capitolo 20

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"simone ci ha invitato ad un festino a casa sua" mi dice riccardo disturbando il mio riposino pomeridiano

"chi viene?" chiedo io con voce assonnata, ovviamente se tra gli invitati ci fosse stato anche dadda, cosa molto probabile, non sarei mai andata

"i soliti" risponde riccardo un po' scocciato

"dadda?" chiedo io, non sono ancora pronta a rivederlo

ormai è passato quasi un mese dalla nostra ultima litigata e io e lui non ci siamo più visti, nessuna chiamata, nessun messaggio, niente. per lui ormai non esistevo più

"ovvio che c'è dadda, emma non pensarci, pensa solo a divertirti e stop" mi dice riccardo cercando di darmi conforto, facile dire così, sarà impossibile non pensare a lui se sarà nello stesso luogo in cui sarò io, sarà il mio pensiero fisso per tutta la serata

"e va bene richi, sappi che se vengo lo faccio solo per farti felice" dico io con tono scherzoso alzandomi dal letto

"andiamo lì un po' prima così aiutiamo simo, quindi inizia a prepararti" mi dice riccardo così mi inizio a preparare, dadda mi deve sbavare dietro e deve capire che bellezza ha perso

decido di indossare lo stesso vestito che l'ultima volta aveva fatto impazzire dadda ma di colore diverso

arriviamo a casa di awed, non appena apro la porta di casa mi trovo davanti a me dadda ed è più bello di sempre, il suo sguardo si posa immediatamente sulla mia figura e sul profondo scollo in prossimità del seno così io lo guardo soddisfatta

iniziano ad arrivare le prime persone così dadda con le sue doti da barman inizia a preparare qualche drink ed incominciamo a bere, il mio obiettivo di oggi è sfondarmi senza pensare più a daniel

i drink ci sono, la musica c'è, la luce giusta c'è e si può dar inizio al festino

dalla porta di ingresso entra un ragazzo bellissimo della mia età, è il fratello di un'amica di awed così per dare un po' di piccante alla situazione decido di provarci

non mi interessa nulla del ragazzo, bensì della reazione di dadda, voglio avere i suoi occhi pieni di gelosia addosso

mi butto immediatamente tra le braccia di questo sconosciuto, mi struscio su di lui e cerco molto contatto fisico

"come ti chiami? io sono thomas" mi grida lui a causa della musica alta

"piacere emma" gli rispondo io sbiascicando per poi girarmi per fare scontrare il mio culo e la sua erezione

vado in cerca con lo sguardo di dadda che ovviamente stava osservando tutta la scena, il suo sguardo era fisso su di noi e nel mentre sorseggiava il suo drink nervosamente ma a me non bastava volevo una reazione di dadda più spinta

mi giro faccia a faccia con thomas, il ragazzo posa le sue mani sul mio culo palpandomelo così io inizio a baciarlo passionalmente, dadda era ancora lì fisso a guardare, voleva prendere a pugni il ragazzo che era con me, il suo sguardo era pieno di gelosia e rabbia

ma io volevo di più, volevo vedere fin dove potevo spingermi per far intervenire dadda, così non mi arrendo

"andiamo in camera" sussurro all'orecchio del ragazzo con un sorrisetto malizioso, sono sicura che in questo modo dadda interviene al cento per cento

prendo per il polso il ragazzo e con un sorriso malizioso mi dirigo verso camera di awed passando proprio di fianco a daniel, ovviamente non avrei mai fatto nulla con questo sconosciuto

"cosa cazzo stai facendo?" mi chiede dadda fermandomi, mi guarda dalla testa ai piedi con uno sguardo di disgusto nei miei confronti, prima che io potessi andarmene mi afferra per il polso e mi tiene stretta come se da un momento all'altro potessi volatilizzarmi via

"che ti importa?" gli rispondo io barcollando a causa dell'alcol, mi avvicino sempre di più a daniel fino ad essere a qualche centimetro di distanza dalla sua faccia

"emma sei ubriaca marcia, non fare cose di cui potresti pentirti" continua poi daniel mantenendo la calma e cercando di trattenersi, dagli occhi si può notare l'odio che sta provando verso quel ragazzo, il mio piano stava funzionando

"e perché?" gli chiedo io facendo la finta tonta, nel frattempo avevo mandato via il ragazzo che c'era con me perche non avevo più bisogno di lui

"lo sai benissimo perché" mi risponde dadda

"voglio che me lo dici te" continuo io facendogli un sorrisetto malizioso, ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, nell'aria c'è un alfa tensione sessuale

"perché tu sei mia" mi risponde daniel tutto d'un fiato, era proprio quello che avrei voluto sentirmi dire

"nessuno oltre a me ti può toccare" continua daniel gelosissimo nei miei confronti, mi stringe forte a se poggiando le sue mani sui miei fianchi, il suo tocco mi fa impazzire e desideravo questo momento da sempre

"tu sei il più bravo" gli rispondo io per aumentare il suo ego e lui mi guarda con un sorriso soddisfatto, finalmente siamo di nuovo io e lui

"ora ci siamo bambina mia" mi dice daniel contento che io gli abbia fatto quel complimento

"posso chiedere di ballare alla ragazza più bella al mondo?" mi chiede daniel con tutta l'eleganza del mondo e come si può rifiutare un offerta simile

io e dadda iniziamo a ballare insieme, tornare insieme dopo un mese è stato strano, ci siamo messi a ballare insieme senza dire nulla da un giorno all'altro

tra di noi scatta il bacio, le mani di dadda si muovono esperte lungo tutto il mio corpo per poi poggiarsi sul mio culo

"non puoi immaginare quanto mi sia mancato il tuo culetto" mi sussurra dadda all'orecchio facendomi eccitare all'istante

desideravo questo momento più di qualsiasi altra cosa, entrambi siamo vogliosi di recuperare il tempo perso in questo mese infatti in men che non si dica dadda mi prende in braccio e mi trascina verso camera di awed che probabilmente se viene a scoprire che abbiamo fatto l'amore sul suo letto non ci rivolgerà più la parola

freneticamente dadda si spoglia e poi fa lo stesso con me, si soffermandosi sulla mia figura nuda che guarda con occhi innamorati

"da quanto aspettavi questo momento?" mi chiede dadda sorridendo maliziosamente prendendomi in braccio facendomi sdraiare sul letto e posizionandosi sopra di me

"da troppo tempo amore" gli rispondo io impaziente perché volevo immediatamente che dadda entrasse dentro di me

le dita di dadda si muovono con movimenti lenti e strazianti sopra alla mia intimità guardandomi soddisfatto nel vedere me impaziente

"dadda ti prego" dico io con voce rotta supplicandolo di muoversi o sarei impazzita

"zitta comando io" mi dice dadda probabilmente anche lui era parecchio ubriaco

"non è vero" gli dico io per provocarlo un po' così lui si alza mi prende in braccio e mi sbatte al muro, le sue dita iniziano a muoversi dentro di me con una velocità assurda

"allora chi è che comanda?" mi dice dadda riproponendomi la domanda ed io non posso far altro che dargli ragione

"tu" gli rispondo io secca con una voce tremolante dal piacere così lui mi sorride soddisfatto, sa di avere il coltello dalla parte del manico

CONTINUA...

𝘵𝘪 𝘢𝘥𝘰𝘳𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘰𝘯𝘻𝘰 || Daniel D'addettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora