Mentre si allontanavano dalla tana dell'arpia, Diana e Azazel camminavano fianco a fianco, il silenzio tra loro era carico di tensione e di emozioni non dette. Diana sentiva ancora il potere oscuro pulsare dentro di lei, un'energia che la rendeva più forte ma che portava con sé un senso di inquietudine.
"Diana," iniziò Azazel dopo un po', rompendo il silenzio. "Quello che hai fatto... sacrificare una parte della tua anima... è stato incredibilmente coraggioso."
Diana abbassò lo sguardo, sentendo il peso delle sue azioni. "Non avevamo altra scelta," rispose. "Ma mi chiedo quale prezzo dovrò pagare in futuro per questo potere."
Azazel le posò una mano sulla spalla, il suo tocco era sorprendentemente confortante. "Qualunque sia il prezzo, lo affronteremo insieme," disse con fermezza. "Non sei sola in questo."
Diana sollevò lo sguardo, incontrando gli occhi di Azazel. In quel momento, sentì un legame profondo nascere tra di loro, un'alleanza forgiata nel fuoco della loro missione comune. "Grazie, Azazel. Questo significa molto per me."
Proseguirono il viaggio verso le grotte di quarzo, attraversando paesaggi sempre più ostili e surreali. Finalmente, giunsero all'ingresso delle grotte, un maestoso arco naturale di cristallo che scintillava alla luce fioca. Entrando, furono immediatamente colpiti dalla bellezza del luogo: le pareti erano coperte di cristalli che riflettevano la luce in mille colori, creando un'atmosfera quasi magica.
"È...incredibile," sussurrò Diana, affascinata dalla vista. "Ma anche inquietante."
Avanzarono con cautela, seguendo la mappa che l'arpia aveva dato loro. Il cammino era tortuoso, e ad ogni passo sentivano il pericolo imminente. In lontananza, udirono il rumore di ali frenetiche e grida spettrali che risuonavano tra i cristalli.
Dopo ore di cammino, giunsero a una vasta caverna, al centro della quale troneggiava un altare di cristallo. Su di esso, incastonata in una base di quarzo purissimo, c'era una spada di una bellezza mozzafiato. La lama scintillava con una luce propria, emanando un'aura di potere immenso.
"Eccola," disse Diana. "La spada che ci permetterà di sconfiggere Malakar."
Ma mentre si avvicinavano all'altare, il terreno sotto i loro piedi iniziò a tremare. Improvvisamente, una creatura enorme emerse dalle ombre, un mostro fatto di cristallo e tenebre. Le sue mani erano affilate come lame, e i suoi occhi brillavano di una luce malvagia.
"Siete venuti per la spada," ruggì la creatura, la sua voce rimbombava nella caverna. "Ma non la avrete senza combattere."
La battaglia fu feroce. La creatura di cristallo si mosse con una velocità sorprendente, attaccando con colpi precisi e devastanti. Azazel cercò di tenere testa al mostro, ma ogni attacco sembrava rimbalzare sulla sua superficie dura come la roccia.
Diana, con il suo nuovo potere, riuscì a infliggere alcuni colpi, ma anche lei subì gravi ferite. La creatura la colpì con un pugno violento, scaraventandola contro una parete di cristalli. Il dolore era lancinante, ma Diana si rialzò, determinata a non arrendersi.
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La voce perduta
FantasyDiana è una giovane donna con un sogno ardente di diventare una cantante. Tuttavia, la sua vita è un susseguirsi di lavori banali che la allontanano sempre di più dalla sua passione. Una notte, disperata e senza speranza, incontra Lucien, un demone...