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Stammi più accanto che dentro ho l'inferno
Più ti sento e più ritorno lì con te
-Preoccuparmi (Calcutta)

Era un caldo pomeriggio di dicembre, il sole batteva forte sulla spiaggia di Sydney ed un gruppo di ragazzi festeggiava la fine della scuola.
C'era chi sorseggiava bevande fresche, chi stava in acqua per attutire il sole, chi giocava a pallavolo e infine chi era stato costretto a divertirsi per non restare da solo a casa «Odio la sabbia» aveva sussurrato il ragazzo seduto sul lettino sotto all'ombrellone, mentre si toglieva la sabbia dalle mani.

Yang Jeongin era un ragazzo di diciannove anni che aveva il terrore di tutto quello che non conosceva, ma che se restava con il suo gruppo di amici, era capace di farsi passare ogni tipo di paura, anche se quella dell'acqua nessuno era riuscito ad eliminarla del tutto, tranne uno.

I.n, come si faceva chiamare dagli amici più intimi, era sempre stato il più piccolo del suo gruppo, ma non per questo dimostrava di essere infantile, certo aveva paura di tutto, ma non lo dava a vedere, pochi conoscevano le sue paure più profonde, ma una persona in particolare c'era sempre stata per il ragazzo, e gli stava proprio andando incontro.

Bang Christopher Chan era un bellissimo ragazzo di ventiquattro anni, con un fisico da far invidia a tutta l'Australia, soprattutto il suo lato b. I.n. era perdutamente innamorato del suo migliore amico e non si poteva di certo biasimare. Gentile, buon ascoltatore, ottimista, intelligente, ed estremamente sexy, soprattutto in quel momento. Si può dire una perfetta rappresentazione di buon partito, ma I.n. non avrebbe mai potuto mettersi con lui.

E non perché non ne aveva il coraggio, si riteneva un bel ragazzo e sapeva che Chan avesse un debole per lui, ma perché non poteva fare un torto a Seungmin.

Kim Seungmin, stravedeva per il maggiore del gruppo, erano sempre appiccicati, o meglio Chan era sempre tra le grinfie di quest'ultimo.
Questa cosa faceva soffrire il diciannovenne, perché avrebbe voluto stare lui tra le braccia del suo migliore amico, ma non poteva fare altrimenti, non si riteneva uno stronzo insensibile. Anche se avrebbe voluto esserlo in molte occasioni.

Chan si sedette sul lettino del più piccolo che in automatico spostò le ginocchia snelle, dove poco dopo il maggiore ci appoggiò le mani gelide «Hey Channie - disse Jeongin mentre l'altro rideva al comportamento del minore - sei freddissimo, ti prenderai un accidente» gli disse mentre prendeva un asciugamano pulito e con dolcezza glielo passava tra i capelli, mentre il castano si beava della delicatezza del ragazzo con gli occhi sottilissimi ma lucenti.

Avrebbe desiderato con tutto sé stesso baciarlo in quel momento, ma non sapeva come avrebbe reagito l'altro. I.n. era estremamente timido e riservato, ma Chan sapeva di aver il coltello dalla parte del manico, quindi gli prese lentamente la mano che lo stava accarezzando e gli baciò il dorso, tutto mentre lo guardava negli occhi.

Il volto di Jeongin diventò rosso, e gli occhi si fecero lucidi, mentre distoglieva lo sguardo dal viso del maggiore «Non guardarmi cosi» sussurrò e mentre Chan stava per rispondere, un ragazzo altissimo e bello come il sole si avvicinava all'ombrellone.

Si può dire che tutti in quel gruppo erano belli da mozzare il fiato, ma Hwang Hyunjin aveva addirittura ricevuto la coccarda alla festa di fine anno come re dell'istituto d'arte.
Un po' per la bellezza un po' per la sua immensa bravura, aveva fatto breccia nei cuori di tutti, dai segretari ai professori, e guai a chi contestava una sua parola detta, era legge.

«Ho interrotto qualcosa?» chiese il moro mentre si portava i capelli indietro e guardava i due ragazzi con sguardo incerto, leggeva sul volto di Chan tristezza mentre su quello di I.n. delusione. «No, vado al bar» disse il più piccolo mentre si infilava le sue infradito e correva verso la passerella di legno, mentre aveva lo sguardo di Chan puntato dietro la schiena.

