Diana sedeva da sola su una scogliera, il vento freddo che le sferzava il volto e le faceva ondeggiare i capelli. Sotto di lei, l'oceano si infrangeva contro le rocce con una furia che sembrava rispecchiare il tumulto dentro di lei. Aveva vinto la battaglia, aveva sconfitto Malakar, ma a quale prezzo? Athyra era morta, e con lei, sembrava essere morto anche qualcosa in Azazel. E in sé stessa.Ogni notte, Diana riviveva quel momento. Il grido di Azazel, la lama che si conficcava nel cuore di Athyra, l'ombra che divorava l'anima della sua amica. Il suo potere, quel dono che aveva imparato a controllare, ora le sembrava una maledizione. Sentiva di essere cambiata, non solo nel corpo, ma anche nell'anima.
Un fruscio dietro di lei la fece voltare di scatto. Azazel stava lì, le sue ali scure incorniciavano la sua figura imponente contro il cielo grigio. C'era una distanza tra di loro, non fisica, ma emotiva. Diana lo guardò con occhi pieni di dolore e paura.
"Sei venuto per finire quello che hai iniziato?" chiese, con la voce tremante. "Non posso biasimarti, Azazel. Non posso nemmeno biasimarmi... ma il potere che ho usato quella notte... non è qualcosa che avrei dovuto scatenare".
Azazel rimase in silenzio per un lungo momento, i suoi occhi fissati su di lei con un'intensità che la fece rabbrividire. Poi fece un passo avanti, la voce carica di emozione. "Non sono venuto qui per vendetta, Diana. Non potrei mai... ma non posso ignorare il fatto che qualcosa dentro di te è cambiato".
Diana distolse lo sguardo, fissando il mare. "Sì, è cambiato. Io sono cambiata. Ho usato un potere oscuro per fermare Malakar, e quel potere... mi ha consumata. Ho visto cosa posso diventare, Azazel, e mi spaventa. Non voglio fare del male a chi amo, non voglio diventare una minaccia. Forse è meglio se resto sola".
Azazel si avvicinò ancora di più, fino a essere di fronte a lei. "Non ti permetterò di isolarti, Diana. Sì, hai usato un potere oscuro, ma l'hai fatto per fermare il male. Athyra... non è stata colpa tua. Io... ero accecato dal dolore e dalla rabbia, e ti ho incolpato ingiustamente. Ma ora capisco che la vera colpa è di Malakar, non tua".
Le lacrime iniziarono a scorrere lungo il viso di Diana, la voce spezzata dal dolore. "Azazel, io ho visto l'oscurità dentro di me. Ho sentito il suo richiamo. Ho paura di perdermi in essa, come Malakar, come tanti altri prima di me. E se dovessi fallire? Se dovessi diventare una di loro? Lucien... mi sta facendo del male, lo sento".
Azazel prese il suo volto tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi. "Non diventerai come loro, Diana. Non permetterò che tu lo faccia. Sei forte, sei pura. Non lasciare che la paura ti consumi. E se dovesse accadere io mi consumerò con te".
Diana tremava, combattendo contro il desiderio di arrendersi al dolore. Ma le parole di Azazel, il suo tocco, le davano speranza. "Non so se sarò mai pronta ad accettare quello che sono, Azazel. Ma se mi starai accanto... forse riuscirò a non perdermi".
Azazel annuì, il suo sguardo pieno di una nuova determinazione. "Non ti lascerò mai, Diana. Non ora, non mai. Insieme troveremo una via. Non importa quanto oscura possa essere".
Si abbracciarono, trovando conforto nella reciproca presenza. Il legame tra loro, che sembrava spezzato, ora si era ricostituito, più forte che mai.
Dopo un lungo silenzio, Azazel parlò, il tono serio. "Il prossimo passo è trovare Seraphine, il secondo guardiano. È stata corrotta da Lucien, trasformata in un'arma da distruzione. Se riusciamo a redimerla, potremmo ottenere un alleato prezioso contro Lucien stesso. Ma il suo potere è pericoloso, Diana. Dobbiamo essere pronti".
Diana annuì, asciugandosi le lacrime. "Lo so. Ma dopo quello che abbiamo affrontato, non temo più la battaglia. Sono pronta ad affrontare Seraphine. E questa volta... non mi lascerò guidare dall'oscurità".
Azazel le sorrise, un sorriso carico di speranza e affetto.
