AVVISO DELL'AUTRICE!
IN QUESTO CAPITOLO CI SONO DEI TW SULL'AUTOLESIONISMO
Nei giorni seguenti cercai di ricordarmi quello che mi era successo, ma ricordo ben poco di quel giorno se non che ho avuto il coraggio di chiedere aiuto.
Dopo quel giorno chiamai uno psichiatra per farmi seguire meglio, perché anche la psicologa disse che dovevo essere seguita da uno psichiatra e prendere dei farmaci per la mia depressione.
Così dopo qualche mese ho finalmente avuto la prima seduta dallo psichiatra, io gli spiegai la situazione dove mi trovavo e mi prescrisse degli anti-depressivi.
All'inizio stavo bene perché non ero così tanto preoccupata ma avevo troppi pensieri brutti per la testa, non riuscivo a vedere la luce in fondo al tunnel, quei giorni vedevo tutto nero.
L'unica cosa che mi faceva stare bene in quei giorni era farmi dei tagli sulle braccia e nascondevo tutto grazie alle fasciature e alla felpa larga che portavo sempre.
La testa viaggiava troppo in pensieri suicidari e continuavo ogni giorno a combattere contro questo mostro chiamato autolesionismo.
La sera stessa iniziai la cura, mi fece bene per qualche settimana e poi mi resi conto che non mi faceva nulla, non mi aiutava tanto perché la mente non si fermava ed io non ero ancora in grado di fermarla.
Avrò cambiato terapia non so neanche quante volte senza arrivare ad una soluzione vera e propria, quando un giorno alla seduta lo psichiatra mi disse che se le cose continuavano ad andare male c'era la possibilità del ricovero, ma io non volevo essere ricoverata perché ero convinta che ce l'avrei fatta da sola.
Ma i giorni continuavano a passare ma il mio umore continuava ad essere giù, ma molto giù, continuavo a farmi del male senza mai riuscire ad uscirne fuori da questa situazione.
Quando poi dopo qualche mese lo psichiatra notò che la situazione continuò a peggiorare drasticamente, mi disse che dovevo essere ricoverata, che mi voleva tenere sotto osservazione per qualche giorno, allora lì accettai di farmi aiutare.
Era il 29 maggio 2023 quando andai in ospedale, lì mi fecero delle flebo e alla sera venivo sedata, dopo qualche giorno dato che il reparto di psichiatria era pieno ed io stavo al pronto soccorso, mi trasferirono in un altro ospedale che si trovava in centro a Roma.
In quell'ospedale non venivo seguita bene e dopo qualche giorno mi dimisero.
Passai qualche giorno a casa ma la casa era soffocante per me, mi sentivo come in gabbia e non riuscivo a guarire in tempi rapidi.
Io alla fine volevo guarire da tutto questo, volevo uscirne da questo tunnel, ma ero consapevole che bisognava darsi tempo, ma io ero un po' impaziente, volevo uscirne il prima possibile da questa situazione scomoda, perché volevo tornare a sentirmi bene a casa.
Dopo qualche giorno partì per Parma a trovare mio nonno ma continuavo ad essere giù di morale e con mille pensieri per la testa.
Così il 5 giugno 2023 mi scrisse lo psichiatra rispondendo ai messaggi precedenti che gli dicevo che continuavo a stare male e mi disse che c'era un posto in psichiatria, così presi un treno da Parma per andare a Roma in ospedale.
In ospedale ci sono stata tre giorni ed ogni sera venivo sedata.
Ogni giorno lottavo contro me stessa per non farmi del male e per uscire dall'autolesionismo, era difficile perché dovevo trovare qualcosa che invece di farmi del male mi facesse del bene.
Dopo quei giorni in ospedale ho capito che la forza la dovevo trovare dentro di me e che se voglio posso rinascere.
Nei giorni seguenti non riuscivo a stare a casa, non so perché... perché forse la casa mi metteva angoscia e quindi dato che non riuscivo a stare a casa sono stata al mare due settimane e mi sono diciamo abbastanza ripresa.
Ho continuato a fare la cura farmacologica poi ho cercato di diminuire i farmaci fino quasi non prenderne più.
Tramite la mia psicologa ho preso contatto con un'altra psichiatra,
dove con questa mi sono trovata molto meglio.
Dopo qualche settimana sono riuscita a conoscerla di persona
e mi ci sono trovata subito bene,
percepivo che capiva quello che stavo affrontando.
L'11 ottobre 2023 la mia psichiatra mi disse che dovevo essere ricoverata, dato che io non volevo essere ricoverata nell'ospedale della mia zona mi disse di andare in un altro ospedale che lei conosceva ma la psichiatria era piena e non potevano neanche essere ricoverata perché non era l'ospedale della mia zona.
Così andai nell'ospedale della mia zona,
dove mi fecero delle flebo e il 12 ottobre 2023 mi legarono perché io volevo morire.
Lì ci rimasi per due settimane ed ho fatto anche amicizia con delle persone che erano come me e sono delle persone fantastiche.
Il 26 ottobre venni trasferita in clinica, lì ci sono stata due settimane perché non mi sono trovata molto bene, ogni tanto tornavo a casa perché avevo i permessi e ogni tanto mi veniva a trovare la mia migliore amica.
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La Rinascita
General Fictionla storia parla di me, di come ho affrontato l'autolesionismo, e spero che possa essere d'aiuto. 🧡🎗️