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C'è una sottile differenza tra l'oblio e la nullità, il primo crea una senso di vuoto dentro di te, che ti porta a cadere senza una via d'uscita in un infinito loop.
Il secondo crea questa stessa sensazione però nel tuo cervello, portandoti alla disperazione più totale.
Io l'avevo provato, avevo percepito con tutta me stessa il senso di non potercela fare; il senso di non riuscire a compiere un passo senza che il pavimento sotto I miei piedi mi inghiottisse.
La verità? avevo cosi tanto desiderato di scomparire, che nel mio oblio avevo iniziato a starci bene. Cosi bene da voler diventare per sempre invisibile agli occhi di tutti; ma adesso non lo ero più.
Non ero invisibile per I miei amici, che avevo desiderato con tutto il cuore fin da quanto ero piccola, non ero invisibile - non più almeno - per la mia unica famiglia rimasta, mia madre.
Non ero più invisibile per lui.
Per Nathan Mccormick, che con il suo stupido e insensato atteggiamento, mi dava tanto, per poi togliermi tutto, trascinandomi nel insicurezza e nel suo mondo buio.
Perché, Perché si comportava cosi?
Mi aiutava, mi accompagnava a casa ma poi correva via da me, come pentito di aver fatto quel gesto generoso nei miei confronti.
Mi salvava da chissà quale droga mi avevano versato nel suo bicchiere, trascinandomi nel suo appartamento, prendendosi cura di me lasciandomi dormire nel suo letto comodo, per poi il giorno dopo essere totalmente un altra persona.
questo suo comportamento altalenante mi disturbava, e forse era proprio quello che voleva, un comportamento manipolatorio affinché io pensassi continuamente a lui.
bene se era questo quello che pensava di ottenere, allora non lo penserò più, non mi struggero più sul perché di certi atteggiamenti, non farò più caso alle sue parole, alle sue raccomandazioni, ai suoi consigli e alle sue battutine idiote che sono capaci di mandare a fanculo il mio cervello in pochi secondi.
basta avevo deciso, non avrei più considerato o pensato ogni suo gesto come qualcosa di carino.
Avevo imparato sulla mia pelle che era importante non dar conto a questi segnali, che puntualmente si tramutavano nel nulla più assoluto.
Ed io ero stufa, di circondarmi di persone pronte a pugnalarti alle spalle, dopo una piccola concessione. Come potevano le persone capirmi, come potevano anche solo provarci.
Non si può da un semplice racconto, che ti costa rivivere tutto il dolore, che ti è stato fatto sperare e pregare che quest'ultimo ti comprenda e non ti abbandoni. Perché c'è una grossa probabilità che se ne sbatta, e comunque dedica di usare i tuoi punti deboli a suo favore.
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Apnea
RomanceVictoria è una studentessa all'ultimo anno di Lettere Moderne alla Hudden University. La sua vita è stata segnata da un'infanzia difficile, in cui un padre violento riempiva le sue giornate di urla e paura. Il terrore era l 'unica cosa che scandiva...