18. Lola

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Scarlett era la mia migliore amica da tutta la vita. Lei c'era sempre stata per me, in particolare quando i miei genitori si separarono quando avevo dodici anni. Era stato un vero trauma per me.

Scarlett era la mia spalla. La mia roccia. Sempre forte, sempre presente. Ora era arrivato il mio turno di ricambiare.

Prima della rottura con Gavin, lei non era più sé stessa. Si stava consumando lentamente dietro ad un ragazzo che non era capace di lasciarla andare perché non era più innamorato di lei.

L'aveva fatta a pezzi un giorno alla volta. Una discussione dopo l'altra.

Anche Gavin faceva parte della mia vita dall'asilo e dopo l'inizio del college aveva decisamente perso la retta via. Scarlett era finita in mezzo al suo casino. Mi ero sentita sollevata per la mia amica quando lo aveva lasciato.

Era rinata.

Connor me la stava restituendo un pezzo alla volta.

Quei due erano pazzi l'uno dell'altro da anni. Nessuno dei due però aveva ancora avuto il coraggio di ammetterlo o di dirlo ad alta voce. Io avevo già capito come sarebbe finita.

Connor Reed era il ragazzo perfetto per Scarlett.

Quel pomeriggio in spiaggia, mentre Scarlett era in acqua con Mason, mi avvicinai a Connor. Avevo un piano. <<Ehi, bel faccino>>, lo salutai sedendomi sul suo asciugamano.

<<Ehi, rompiscatole>>.

Non me la presi. Da piccola ero decisamente fastidiosa e il nomignolo era rimasto. <<Dobbiamo parlare>>.

Ammiccò. <<Hai finalmente deciso di dichiarare i tuoi sentimenti per me?>>.

Lo pizzicai, forte. <<Cretino! No, non i miei>>.

Aggrottò le sopracciglia. <<E di chi?>>.

Guardai in direzione dell'acqua. <<I suoi>>.

Spalancò gli occhi. <<Scarlett?>>, domandò sorpreso.

Gli tirai una spallata. <<Non fare il finto tonto con me, Reed. Lei ti piace da morire e forse so qualcosa che potrebbe aiutarti>>.

<<Aiutarmi per...?>>.

Alzai gli occhi al cielo. <<Sta sera andiamo al Corsaro Nero a ballare. Dovresti farti trovare lì, baciarla e farla finita>>.

Si strozzò con la sua stessa saliva. <<Ma sei pazza? O ubriaca? O entrambe le cose?>>.

Risi e scossi la testa. <<No, ti sto servendo la tua occasione, cretino>>.

Guardò in direzione di Gavin. <<Non credo sia una buona idea>>.

<<Vuoi avere la tua occasione con lei?>>.

<<Sì>>, rispose senza esitare.

Mi alzai in piedi e gli feci l'occhiolino. <<Allora, fai le mosse giuste. Non ti manca tanto per arrivare al suo cuore, Reed. Ci sei già da tutta la vita. Devi solo dimostrarle che non sei come Gavin>>. Lo lasciai imbambolato a fissare il vuoto.

Ah, amavo fare da Cupido!

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