Capitolo 5 Sotto Assalto

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Rimasi a fissarla negli occhi perché non sapevo cosa dirle, non sapevo come spiegarle i miei attacchi di rabbia e neanche se lei avrebbe capito oppure mi avrebbe preso per uno psicotico.
"Io ... Io non so che cosa dire James ..."
"Lo so, il fatto è che ..." Jasmine mi interruppe
"Non so cosa ti abbia fatto arrabbiare così tanto ma mi piace!"
Dopo quella risposta pensai tra me e me "Cosa? Il mio attacco d'ira non l'ha disgustata ma bensì compiaciuta! È la prima donna che pensa questo dei miei attacchi, che non mi prende per un malato mentale ..."
"Bene, avresti bisogno di una lavata James"
"Si, hai ragione ... Torniamo al fiume?"
"Si, perché no? Una lavata prima di partire non farà male a nessuno dei due"
"Come partire? Pensavo che rimanessimo qui!" Dissi con tono sorpreso
"Ehi, svegliati ... Non so se sei ancora sotto choc per l'attacco con gli infetti ma a meno che tu non voglia farti divorare io proporrei di andarcene" disse con un lieve tono sarcastico.
"Erano solo due, magari erano di passaggio ..." Protestai
"Bene, guarda queste allora"
Mi mise in mano il cellulare e mi disse di scorrere le foto, erano in lontananza ma c'è ne erano molti. Sembravano una centinaia.
"Vuoi ancora restare qui James?"
"No" risposi in tono secco
"Beh, allora sbrighiamoci ... Saranno pure tanti, ma fino a quando non vedono del cibo procederanno lentamente. Credo che ci rimanga una, forse un ora e mezza prima che siano qui"
"Ok Jasmine, muoviamoci"
Corsi dietro a Jasmine, ripercorrevo il sentiero e mentre lo facevo mi venivano in mente i ricordi della passeggiata notturna e cercai di godermeli. Una volta arrivati al fiume era passata circa una mezz'ora, ci spogliammo e ci lanciammo in acqua, presi i vestiti e li lavai velocemente.
"Sono venuta fin qui in auto, pensando fossi nelle vicinanze ... Poi non trovandoti ho proseguito a piedi fino a quando non ho trovato le tue tracce"
"Grandioso, abbiamo un gran vantaggio in auto ... Ci sono ancora le provviste di ieri?"
"Si, stai tranquillo ... Ho ripulito la casa prima di cercarti"
"Fantastico!"
Finito di lavarci buttai i miei vestiti sui sedili posteriori e mi asciugai con un asciugamano mentre aspettavo Jasmine che si vestisse. Mise in moto l'auto e partimmo.
"James, dormi ora ... "
"No! Non posso lasciarti ..."
"Ehi, sei stato sveglio tutto la notte ..." Disse con tono dolce "Siamo al sicuro ora,dormi"
Jasmine fermò l'auto e mi fece salire sui sedili posteriori. Usai i miei vestiti ancora umidicci come coperte ... Mi raggomitolai in posizione fetale e mi coprii con i vestiti e qualche asciugamano.
Ero totalmente immerso, ma prima di addormentarmi vidi il cartellino appeso al camice del A54
James K. , reparto sperimentazione , in collaborazione con Richard G.
Mi lasciai andare su quei morbidi sedili in pelle, avvolto da morbidi asciugamani e vestiti umidi

Una voce roca mi svegliò, ma non era rivolta a me
"Vieni fuori dolcezza, su non farti pregare!"
"Merda" bisbiglio Jasmine "No, lasciami stare! Noo"
Avevo il volto coperto dai vestiti, e non solo quello ... Ero totalmente coperto, sicuramente non erano persone amichevoli, aspettai che si allontanassero un po' nonostante feci fatica a trattenermi nel istante stesso in cui sentii le urla di Jasmine. Mi levai molto lentamente le coperte di dosso e dopo essermi infilato il camice cercai di capire cosa poteva essere successo ma non riuscivo a concentrarmi sapendo che Jasmine era tenuta in ostaggio. Mi ricordai del M40 della fattoria, e notai una valigetta di pelle sul fondo. Era lì, smontato però ... Non avevo la minima idea di come costruire un modellino di aereo , figuriamoci un M40. Riuscii a costruirlo dopo due o tre tentativi e appena costruito smontai dalla macchina e mirai in avanti, vidi 4 uomini, due tenevano per le braccia Jasmine e gli altri due la tenevano sotto mirino. Sparai ad uno dei due armati e lo presi al petto, mi riparai istantaneamente dietro l'auto. Ci furono spari alla rinfusa ma nessuno riuscì ad identificarmi, dopo poco colpì l'altro armato ma mi avevano visto. Ormai erano in due e per quel che ne sapevo non erano armati, corsero verso di me dopo aver stordito Jasmine. Sparai al braccio di uno ed esso che scivolò sbattendo la testa a terra. Mentre caricai l'ultimo colpo in canna vidi un cilindro cadere ai miei piedi, esplose istantaneamente lasciandomi stramazzante a terra. Quella sagoma mi prese per il braccio e diede una rapida occhiata mio cartellino "James K. , eccoti qui stronzo!" Mi sferrò un pugno e persi i sensi all istante.

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