Victoria è una studentessa all'ultimo anno di Lettere Moderne alla Hudden University.
La sua vita è stata segnata da un'infanzia difficile, in cui un padre violento riempiva le sue giornate di urla e paura.
Il terrore era l 'unica cosa che scandiva...
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Erano le quattro di pomeriggio, e decisi di meritarmi un po' di pace di mentale, spensi il telefono, per prendermi del tempo per me, dovevo rendermi presentabile per stasera.
Ero in ansia, non sapevo come comportarmi; cosa indossare; cosa chiedere. E per evitare di risultare impacciata, dovevo un minimo farmi uno schema mentale di tutte le cose, che avrei dovuto tenere a mente e delle cose che avrei dovuto chiedere.
Andai in stanza, per sistemare la parte più importante, apri l'armadio alla ricerca di qualcosa di semplice da mettere, fortunatamente il mio armadio conteneva solo cose semplici. Scelsi un paio di pantaloni a sigaretta neri, e ci abbinai sopra una maglietta a maniche lunghe del medesimo colore; ma il tempo poteva essere ingannevole, soprattutto ad ottobre con le temperature glaciali che vi erano, quindi decisi di indossare di sopra un maglione bianco, a cui sopra avrei abbinato un cappotto lungo color panna.
Cosi in caso li dentro le temperature fossero state alte, grazie ai caloriferi allora avrei tranquillamente potuto indossare solo la maglietta a maniche lunghe.
Sistemai tutto sul letto, e ci sistemai accanto anche la mia solita borsa a tracolla capace di contenere di tutto, ed inserì ovviamente il portafoglio, un beauty case contenente di tutto per evitare qualsiasi malanno o incidente; e portai con me anche I fogli del curriculum, in caso servissero.
Bene avevo tutto pronto, avevo bisogno solo di una lunga doccia, affinché mi passasse l'ansia e la spossatezza.
Per arrivare all'orario prestabilito, sarei dovuta uscire di casa alle sette, prendere l'autobus delle sette e venti, che mi recava al parco li vicino e poi vi erano dieci minuti di camminata, avevo controllato tutto per sicurezza sul Maps, anche se avevo fatto quella strada già tante volte, da sapere benissimo che il tragitto non volevo dieci minuti, ma anche meno.
Presi I prodotti che mi servivano e mi recai in doccia, pronta per ritornare nuovamente tra I vivi ridandomi l'aspetto che avevo tralasciato nelle ultime ore; usci da li dentro, quasi un ora dopo, ne avevo proprio bisogno, mi ero resa presentabile, lavato i capelli usando i miei prodotti preferiti che evitavo di usare sempre, per evitare di sprecarli, cosi da lasciarli solo per i giorni più importanti.
usai lo scrub su tutto il corpo, e una volta uscita, applicai la crema idratante su tutto il corpo; mi sentivo rigenerata. Rimasi nell'accappatoio, nel frattempo che il mio corpo si abituasse allo sbalzo di temperatura.
presi il telefono per vedere che ore fossero, "bene sono le quattro e mezza, sono in perfetto orario." dissi a me stessa, mentre ero ancora tutta avvolta dalla accappatoio.
appena mi abituai, e mi asciugai parzialmente, mi misi degli indumenti comodi, che mi ero portata precedentemente; Un pantaloncino di pigiama, ed un top bianco, presi il phon e iniziai ad asciugare i miei lunghi capelli, spazzolandoli cosi da renderli più lisci ed ordinati.
