1.Afraid

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Sin da piccola mi sono sempre sentita oppressa dai miei due genitori psicopatici.

E bene si, soffro di ansia generalizzata da quando avevo 4 anni e i miei ne sono stati la causa scatenante.

I miei non erano dei genitori come quelli degli altri bambini, mia madre era ed è tutt'ora bipolare, mio padre era violento e maniaco del controllo e ciò che li accumunava era l'insensibilità.

Mio padre si divertiva nel veder soffrire me e i miei fratelli, invece mia madre non ha mai avuto il coraggio di aiutarci, denunciarlo o lasciarlo.

Dovevo fare qualsiasi cosa in modo rapido e impeccabile; adesso si spiega il motivo per cui soffro d'ansia?

Litigavo spesso con mia madre, più dei miei fratelli, dato che ero quella che soffriva di più la sua mancanza.

In fondo, desideravo solo una madre, un consiglio ogni tanto, un viso sicuro in cui rifugiarsi quando da sola era troppo.

E alla fine non mi sentivo mai al sicuro con lei, mi agitavo solo di più quando ascoltavo il suo parere.

Eppure, tornavo sempre da lei.

Cercavo di scavare nel suo cuore per ritrovare quella poca bontà rimasta.

Le sue parole, i suoi gesti e il suo stile di vita riuscivano sempre a ferirmi, nonostante ormai avessi imparato a conoscerla.

Da piccola piangevo e odiavo tutto ciò che mi circondasse, volevo solo farla finita.

Quante volte ho pensato alla morte, troppe.

A volte per paura, altre per giocarci e farci amicizia.

Sono arrivata a pensare che fosse la mia unica salvezza.

Mi chiedevo continuamente che senso avesse vivere, se tua madre sarebbe stata meglio senza di te.

Mi ripetevo che la mia mancanza non l'avrebbe sentita.

Non era normale dover fare i conti con i miei traumi da sola, farmi forte, affrontarli e superarli, io avevo un disperato bisogno di qualcuno che mi ascoltasse.

Qualcuno che capisse il mio dolore non c'era mai.

Qualche volta mi è capitato di affondare nel cuscino e immaginare la mia conversazione con uno psicoterapeuta.

Buffo, no?

Col tempo ho compreso che mia madre è un'egoista e forse uno come mio padre lo meritava.

Sono sempre riusciti a scaricare le loro preoccupazioni e i loro problemi, qualunque essi siano, su di noi.

Eppure la morte di mio padre, tre anni fa, mi ha scosso.

È stato ucciso da uno stronzo, il figlio di uno dei più potenti boss di Woodlawn nel Bronx.
Perchè? È ciò che si domandano tutti.

Mio padre era tante cose, ma non un criminale e non aveva niente a che fare con quelle persone.

Lo stronzo in questione è in prigione, ma non mi stupirei se lo ritrovassi a piede libero.

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