capitolo 28

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sto salendo in camera mia ma vengo interrotta dal suono del campanello perciò mi blocco sulle scale e incuriosita torno giù

riccardo con fare interrogativo si dirige verso la porta, si presenta una figura femminile, questa ragazza la ho già vista ed è proprio la ragazza con cui ieri sera dadda ci stava provando, la fulmino con lo sguardo e poi guardo dadda che sta andando in panico

la ragazza senza neanche chiedere il permesso si fionda in casa cadendo tra le braccia di dadda, dadda è visibilmente a disagio perché ha lo sguardo di tutti addosso soprattutto il mio, guardo questa scena con disgusto e odio nei confronti di dadda e questa ragazza

"daniel amore mio" dice la ragazza dopo aver lasciato un bacio sulle labbra di dadda, sono schifata e ho il vomito a vedere questo ridicolo teatrino, mi sento un vuoto dentro, mi gira la testa, vedo offuscato e le mie mani tremano dalla rabbia

"dimmi piccola" dice dadda accarezzandogli la testa, in questo momento vorrei solo scomparire e non aver mai assistito a questa scena raccapricciante, pensare che dadda non mi ha mai chiamata piccola ma ad una sconosciuta conosciuta il giorno prima sì mi fa capire che uomo di merda è

ho le lacrime agli occhi, silenziosamente le mie lacrime rigano il viso, pensare che per me è dadda non ci sarà più un futuro mi distrugge, pensare che al posto mio dadda mi ha rimpiazzato con un oca mi viene il disgusto

"daniel sono incinta" dice la ragazza, ha un tono fiero di se, come se dovesse vantarsi, appena sento quelle parole spalanco gli occhi e il mio cuore si ferma di battere per qualche secondo, non è possibile, dadda non è così, non può avermi fatto questo, il mio fiato diventa corto e la mia testa gira, è il momento più brutto della mia vita

riccardo e simone mi guardano per assicurarsi che io non sia svenuta nel sentire quelle parole ed in effetti sarebbe stato meglio svenire che guardare questa patetica scenetta

mi sono scopata il ragazzo che qualche giorno prima ha messo incinta un altra ragazza, che schifo mi viene il vomito

"no non è possibile, doveva essere soltanto una cosa di una notte" dice dadda andando in panico e nel sentire che dadda ha usato quella ragazza per il suo piacere mi viene in disgusto, non pensavo che dadda potesse essere così ma mi sbagliavo

"devi abortire" dice dadda serio alla ragazza e lei senza dire una parola annuisce e gli da ragione, lei è proprio un cagnolino, qualsiasi cosa le dica dadda lei lo fa pur di restare con lui

non riesco più a guardare questa scena, i miei occhi si rifiutano così torno in camera mia, mi butto sul letto, mi copro il volto con le mani e continuo a piangere, questa volta però piango rumorosamente e disperatamente, da un mio errore, da un bacio insignificante siamo arrivati a ciò, ormai la mia relazione con dadda è andata a puttane e vedo mano a mano sgretolarsi sempre di più il nostro futuro, sempre più distante e irraggiungibile

"chi è?" chiedo io tra un singhiozzo e l'altro perché qualcuno ha bussato alla porta della mia camera

"tarantè so io" mi risponde simo e nel sentire le sue parole sul mio volto si stampa un lieve sorriso che per qualche secondo non mi fa più pensare alle cose appena successe

simone entra in camera mia e si siete affianco a me sul letto per cercare di consolarmi

"simo non me lo sarei mai aspettata" dico io continuando a piangere buttandomi tra le braccia di simone così lui mi coccola

"si è scopato un altra, cazzo simo, capisci che pezzo di merda" continuo io, grido come non mai, ogni cosa che vedo nella stanza mi ricorda dadda, c'è ancora tutto il suo profumo nell'aria, la sua felpa che mi aveva lasciato qualche giorno prima sulle sedia e una foto nostra sul comodino

presa dalla rabbia afferro la foto, la guardo attentamente per qualche secondo e mi scende una lacrima che bagna il vetro della cornice, dopo la tristezza però mi sale la rabbia, faccio volare la cornice per terra spaccando il vetro in due, simone mi guarda con aria triste, gli dispiace di questa mia reazione e gli dispiace che sto soffrendo così tanto per un coglione