E così, con il cuore ancora ferito ma il legame tra loro riparato, Diana e Azazel si prepararono a proseguire il loro viaggio verso il secondo guardiano, Seraphine. Ma nel profondo di entrambi, sapevano che questa battaglia sarebbe stata più difficile di qualsiasi altra. Seraphine non era solo un nemico; era l'incarnazione di tutto ciò che Diana temeva di poter diventare.
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Diana camminava accanto ad Azazel, sentendo il vento caldo che soffiava tra le pianure infernali. Il cielo sopra di loro era attraversato da strane nubi rosse, e creature spettrali si muovevano tra le ombre lontane. Ma, stranamente, sentiva una calma interiore, come se il peso degli eventi recenti si stesse finalmente allentando.Azazel camminava in silenzio, il volto segnato dal dolore e dalla fatica. Nonostante tutto, sembrava sereno accanto a lei. Per la prima volta dopo tanto tempo, Diana sentiva una scintilla di speranza crescere nel suo petto.
"Azazel," disse improvvisamente, rompendo il silenzio, "Ho sempre desiderato volare. Volare davvero. Potrei... potrei farlo con te?"
Azazel si fermò, fissandola con uno sguardo sorpreso. Poi sorrise, un sorriso che Diana non vedeva da troppo tempo. "Vuoi volare sulle mie ali? Sei sicura?"
Diana rise, una risata spontanea e sincera, che risuonò come una melodia nel paesaggio desolato. "Assolutamente. Voglio vedere questo mondo infernale dall'alto".
Azazel annuì, aprendo lentamente le sue enormi ali nere. "Sali allora, ma aggrappati forte. Il volo non è per i deboli di cuore".
Diana prese un respiro profondo e salì sulla schiena di Azazel, sentendo la sua pelle calda sotto le mani. Quando Azazel batté le ali, sentirono un'ondata di vento sollevarli da terra. Il paesaggio infernale si allontanava sotto di loro mentre si libravano nel cielo scuro, le ombre e le fiamme diventando piccole e distanti.
Mentre volavano, Diana vide creature meravigliose e terrificanti sotto di loro. Mostri con corpi di fiamme, draghi dalle ali di fumo e spiriti che si muovevano come ombre viventi. Eppure, dall'alto, tutto sembrava quasi tranquillo, come se quel caos avesse un ordine nascosto. "È... bellissimo", mormorò Diana.
Azazel sorrise. "Anche nell'oscurità, c'è bellezza. Devi solo sapere dove cercarla".
Il volo continuava, e Diana si sentiva libera. Per un attimo, il dolore e la colpa sembravano lontani, come se l'Inferno stesso le stesse concedendo un momento di pace.
Ma proprio quando il cielo sembrava calmo, Diana avvertì qualcosa di strano nell'aria. Uno spostamento, un'energia oscura che si avvicinava. Voltò la testa e vide una figura che volava veloce verso di loro.
"Azazel!" gridò. "Qualcuno sta arrivando!"
Prima che Azazel potesse reagire, una forma oscura si scagliò contro di loro con una velocità fulminea. Era Lucien, il suo volto contorto dalla rabbia. Con un urlo bestiale, si scontrò con Azazel, colpendolo con una forza devastante.
L'impatto fu tremendo. Diana sentì il mondo ribaltarsi mentre cadevano in picchiata verso il suolo, le ali di Azazel strappate dalla furia dell'attacco. L'aria intorno a loro fischiava, e il terreno si avvicinava a una velocità spaventosa.
Diana urlò, stringendosi ancora più forte a Azazel mentre il caos esplodeva intorno a loro. Il suolo si avvicinava inesorabilmente, e l'impatto sembrava inevitabile.
"Lucien questa me la paghi se ne usciremo vivi".
✨SPAZIO AUTRICE✨
Cari lettori, eccomi di nuovo. È passato un po' di tempo dall'ultimo capitolo, lo so e scusatemi.
Semplicemente perché credo nella scrittura vera, non dettata dalla pressione di pubblicare per forza qualcosa.
Questa è la mia storia e voglio che sia esattamente così, con i miei tempi. 🥺Detto questo, vi adoro davvero tanto
Grazie per il continuo supporto, per i commenti, le stelline. Vi porto sempre con me..Alla prossima, Miri.
P.S.
Ah, sì. Lucien è tornato un'altra volta. 😈✨
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La voce perduta
FantasiDiana è una giovane donna con un sogno ardente di diventare una cantante. Tuttavia, la sua vita è un susseguirsi di lavori banali che la allontanano sempre di più dalla sua passione. Una notte, disperata e senza speranza, incontra Lucien, un demone...