Sono qui.Con le mani in tasca di fronte alla casa dove sono cresciuto.Non é cambiato molto da l'ultima volta in cui ci ho messo piede,ma è stranamente più curata.Il giardino ha qualche fiore in più ed è stata riverniciata di bianco.Ci sono delle graziose tende appese al piano superiore.Insomma non ricorda più la vecchia casa decadente con i muri ancora impregnati dalle urla dell'ultima volta che ho parlato con mio padre.Eppure per quanto sia più accogliente,non la sento casa.Non è casa.Perché casa è dove cessano i tentavi di fuga e io vorrei essere ovunque ma non qui.Il mio corpo si rifiuta di varcare la soglia del cancelletto.Ma perché sono venuto?Non posso,devo andarmene.Ma qualcosa dentro di me dice di entrare e ascoltare quello che ha da dire.So già che non mi piacerà,visto come ha concluso il messaggio "dobbiamo mettere apposto le cose"
Io non voglio mettere apposto un bel niente.
Faccio un respiro profondo,è il momento."Non vuoi entrare,vero?"-Sussulto.La voce di Josh mi sorprende alle mie spalle.
"Ma sei pazzo?Mi hai fatto venire un colpo"
"Perdonami"
Ci rivolgiamo uno sguardo malinconico, sapendo che entrambi vorremmo essere da qualsiasi altra parte .Guardo di nuovo la casa,il giardino;il giardino dove mamma mi insegnava tutto quello che so sui fiori,la vegetazione.Dove tutti e tre dipingevamo ciò che la fantasia ci comandava di disegnare.Dove io e Josh correvamo fino a rimanere senza fiato.Guardo la mia infanzia scorrermi davanti e solo ora mi rendo conto di quanto fosse bella la mia vita non appena mettevo il piede fuori di casa.Quindi perché tornarci?"Forza Noah,andiamo"-dice Josh dandomi una pacca sulla schiena.
Josh suona il campanello,io ho le mani in tasca e per evitare casini è meglio così.
Mio padre apre la porta.Ha un viso raggiante,che appena ci vede si illumina ancora di più.Si passa una mano sulla fronte ormai calva."Ragazzi, venite qui!"-Ci abbraccia.Josh li posa una mano sulla schiena,ricambiando il saluto.Io non mi sforzo nemmeno di sorridere.
"Entrate forza,vi offro qualcosa?""Salta i convenevoli,cosa ci devi dire"-dico.
"Noah è da un po' che non ci vediamo volevo almeno sapere come state e cosa succede nelle vostre vite"
"Questa è una novità e da quando ti interessa?"
"Stiamo bene papà e le cose sono tranquille.Come sempre"-interviene Josh.
Josh non mi dà mai contro,non mi dice di cambiare tono o atteggiamento.Lui ha smesso di riservargli rancore.Ma non si aspetta che io faccia lo stesso.Non più."Si papà,per ora stiamo bene.Spero di poter dire la stessa cosa quando esco di qui."
"Starai anche meglio Noah,vedrai sarà tutto cambiato"
"Ne dubito fortemente."
"Sedetevi"
"Non pensavo che avessi cominciato ad occuparti così bene della casa.Mi sorprendi"-osserva Josh
"É più bella,no?Sa più di casa.La trovo molto migliorata"-Dice orgoglioso mio padre.Io alzo gli occhi al cielo sospirando,non so per quanto ancora riuscirò a sentirlo parlare.
Cala il silenzio"Allora?"
"Non ti ricordavo così impaziente. hahah.Va bene dai placo la vostra curiosità e ve lo dico"- Finalmente.É arrivato il momento
"Voi lo sapete ragazzi,la mia vita non è stata facile.Non sono stato il papà migliore del mondo.Ho fatto molte cose di qui non vado fiero e vi ho già chiesto scusa ma non mi sembra abbastanza.Voglio iniziare a fare parte delle vostre vite.Negli ultimi tre anni l'unica cosa che ci siamo detti è stato buon Natale e buon capodanno.Non mi piace questa situazione.E vorrei cambiarla,ora.Non voglio piú rimandare.Non so bene come si faccia,ma so che ci voglio provare.So che all'inizio non sarà facile ma col tempo torneremo ad essere una bella famiglia."
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ASPETTO DOMANI
RomanceA volte l'unica cosa di cui abbiamo bisogno è un altra occasione, un' altra partita,un altro sguardo,un' altra vita da giocarci o forse semplicemente smetterla di provarci. Ogni giorno è un' altra chance,quindi io aspetto domani.