4

16 0 0
                                    

Cosa hai visto, una coppia? Io ho visto due persone sole
La gente starebbe un po' meglio capisse che cazzo vuole da 'sto cazzo di amore
-Ottima scusa (Willie Peyote)

Il giorno dopo l'accaduto, Jisung cercò di alzarsi dal suo comodo letto, ma Minho gli strinse forte il bacino, segno che non voleva distaccarsi dal compagno. Jisung ridacchiò e strinse le mani attorno alle braccia muscolose dell'altro «Min devo alzarmi» disse cercando di scansarsi, Minho in fatto di presa ci sapeva fare. «Dai, oggi è il mio giorno di riposo» disse il maggiore, ancora assonnato affondando la faccia nell'incavo del collo, mentre Jisung sospirava per il suo respiro che gli provocava solletico «Lo so dottorino - gli baciò la fronte - ma io questo pomeriggio devo andare in negozio»

Jisung, insieme a Seungmin, lavorava in un negozio di DvD e album musicali, c'era anche un reparto di strumenti. Era un semplice commesso, ma il suo carisma aveva attirato molti clienti e nonostante la paga non eccessiva, a lui piaceva quel posto. Frequentava il corso di filosofia e gli mancavano pochi esami per terminare la triennale, dava tutto se stesso per poter lavorare e non essere un peso per nessuno.

Minho invece aveva terminato da poco la magistrale in pediatria, aveva proseguito gli studi di entrambi i genitori, anche se, quest'ultimi, non avevano mai imposto al figlio cosa fare. Il ragazzo, fin da piccolo, aveva sempre avuto la passione per aiutare il prossimo, soprattutto se si parlava di bambini, anche se il suo sogno nel cassetto era quello di diventare ballerino professionista. Sogno infranto a causa di un'infortunio al ginocchio sinistro, dove era presente una lunga cicatrice che, nonostante il tempo, doveva tenere sotto controllo.

I due ragazzi avevano due anni di differenza, Minho aveva ventitré anni, mentre Jisung ne doveva compiere ventuno il mese successivo.

Si conoscevano fin da piccoli.

Minho aveva sempre avuto un debole per il guastafeste, ma solo alle superiori, aveva capito i suoi sentimenti, così prima che potesse diplomarsi si dichiarò al minore, che ricambiava da molto tempo.
Minho aspettò che Jisung terminasse gli studi e si traferirono insieme nella loro casa attuale.

«Lo so che devi lavorare, ma sono solo le nove» disse sbadigliando il compagno, mentre Jisung gli accarezzava i capelli, alla base ancora sudati. Doveva ammettere che riposarsi non era una cattiva idea, avevano passato la notte a fare "cose da genitori", come li prendeva in giro Seungmin. Fece per spostarsi ma sentì un bruciore nella parte posteriore che gli fece mordere il labbro per non darlo a vedere.

Anche se gli anni passavano, era sempre come se fosse la prima volta.

Minho, che conosceva il suo fidanzato meglio delle sue tasche, guardò con dispiacere il suo volto e gli baciò un fianco mentre si metteva seduto anche lui «Scusa se ieri sera ci sono andato pesante - gli baciò le labbra - se aspetti ti porto la crema» Jisung annuì mentre guardava come il ragazzo si incamminava verso la cucina, per prendere nel frigo la pomata. Sospirò e si trattenne dal non piangere per il nervoso, avrebbe voluto che il suo corpo si abituasse a quei momenti, invece doveva sempre essere il solito bambino a cui dare attenzioni «È colpa mia, non tua» disse il moro guardando negli occhi Minho. Quest'ultimo negò completamente.

«Amore puoi voltarti? Ti metto la pomata» Han lentamente si voltò, stringendo il lenzuolo sotto di se, rosso come un pomodoro. Si sarebbe sempre vergognato di queste "procedure", anche se si fidava di Minho, ma non voleva apparire come un poppante. I suoi pensieri vennero spezzati da un bacio del più grande dietro la schiena, mentre con le dita sottili, protette da un preservativo, massaggiava la zona indicata. Gemiti di dolore uscirono dalle labbra del minore, che stringeva a se il cuscino, per il fastidio provocato, mentre Minho gli baciava i fianchi e i glutei, cercando di distrarlo «È freddo» piagnucolò facendo ridere il compagno, «Sei adorabile» gli sussurrò a fior di labbra, mentre con l'indice, pieno di medicinale, curava la zona arrossata «Ah Min-ho» lacrime bagnarono il volto del minore, mentre Minho gli baciava il collo «Dove ti fa male?» chiese terminando l'ispezione, facendo prendere un forte respiro all'altro.

Sweet DispositionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora