capitolo 14

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anche se l'ultima cosa che voglio è stare insieme a dadda per tornare a casa dobbiamo per forza farlo essendo che siamo venuti con una sola macchina

quindi anche se contro la mia voglia ci mettiamo in macchina tutto insieme per tornare a casa, riccardo stava guidando, dadda si trovava nel posto difianco a richi ed io e awed dietro

"simo ho paura" dico io tremando, sono sull'orlo di un attacco di panico così simo mi stringe forte a se

"emmina respira e rilassati" mi dice awed con fare dolce accarezzandomi la testa cercando di darmi sicurezza

riccardo mi guarda dallo specchietto e mi fa un piccolo sorriso di conforto e con lo sguardo capisco che mi vuole dire di non stare male per un coglione come dadda

ad un certo punto dadda sembra prendere lucidità infatti guarda per qualche secondo riccardo

"o daniel ma hai capito che hai fatto?" gli chiede riccardo cercando di mantenere la calma

"non mi ricordo un cazzo" dice daniel sbiascicando poi si gira verso di noi e vede il mio viso pieno di lacrime ed awed che mi tiene stretta a se

"o emma perché piangi e simo staccati un po' dalla mia ragazza" dice dadda, era proprio ubriaco marcio

finalmente arriviamo a casa, ero rimasta a casa sola con mio fratello e potevo finalmente sfogarmi

"richi sono disperata" gli dico io continuando a piangere e buttandomi tra le sue braccia

"non so cosa devo fare, dovrei perdonarlo? perché era ubriaco e non si ricorda niente però ha comunque baciato un altra ragazza tradendomi, però io lo amo così tanto" dico io tra un singhiozzo e l'altro

"emmina, tu meriti il meglio perciò domani quando a daniel sarà passata la sbronza andremo da lui per chiarire" mi dice mio fratello mantenendo la calma accarezzandomi la testa e dandomi dei bacini in fronte

"e se mi ha tradito perché si è stufato di me? se mi ha usato solo per scopare? prima di uscire abbiamo fatto l'amore e lui mi sembrava veramente innamorato" dico io facendomi prendere dal panico, le mie mille paranoie stanno per prendere il controllo sul mio corpo

"daniel non lo farebbe mai, anche se è stato un pezzo di merda lo conosco e so per certo che non userebbe mai una ragazza, lui quando è innamorato da il mondo ma fa il coglione" mi dice riccardo guardandomi negli occhi per poi prendermi il viso tra le mani e asciugarmi le lacrime che scendevano lungo il mio viso arrossato

"richi mi prometti che si sistemerà tutto?" gli chiedo io con gli occhioni dolci cosi mio fratello mi abbraccia e fa una risatina

"ovvio emmina" mi dice riccardo facendomi sentire protetta

così ognuno va nelle proprie stanze, mi cambio e tiro fuori dall'armadio una felpa di dadda, ha ancora tutto il suo odore, così la prendo, mi stendo nel letto e mi abbraccio la sua felpa, in questo momento la sua felpa mi fa sentire bene e protetta così a fatica mi addormento

la mattina dopo mi sveglio con un senso di nausea abbastanza forte probabilmente dovuto all'ansia così corro subito in bagno

scendo in cucina e trovo riccardo che prepara la colazione

"stai meglio?" mi chiede riccardo preoccupandosi per me

"si dai, sto meglio ma non sto bene" dico io con fare un po' triste

finiamo di mangiare ed io salgo in camera mia, mi metto un po' di musica dalla mia playlist preferita e inizio a prepararmi perché ovviamente non mi sono scordata che riccardo mi ha promesso di chiarire con dadda anche se in realtà sono ancora tanto arrabbiata

una truccata e preparata vado in camera di richi che si stava preparando

"ma secondo te sto facendo la cosa giusta?" gli chiedo io così dal nulla facendolo spaventare e lui mi guarda confuso non sapendo di cosa sto parlando

"intendo per dadda, mi ha tradito, forse dovrei dimenticarlo" dico io abbassando il tono della voce perché pronunciare queste parole ad alta voce è un altro tipo di dolore

"avere un chiarimento è gius-" dice riccardo ma la sua frase viene interrotta dal suono del campanello così ci guardiamo e scendiamo all'ingresso

di scatto apro la porta e mi trovo davanti daniel, il mio corpo si blocca davanti al suo, rimango pietrificata, i miei occhi sono sgranati e piedi di odio così subito sento la rabbia che assale il mio corpo

"emmina che hai?" mi chiede dadda preoccupato cercando di abbracciarmi ma io lo blocco

"daniel non ti toccare" gli dico io schifata al pensiero che le sue mani hanno toccato il corpo di un altra ragazza

dadda mi guarda spaesato per poi guardare riccardo per cercare spiegazioni

"ma tu veramente non ti ricordi niente di ieri sera?" gli chiede riccardo avvicinandosi a lui con fare minaccioso

"daniel ti stavi limonando un altra ragazza" dico io tutto d'un fiato per poi scoppiare nuovamente a piangere e l'espressione nel viso di dadda cambia radicalmente

dopo qualche secondo a fissare il vuoto dadda sembra riprendersi, come se si ricordasse tutto per magia

"ora ricordo" dice daniel abbassando lo sguardo

"ero ubriaco, tanto ubriaco" continua daniel cambiando tono di voce

"non è una buona giustificazione" lo interrompe riccardo

"pensavo che quella ragazza fosse emma" dice dadda un po' a disagio

"emmina non era veramente mia intenzione farti del male, anche perché tuo fratello mi avrebbe sepolto vivo, lo sai quanto io tengo a te, sei la mia bimba e non mi sarei mai permesso di fare una cosa simile, non ne sono proprio capace, con questo non ti sto dicendo che sei obbligata a perdonarmi, se non vorrai farlo ti capirò pero voglio che tu sappia quanto sei importante per me" mi dice dadda con gli occhi lucidi facendo commuovere anche me e mio fratello, poi dadda si avvicina a me, mi prende il volto tra le mani e mi dà un bacio passionale e riccardo si mette ad applaudire

"ogni volta che ti vedo mi fai venire le farfalle nello stomaco, non mi stancherei mai di te" continua dadda una volta staccato dal bacio

"quindi pace?" mi chiede poi alla fine daniel con gli occhioni

"mh vedremo" gli dico io con un sorrisetto malizioso

"o dadda la pace non si fa scopando" dice mio fratelllo e tutti scoppiamo a ridere

CONTINUA...

𝘵𝘪 𝘢𝘥𝘰𝘳𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘰𝘯𝘻𝘰 || Daniel D'addettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora