POV ElleMi svegliai la mattina con i pensieri ancora annebbiati dalla cena con Matt e dalla conversazione con Aaron. Non avevo mai pensato al fatto di non potermi fidare di Matt, ma ora i dubbi iniziavano a insinuarsi nella mia mente. Effettivamente, adesso che ci penso, non mi ha mai dato grandi informazioni a parte la relazione segreta tra mio padre e la madre di Aaron. I dubbi si intensificarono mentre stavo mangiando i miei cereali in compagnia di Lily e di mia mamma.
<<Elle, ti vedo turbata, è successo qualcosa?>> chiese mamma, notando la mia espressione pensierosa.
<<Nono mamma, tranquilla, sono solo un po' preoccupata per il progetto che dobbiamo consegnare oggi, io e Aaron. Spero che la settimana di lavoro ne sia valsa la pena>> risposi, cercando di sembrare rassicurante.
<<Tranquilla, andrà benissimo>> disse mamma con un sorriso incoraggiante.
<<Speriamo, deve andare bene, sennò sono sospesa>> dissi, preoccupata.
<<Tranquilla, non ti sospenderà mai per davvero, era solo un modo per farvi lavorare>> disse Lily, cercando di sollevarmi il morale.
<<Si spera...>> risposi con un sospiro.
Quella mattina mi ero veramente svegliata con il piede sbagliato. Volevo solo terminare il tutto e tornare a casa per riposarmi.
In quel momento ricevetti un messaggio da Matt: "Buongiorno Elle :)". Decisi di non rispondere e di spegnere il telefono, non volevo proprio avere a che fare con niente di tutto ciò oggi.
Ripensai al bacio che avevo dato ad Aaron il giorno prima. Chissà come l'aveva interpretato. Spero non male, perché non c'erano grandi intenzioni dietro, era solo un modo per ringraziarlo. Ritornai su in camera per vestirmi. Scelsi una semplice tuta grigia con delle scarpe da ginnastica, non avevo proprio voglia di vestirmi. Non mi truccai, ma feci due lunghe treccine attaccate alla testa. I capelli erano veramente in un brutto stato e quello era l'unico modo per farli sembrare presentabili.
Non volevo camminare quel giorno, quindi chiesi a mia mamma se potesse darmi un passaggio. <<Mamma, per favore, mi potresti dare un passaggio sta mattina?>> urlai dalla mia stanza per farmi sentire.
<<Certo tesoro, dieci minuti che mi vesto e partiamo>> urlò lei di rimando.
<<Grazie>> risposi, sentendomi sollevata.
Scesi le scale, presi lo zaino che era già di sotto e io e Lily entrammo in macchina. Ovviamente presi il posto del passeggero. La scuola più vicina era la mia, infatti arrivammo quasi subito.
<<Ciao Elle>> disse Lily mentre facevo per scendere.
<<Ciao ragazze, vi voglio bene. A dopo>> risposi, sbattendo la porta.
Varcai il cancello e vidi Aaron e il suo stupido gruppetto al loro solito posto. Dovevo parlargli per dirgli che oggi era il giorno della consegna del progetto. Feci un lungo sospiro e mi avvicinai.
<<Aaron, dobbiamo consegnare il progetto oggi, ricordi giusto?>> dissi, cercando di sembrare professionale.
<<Sì, lo so, ragazzina>> rispose lui, con il solito tono sprezzante.
Odiavo il fatto che mi chiamasse "ragazzina". <<Puoi anche chiamarmi Elle ogni tanto>> ribattei, stizzita.
<<Perché dovrei? Cosa sono queste confidenze Johnson?>> rispose lui, ruotando gli occhi in segno di fastidio.
Ruotai gli occhi anch'io, scocciata. <<Aaron, prima di consegnarlo voglio revisionarlo ancora, quindi incontriamoci in biblioteca dopo le lezioni>> dissi, cercando di mantenere la calma.
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Due anime in fiamme
ChickLitLei, Elle Johnson, 17 anni, personalità molto forte, però nascosta da strati di insicurezza e timidezza. Brava a scuola con voti eccellenti. Una piccola famiglia composta da sua madre e la sua piccola e amata sorellina. Il padre è venuto a mancare m...