16 How did it end?

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Era strana quella sensazione soffocante che ti stringeva il collo, e lentamente ti levava la possibilità di respirare, Era strano il formicolio che provavo quando ero vicino a lei, come era strana la voglia che avevo, di volerla sempre attorno

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Era strana quella sensazione soffocante che ti stringeva il collo, e lentamente ti levava la possibilità di respirare, Era strano il formicolio che provavo quando ero vicino a lei, come era strana la voglia che avevo, di volerla sempre attorno.

Non riuscivo a fermarmi, avrei baciato e morso quelle labbra già troppe volte da quando la bambolina mi era vicina. Vi erano tre occasioni, in cui avrei volentieri mandato a puttane tutto pur di assaggiare quelle labbra, pur di vedere i suoi occhi una aperti dopo averla baciata. 

Pur di vedere quel luccichio, incastonare i suoi occhi, e farli sembrare un cielo stellato. 

La notte in cui ha dormito nel mio appartamento, i miei pensieri percorrevano una strada lineare, un unico flusso di emozioni che danzava tra l'eccitazione e l'ansia; La sua presenza nel mio spazio, così intima e vicina, era come il richiamo di una sirena. Quella donna affascinante e seducente, era in grado di mandare il cervello in fumo.

Vi erano state due occasioni di vicinanza dei nostri corpi, senza neppure sfiorarci, e queste mi avevano fatto già comprendere tutto; se non avessi tenuto a freno i miei comportamenti, tutto sarebbe crollato nel minor tempo possibile. 

Io la volevo.
La volevo con me.

Non mi era mai capitata una situazione; di sentirmi cosi calamitato verso una ragazza, verso di lei.
Nella mia vita non vi era spazio per relazioni che puntualmente distruggevano la mia concentrazione e la mia poca calma interiore; il mio lavoro non mi permetteva distrazioni. Soprattutto quando questo consiste in trasferimenti ogni anno, nuove missioni da seguire, nuove identità. 

Ero davvero molto severo con me stesso, non mi permettevo svaghi che durassero più di una sera, ero diventato freddo distaccato e determinato ad ottenere una sola cosa; da quel fatidico giorno, avevo organizzato la mia vita con uno scopo per preciso. 

saziare la mia sete di vendetta, e da allora non sono mai uscito dai binari per nessuno. 

concentrazione; mira; spara. 

obiettivo; lavoro; esecuzione. 

Sempre troppo accecato dal lavoro per riuscire a concentrarmi pure su un altra persona; mi permettevo di portarmi a letto chi volevo, quando e come volevo, - tutte donne consenzienti, sia chiaro - ma finiva lì, non volevo rotture di coglioni, non ero tipo di cioccolatini e coccole mentre guardiamo un film.

Non ti avrei portato a cena, ne tanto meno presentato a i miei, qual ora essi volevano ancora vedermi, dopo quello che era successo; non ti avrei raccontato i miei segreti, ciò che mi logorava dentro, nulla. 

Il mio dolore era mio, non l'avrei condiviso con nessuno, non avrei dato a nessuno un modo per accoltellarmi alle spalle. 

Non vi era stata una donna stabile nella mia vita, per molti motivi ma uno di questo era che odiavo con tutto me stesso le etichette, per me era sinonimo di rimanere incatenato ad una persona e che quest'ultima aveva la possibilità di poterti controllare come una marionetta. 

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