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Ero un nodo fatto su di te
quello che so io non lo devo certo a te

-Non mi ami (Giorgia)

Erano quasi le cinque del pomeriggio quando Felix aprì gli occhi e cercò di ricordare dove fosse.
Il bianco predominante, il lampadario leggermente pendente, nel lato opposto del letto si trovava una sfilza di fotografie, e disegni fatti a mano, incorniciati alla parete sui toni del grigio. Girò il capo verso l'armadio,  che si trovava al lato del letto, specchiandosi alle vetrate che fornivano una visuale più completa.

Lo avevano fatto.

Questa volta non era svenuto.

Ed era stato bellissimo, nemmeno l'immaginazione avrebbe potuto regalargli la stessa, bellissima, esperienza.
Hyunjin era forse troppo esperto per non conoscere i suoi lati deboli, lo conosceva davvero bene ed era sempre stato uno scrutatore.

E a proposito di Hyunjin, percepì il vento sulla sua pelle, dovuta all'apertura del balconcino. Con fatica, si alzò, stringendosi nella coperta, presa poco prima per non morire di freddo. Già era sudato e nudo, figurarsi senza nulla che potesse coprirlo.
Uscì fuori al balconcino e osservò il ragazzo in tutta la sua bellezza. Al momento stava fumando una sigaretta, i capelli spettinati, dal biondino, le labbra gonfie, le mani che stringevano il mozzicone per non farlo cadere, e per un momento sperò di essere per sempre quella sigaretta.

Aveva una canotta, nera, stretta, i pantaloncini della tuta del medesimo colore.

Felix strinse le sue coperte, e si sedette sul divanetto che conteneva il balconcino. Emise un rumore, facendo spaventare il ragazzo affianco a lui. Si guardarono ma non dissero nulla.

Hyunjin gli passò il pacchetto di sigarette e Felix ne prese una, la accese, e se la portò sulle labbra. Non fumava da un paio di mesi, non era mai stato un fumatore accanito.
Solo quando era in compagnia di Hyunjin, prendeva qualche sigaretta dal suo pacchetto, ma non sempre.

La sigaretta post sesso era qualcosa di unico.

Hyunjin strinse le braccia attorno ai fianchi nudi, coperti solo da un lenzuolo, del biondino. «Sei comodo?» lo portò verso di sé,  facendogli appoggiare la testa sul suo petto «Si». Felix, una volta terminata la sigaretta, mise le sue mani sopra il petto del moro, giocando con la collana che pendeva sul suo viso.

Sembrava un gattino. Pensò Hyunjin che sorrise, quando la collana andò a finire sul nasino del biondo. 

«Stai bene?» domandò baciandogli poi la fronte «Si, è stato bellissimo» sussurrò imbarazzato, mentre Hyunjin gli faceva delle coccole nella zona bassa della schiena.
Un gemito uscì mentre Felix si tappò la bocca, sperava che non lo avesse sentito, ma erano solo loro due fuori a quel balconcino, figurarsi che non lo avesse sentito.

Il moro cercò di capire ancora una volta quale punto fosse, e spinse, un po' più leggermente, sulla zona. La spina dorsale di Felix tremò e si accorse dopo che il più piccolo stava per piangere dal dolore «Se non la smetti giuro-» la voce del biondo si fermò quando sentì la suoneria del telefono di Hyunjin, quest'ultimo lo prese dalla tasca e rispose senza leggere.

Rispose subito, pochi istanti di chiamata e riattaccò. 

Si voltò verso il suo fidanzato, che aveva guardato la scena senza capirne molto.
Gli diede un bacio sulle labbra per farsi perdonare, e poi gli sussurrò «Ti va di andare da Innie?» il biondino batté le palpebre per pochi istanti, poi annuì.
Il suo ragazzo lo prese in braccio e lo portò dentro la sua camera.

«Chi era a telefono?» domandò incuriosito mentre il moro portava entrambi nella vasca per lavarsi. Lui si era già lavato, ma sapeva che Felix amava fare il bagno con il sottoscritto.

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