"simone nonostante tutto io lo amo, lo amo più di me stessa" continuo io ancora più disperata, non capisco più niente, il mio cuore dice di perdonarlo, che non lo farà più ma la mia mente dice tutt'altro e penso abbia ragione la mente, devo ascoltarla perché se l'ha fatto una volta può farlo sempre

simone non dice una parola, probabilmente anche lui è molto provato dalla situazione e tutto questo da dadda non se lo aspettava

in questo momento awed mi guarda con occhi diversi, con occhi dolci e sensuali, la distanza tra i nostri volti si fa pericolosamente troppo vicina, i suoi occhi mi trasmettono sicurezza e mi ci incanto, non appena poi mi rendo conto della situazione che si stava creando mi allontano velocemente

"simone che stava succedendo?" chiedo io confusa e stranita anche dal comportamento di simone, mi sta venendo paura e se dovessi piacergli? e se avesse aspettato solo che io e dadda litigassimo per dichiarasi a me e avere la strada spianata? mille paranoie mi assalgono e faccio fatica a pensare, troppo pensieri mi stanno passando per la testa

"non lo so ma mi stava piacendo" mi risponde simone sottovoce con tono sensuale rendendomi sempre più confusa, io amo dadda però awed... in pochi secondi scaccio via questi pensieri dalla mia testa e riprendo il controllo di me stessa

"il tuo profumo mi fa impazzire" mi sussurra simone all'orecchio spostandomi una ciocca di capelli delicatamente dietro l'orecchio, arrossisco leggermente soprattutto perché è il mio migliore amico a dirmi ciò, simone si avvicina ancora di più a me, annusa il mio collo e il mio profumo gli pervade le narici, sul mio collo lascia tanti lenti e umidi baci che mi fanno buttare la testa indietro dal piacere

perché stiamo facendo tutto questo, è tutto sbagliato, non dovremmo fare questo, siamo migliori amici quasi come fratelli, e i migliori amici fanno questo? i miei pensieri vengono fermati quando le nostra labbra si scontrano in un bacio passionale pieno di passione, perché è così tremendamente bello anche se è tutto sbagliato? scaccio via i pensieri, voglio solo concentrarmi sulle labbra di simone, sono così morbide e mi fanno impazzire

sento le mani di awed che si fermano sui miei fianchi, sembra che abbia quasi paura di farmi male, di farmi soffrire dopo tutto ciò che ho passato, il suo tocco è delicato, le sue mani sono calde mandandomi in fuoco tutto il ventre

ci fermiamo, ci guardiamo negli occhi e ci facciamo un piccolo sorrisetto malizioso, sapendo che da questo momento nulla sarà più come prima e noi due non saremo più migliori amici

simone mi prende in braccio tenendo le sue mani sul mio culo facendo poi scontrare la mia schiena contro il muro freddo, la sua mano si infila scaltra nei miei pantaloncini, le sue dita si muovono lentamente sulla mia intimità coperta dalle mutande stuzzicandomi

"simone fammi dimenticare tutto" dico io emettendo un gemito dalla mia bocca e simone mi guarda soddisfatto

così awed senza farselo ripetere due volte infila due dita dentro di me e le muove velocissime provocando in me tanti gemiti fino a finire con un potente orgasmo

"tarantè cosa abbiamo fatto" mi dice awed sorridendo senza aver ancora concretizzato per bene quello che avevamo appena fatto, se qualcuno viene a scoprire quello che abbiamo fatto siamo morti

vado in bagno per lavarmi e sistemarmi la faccia, non appena mi guardo allo specchio oltre al succhiotto fatto prima da dadda ne ho tantissimi altri, ho il collo coperto da succhiotti rossi e viola e se riccardo ha notato un succhiotto figuriamoci se non vede tutti questi

"simo guarda che cazzo mi hai lasciato sul collo" dico io scherzando a simo indicando il mio collo

"non ho saputo resisterti" mi risponde simone on tono provocante così gli sorrido e torno in bagno per sistemare il mio collo

immediatamente cerco di coprire tutto con del correttore alla meglio maniera, ancora poco si nota ma sicuramente è meglio di prima

CONTINUA...

𝘵𝘪 𝘢𝘥𝘰𝘳𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘰𝘯𝘻𝘰 || Daniel D'addettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora