono andate bene per quasi un mese dopo il suo compleanno e oggi è di nuovo tornato il Cameron tenebroso pronto a spaccare tutto. L'ho capito dal primo messaggio che mi ha scritto che qualcosa non andava e non capisco perché ogni volta che sta male, sto male anche io. Sembra ridicolo, ma è la verità. Il mio umore crolla inevitabilmente.

Sto aspettando il suo messaggio di risposta per capire cosa sia successo stavolta quando il cellulare inizia a vibrare. Mi sta chiamando. Per fortuna James non è ancora rientrato, così posso rispondere.

«Pronto?»

È la prima volta che parliamo al telefono.

«Joy»

È distrutto, lo sento dalla voce. Sentirlo però è stupendo, persino il mio nome mi piace di più quando è lui a pronunciarlo.

«Puoi parlare?» mi chiede

«Ehi, sì tranquillo. È tutto ok?»

«No, per niente.»

«Cam, lo dici tutte le volte» dico con tono rassegnato.

«Stavolta è diverso, devi credermi!»

«Perché dovrei? Anche questo lo dici tutte le volte.»

«Non posso spiegartelo adesso. È... complicato. Davvero Joy.»

«Cam mi dispiace davvero, non mi piace sentirti così.»

«Lo so, è per questo che volevo parlare solo con te. Ho bisogno divederti, devo parlarti. Devo dirti cosa è successo e non posso raccontarlo a nessun altro.»

«Cam è quasi notte! E James tornerà a casa da un momento all'altro, non possiamo. Ti prometto che troverò il modo uno di questi giorni, nel frattempo che mi organizzo possiamo sentirci tutte le volte che ne avrai bisogno.»

Parliamo per un altro po' e poi ci salutiamo.

«Grazie Joy, scusami per l'ora. Ah, comunque hai una bellissima voce al telefono» dice, spiazzandomi.

«Che esagerato! Grazie Cam, buonanotte» non riesco a dire nient'altro prima di mettere giù.

Abbiamo appena avuto la nostra prima conversazione completamente priva di ironia. È stato intenso, direi.

Pochi minuti dopo sento la serratura della porta scattare. James è tornato a casa e dopo essersi spogliato si intrufola nel mio letto per un po'. Dice che il suo è troppo freddo.

Mi addormento beatamente con la voce di Cameron nelle orecchie e le braccia di mio fratello attorno al corpo.


I giorni seguenti ho sentito Cameron davvero strano. Non so cosa sia potuto succedere di diverso dalle altre volte. Ho anche provato a chiederlo, ma Cameron insiste a "dovermelo raccontare di persona". Così ci siamo accordati per vederci domenica, che è il primo giorno libero in comune. Domenica sarà domani, finalmente, ed io non sto nella pelle all'idea di incontrarlo. Non per caso, non per sbaglio. Incontrarci di proposito, perché siamo noi a volerlo. Le giornate, che di solito volano, mi sono sembrate interminabili, ma adesso manca un solo giorno. E davvero non vedo l'ora. Passo il tempo rimanente di questo sabato ad aspettare...


Angolo autrice:

Cari lettori, se ci siete ancora, vi chiedo scusa per l'infinita attesa. Sono passati praticamente anni. Anni intensi, fatti di cambiamento e crescita. Ero molto indecisa se continuare ad aggiornare o meno la storia dopo tutto questo tempo, ma adesso che mi sono un po' stabilizzata non riuscivo a fare a meno di pensarci... ed eccomi qui! Ho riaperto Wattpad e riletto tutti i vostri vecchi messaggi dove mi chiedevate di aggiornare la storia e, devo ammettere, che mi hanno dato un'ulteriore spinta. Non mi aspetto molto, ma voglio riprovarci anche per me stessa. Spero di fare felice qualcuno di voi con il ritorno di Joy e Cam. 

Grazie. ❤️

Indifference ~ amore complicato #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora