8. Gavin

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Mio fratello non aveva perso tempo. Appena Scarlett mi aveva lasciato, si era lanciato su di lei come un leone con una gazzella. Lui la stava facendo ridere ed io mi incazzai.

Erano seduti da soli in riva al mare a parlare fitto fitto. Non ci vedevo più dalla gelosia. Lei poteva scegliere chiunque per farmela pagare. Non mio fratello. Non Connor.

Scarlett si allontanò dal falò in compagnia di Lola. Osservai la sua schiena sparire nel buio. Merda. Ma cosa stavo combinando?

Connor aveva ancora il braccio attorno a me. <<Lasciala andare>>, ripeté.

Lo spinsi via. <<Sta' zitto! Non intrometterti>>.

Sollevò le mani in aria. <<Non è quello che sto facendo>>, disse.

Gli rivolsi un'occhiataccia. <<Ah no?>>, avevo voglia di picchiare qualcuno. <<Le stai sempre appiccicato. Tu l'hai sempre voluta per te!>>.

Scosse la testa. <<Sto cercando di distrarla. Conosci Scar, lei si tiene tutto dentro. Volevo solo farla sorridere visto che tu l'hai spenta>>.

Lo spinsi di nuovo. Non volevo sentire. <<Non hai risposto!>>, ringhiai. <<Vuoi Scarlett?>>.

Allargò le braccia. <<Non sono affari tuoi! Dovresti pensare al fatto che tu hai buttato tutto nel cesso con lei>>.

Aveva detto la cosa sbagliata. Lo caricai come un toro e lo gettai a terra. Alzai il pugno pronto a colpirlo, ma mi fermai. Avevo bevuto. Di nuovo. E stavo facendo lo stronzo. Mi tirai in piedi e me ne andai.

Chiesi a Mason di darmi un passaggio a casa. Era l'unico sobrio disposto ad aiutarmi. Una volta in macchina, iniziò con le domande. <<Vuoi dirmi che sta succedendo?>>.

<<No>>.

<<Avanti, Gave! Tu sei mio amico>>.

Sbuffai. <<Io e Scar ci siamo lasciati>>.

Silenzio. <<Ok. Perché?>>.

<<Non sono affari vostri! Perché tutti volete intromettervi?>>.

<<Perchè state entrambi soffrendo e voglio aiutare?>>.

<<Lascia perdere. Me la sono cercata Mase. Ho fatto un disastro>>, ammisi.

<<Tutti commettiamo errori. È come ci comportiamo dopo che fa la differenza. Se vuoi riconquistare Scar, lasciatelo dire: stai sbagliando tutto>>.

<<Lo so. È che ho questa rabbia dentro che mi fa uscire di testa>>.

<<Che ti succede?>>.

<<Al College non è andata molto bene. Non lo so, sono stressato, credo>>.

Annuì. <<Può essere tosta all'inizio>>, confermò. <<E Connor? Cosa c'entra?>>.

Chiusi i pugni ripensando a lui e Scarlett sulla spiaggia poco prima. <<Connor e Scarlett stanno sempre assieme. Parlano. Ridono. Lei pende dalle sue labbra da tutta la vita. Mi da fastidio anche come si guardano>>.

Si girò a guardarmi. <<Pensi che Scarlett provi qualcosa per lui?>>.

<<Sì>>, ammisi. <<No>>, ritrattai. <<Non lo so. Ho sempre creduto di sì, ma poi si è messa con me>>.

<<Infatti. Stava con te. Scarlett non fa mai niente che non vuole. Credimi. Se ha scelto di stare con te, allora lo voleva davvero>>.

Sospirai. <<Non so cosa devo fare adesso>>.

<<L'hai ferita. Mia sorella è orgogliosa e testarda. Se la ferisci si chiude e si allontana. Se ci tieni a lei come credo che sia, lasciala stare per un po'. Dalle spazio>>.

<<Sì, così si può lanciare fra le braccia di Connor>>, borbottai infastidito.

<<No, non è così. Sono amici. Buoni amici>>.

Mi lasciò nel mio vialetto. Forse aveva ragione lui. Dovevo sparire per un po'. Entrai in casa e le scrissi una lettera. Prima di andarmene per un po' da un amico del College, lasciai una busta per lei.

Se ami una persona lascia libera, dicevano, giusto? Me ne andai senza guardarmi indietro. 

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