Quest'ultimo si alzò e andò verso la borsa frigo per prendere una bottiglia d'acqua «Chan puoi passarmi la crema solare per favore, sta nella borsa blu» chiese con gentilezza il ragazzo da poco arrivato, e subito il maggiore gliela passò «Non prendertela, sai com'è fatto» disse Hyunjin mentre si spalmava la crema sulle braccia e sulle spalle, poi si voltò verso il ragazzo dietro di lui e gli indicò la boccetta, così il castano posò la bottiglia d'acqua nella borsa e lo accontentò cospargendogli la schiena «Non lo so, ho paura che si sia fatto strane idee» dichiarò e l'altro annuì. «Cerca di non aiutare tutti, altrimenti ci rimetti sempre tu» disse il moro portando le ginocchia al petto e guardando in direzione del campo da pallavolo «Siete tutti importanti per me e Seungmin mi ha chiesto un favore, far ingelosire Changbin non è un giochetto» si sedette vicino a lui e lo fissò mentre si godeva la visuale.

Lee Felix stava giocando in coppia con Seo Changbin, contro altri sconosciuti, e sembrava splendere sotto il sole.
Un angelo. Ecco cos'era.
Hyunjin ne era perdutamente innamorato e fortunatamente era ricambiato dal biondino, ma non avevano detto ancora nulla al gruppo, quindi quando Changbin aveva chiesto a Felix se potesse aiutarlo a far ingelosire Seungmin, lui era stato costretto ad accettare.
Ma Hyunjin non voleva.

Felix non era di sua proprietà, questo era certo, ma non sopportava quando il ventiduenne, Changbin, si avvicinava e lo abbracciava, se non poteva essere suo non poteva essere di nessuno.

Chan non era scemo, sapeva della relazione dei due, quando si è innamorati si capiscono tante cose, e quando vide lo sguardo infuocato del moro vicino a lui gli accarezzò la spalla «So come ti senti» disse mentre si alzava «Non capisco perché abbia accettato» il moro con voce rotta alzò gli occhi al cielo per evitare di piangere, «Felix vuole sempre aiutare tutti e fa sempre ciò che lui ritiene giusto. Ma non dimenticare che la notte va a dormire in stanza con te, e che la mattina te lo ritrovi sul tuo petto. Quello che fa con Changbin è solo un gioco.» mentre diceva ciò vide che saliva dalla spiaggia Seungmin in lacrime mentre guardava la scena dei ragazzi sul campo da volley.

I due si guardarono e il più piccolo gli fece di 'no' con la testa, mentre correva negli spogliatoi. Il maggiore sospirò e si avvicinò alla riva mentre vide la coppia, più bella della spiaggia, darsi un bacio lieve sulle labbra.

Lee Minho e Han Jisung erano l'unica vera coppia, al momento, del gruppo. Si può dire che tutti erano amici grazie a loro.
«Minnie è distrutto» disse Jisung mentre si faceva accarezzare i capelli del fidanzato.
Seungmin e Changbin erano due incompetenti in amore.
Sono perdutamente innamorati tra di loro ma non riescono ad esternare le loro emozioni.
Prima dell'estate avevano litigato per una sciocchezza, urlandosi contro le peggio cose e non avevano risolto.

In quel momento Seungmin si ritrovava nello spogliatoi a piangere mentre Jeongin gli stringeva le mani, poche volte il più grande si riduceva in questo stato, e tutte le volte non finiva mai bene.
Tendeva sempre a tenersi tutto dentro e quando il rubinetto delle sue lacrime si apriva, non finivano più.
«Appena vedo Chan, gli spezzo tutti i denti»
il ragazzo davanti a lui rise e sospirò «Non è stato Chan» iniziò il discorso con lo sguardo del minore fisso nel suo «Jeongin io non sono innamorato di Chan, ma di Changbin. Ti chiedo scusa se non te ne ho parlato subito ma nessuno del gruppo lo sa» mentì il più grande e fu in quel momento che a Jeongin cadde il mondo addosso.

Avrebbe voluto urlargli di tutto, di come lo avesse fatto stare male, di aver considerato di mettersi parte per lui, di avergli fatto venire crisi inutili, ma si contenne. Seungmin non poteva sapere nulla del suo dolore, infondo non si era mai confidato con l'amico.

Seungmin non avrebbe neanche lontanamente immaginato che uno dei suoi amici più stretti fosse innamorato del ragazzo che fino a poco tempo fa si baciava e si stringeva a sé come un trofeo, per far ingelosire un coglione patentato con i muscoli.

L'altro annuì «Non posso competere con Changbin ma vedrò cosa posso fare.» ciò fece ridere l'amico che lo abbracciò «Grazie per esserci sempre» disse in lacrime e si alzarono per tornare in spiaggia.
Ma non si sarebbero mai aspettati di ritrovarsi una rissa.

Angolo Autrice
Ecco a voi il primo capitolo di questa storia.
Spero piaccia.
I nostri SKZ sono in conflitto tra loro, speriamo che tutto si risolvi in meglio..
Fatemi sapere se vi è piaciuto.
Alla prossima!

Sweet DispositionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora