9.Consume

14 1 0
                                    

*CEASER'S POV:*
La mia famiglia era mio fratello maggiore.

Mio padre appariva e scompariva continuamente e mia madre era continuamente fatta.

Mia madre mi ha lacerato l'anima, l'ha distrutta in mille pezzi con i suoi comportamenti di merda.

Ogni giorno la vedevo distesa su quel maledetto divano in pessime condizioni, era spaventosa, drogata.

Farmaci, droghe, alcol, non so cosa le mancava, forse una pistola.

Mio fratello badava a me continuamente, cibo, acqua, soldi e tutto quello che dovevo imparare per sopravvivere.

Non dimenticherò mai quando uno degli amici di mia madre si è divertito con me.

Ricordo ancora le sue mani fredde, il suo respiro premere contro il mio orecchio e la sua voce per niente rassicurante.

Micheal, mio fratello era un vero coglione, si lasciava manipolare da quella donna che lo pregava per avere il suo aiuto, per non lasciarla marcire in quella casa e per salvarla.

Tutte stronzate.

Lo abbracciava, lo faceva stare bene e poi?
Gli chiedeva di andare in una di quelle piazze isolate per ritirare la droga.

E si definiva anche una madre, quella bastarda.

Inizialmente la odiavo.
La odiavo perché in un momento di astinenza da quella roba aveva spaccato una bottiglia di vetro su mio fratello e insieme avevamo dovuto trovare una soluzione per curare il suo polso.

La odiavo perché non ci preparava le colazioni, ma la preparavamo noi a lei, sperando che mangiasse qualcosa e non si nutrisse solo di quelle cazzate.

La odiavo perché non ci faceva sentire a casa, anzi ci faceva sentire in pericolo, gli incubi dopo quella esperienza con i suoi amici.

Ogni bacio, ogni carezza, ogni abbraccio era falsità.

Ancora oggi quando vado a dormire ripenso a lei e il suo volto spaventato, la sua rabbia, le sue parole quando ci ha visto scappare da lei, chiamare gli assistenti sociali e farci portare in un nuovo posto.

"Bastardi dove cazzo andate, siete dei figli di merda."

La guardai negli occhi, con disprezzo.

"E tu ti definisci anche madre?"

"Smettila Ceaser, non devi trattarla così."

"Ma perché non capisci come cazzo ti tratta lei?! Andiamocene."

"Aspetta Micheal, tu sei sempre stato tra i due il mio preferito, il mio dolce leoncino."

Prima di uscire vidi mio fratello avvicinarsi a quella strega e dopo un abbraccio durato quasi troppo tempo, un sussurro, un semplice sussurro che servì a far aprire gli occhi a mio fratello.

"Avevi ragione, mi ha appena chiesto di prendere una cosa per lei."

Sospiro.

"Da adesso in poi, siamo solo noi."

"Eravamo solo noi anche prima fratello."

"Già."

Ricordo anche quando andammo in uno di quei posti in cui accoglievano i bambini con problemi familiari, io e mio fratello non ci sentimmo capiti neanche lì e scappammo.

Sparkling DiamondDove le storie prendono vita. Scoprilo ora