Capitolo 12

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POV Elle

Il giorno dopo l'incidente con Aaron, mi sentivo ancora infuriata. Dovevamo passare sette pomeriggi infernali insieme, e solo l'idea mi faceva ribollire il sangue. Tuttavia, non avevo scelta. Dovevamo completare questo progetto se volevamo evitare la sospensione.

Dopo le lezioni, mi diressi verso l'aula 205, dove ci era stato detto di incontrarci. Avevo con me tutto il materiale necessario e cercavo di mantenere un atteggiamento professionale. Quando entrai nella stanza, Aaron era già lì, seduto con le braccia incrociate e un'espressione annoiata.

<<Finalmente sei arrivata>> disse senza alzare lo sguardo.

<<Non cominciare, Aaron>> risposi, posando i miei libri sul tavolo. <<Dobbiamo fare questo progetto, quindi cerchiamo di collaborare almeno un minimo>>

Lui sbuffò, ma non rispose. Mi sedetti di fronte a lui e aprii il quaderno, cercando di concentrarmi sul lavoro da fare. <<Dobbiamo decidere su cosa lavorare. Hai qualche idea?>> chiesi.

<<Non mi importa, scegli tu>> rispose lui con indifferenza.

<<Ok, allora vediamo...>> Iniziai a sfogliare il quaderno, cercando un argomento che potesse essere interessante per entrambi. <<Che ne dici di fare un progetto sulla storia della nostra città? Potrebbe essere interessante e non troppo complicato>>

<<Va bene>> rispose lui senza entusiasmo. <<Facciamo quello>>

<<Perfetto>> dissi, cercando di mantenere un atteggiamento positivo. <<Possiamo dividere il lavoro in sezioni. Io mi occuperò della parte storica, e tu potresti fare una ricerca sulle personalità importanti che hanno vissuto qui>>

Aaron alzò un sopracciglio. <<Personalità importanti? Tipo chi?>>

<<Beh, ci sono molte persone famose che sono nate qui o hanno vissuto qui per un certo periodo. Politici, artisti, scrittori... Dovresti riuscire a trovare abbastanza materiale>>

<<Se lo dici tu>> rispose lui, prendendo un foglio e iniziando a scrivere. <<Ma non aspettarti che faccia tutto da solo>>

<<Non lo farò>> risposi. <<Lavoreremo insieme su questo, anche se non ti piace>>

Passammo il resto del pomeriggio a cercare informazioni e a discutere su come organizzare il nostro progetto. Nonostante la tensione iniziale, riuscimmo a trovare un certo ritmo di lavoro. Aaron, però, era costantemente critico e sembrava fare di tutto per rendere la situazione insopportabile.

<<Stai facendo tutto sbagliato>> disse ad un certo punto, lanciandomi uno sguardo di disapprovazione.

<<Smettila di criticare ogni cosa che faccio>> risposi seccata. <<Se hai idee migliori, sentiti libero di condividerle>>

<<Non è il mio lavoro fare tutto da solo>> disse, guardandomi finalmente. <<Sei tu che vuoi fare questo progetto, quindi trovati qualcosa di meglio>>

<<Non è vero. Siamo stati obbligati entrambi a farlo>> risposi io, con la voce tremante di rabbia. <<E sarebbe più facile se collaborassi invece di criticare tutto quello che faccio>>

<<Smettila di fare la vittima>> disse, con la voce carica di disprezzo. <<Sei sempre stata così, anche alle medie>>

<<Questo non ha nulla a che fare con il progetto>> risposi, stringendo i denti.

<<Sì, invece. Dimostra solo quanto sei incapace>>

<<Sei incredibile>> risposi, cercando di mantenere la calma. <<Non è colpa mia se sei sempre così negativo. Se lavorassimo insieme invece di litigare, forse faremmo progressi>>

Due anime in fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora