Survival - I Sopravvissuti

Capitolo 1 L'inizio della Fine

Mi svegliai, ero sul mio letto. Avevo una bottiglia vuota di vodka in mano ed ero in mutande. Erano le 5:30 del mattino.
Avevo un mal di testa pazzesco e puzzavo di alcool. Probabilmente mi ero ubriacato, difatti non ricordavo nulla.Corsi a lavarmi nonostante mi girasse la testa, e poi mi vestii e preparai per andare al lavoro.
Arrivai al lavoro un po intontito, ma almeno ci arrivai.
"James, ieri ti sei ubriacato e sei svenuto. Mi hai fatto fare una figura schifosa."
"Scusa, ma io non ricordo nulla..."
"Meglio così... Passiamo al farmaco, com'è?"
"Richard, il farmaco è attualmente pronto, ma..."
"Ma cosa?"
"Io non credo che sia pronto per essere utilizzato, credo necessiti di perfezionamenti e aggiustamenti vari."
"James, svegliati! A che serve la sperimentazione sugli animali se non per capire che errori commettiamo?"
Da una parte aveva ragione, ma io sapevo che non poteva essere pronto ...
"Sei insistente Richard ..."
"Lo so!" Disse ridacchiando "Allora procediamo?"
"Se ti dico di si la smetterai di rompere?"
"Ovvio! Muoviti su, prepara le siringhe! Io accendo la videocamera!"
Andai al bancone, presi una siringa e vi inserì dentro il farmaco. La poltiglia blu riempì velocemente la siringa e io mi misi i guanti. James accese la videocamera dopo averla posizionata nel centro della stanza.
Io non volevo procedere alla fase del test ma Richard pensava che un farmaco del genere avrebbe potuto cambiare la vita di moltissime persone E io inconsciamente gli diedi retta ...
"Oggi, 14 giugno 2015 sono lieto di annunciare che il nostro farmaco è pronto! Dopo quasi un intero anno di lavoro Io e il mio collega di laboratorio James abbiamo deciso di testare per la prima volta questo farmaco, lo abbiamo chiamato UBC: Universal Blue Care. Ecco,ora come potete vedere, James inietterà l'UBC alla nostra cavia Casper.Abbiamo elaborato questo farmaco in grado di curare malattie come l'Alzheimer e funge da vaccino contro di esse, ha richiesto molto tempo e lavoro ma siamo più che certi che ne è valsa la pena."
"Complimenti giornalista" commentai con sarcasmo e gli diedi una pacca sulle spalle.
"Ah-Ah-Ah, divertente ... Comunque ora registreremo gli effetti dell' farmaco su Casper"
Era notte fonda e ogni due ore io e Richard ci davamo il cambio per monitorare il topo.
"Caffettino?" Richard mi porse una tazza di caffè e si sedette accanto a me.
"Si, grazie" Assaporai quel caffè, il lavoro era stressante e bere un sorso di caffè con il mio migliore amico era un modo per distogliere la mente.
"Sto pensando di licenziarmi,sai?"
Richard rise "Stai delirando perché sono le tre del mattino e sei ancora un po' sbronzo?"
"No, sto dicendo sul serio. Questo lavoro mi sta uccidendo... "
Rise di nuovo "James, non puoi andartene da qui, solo uno stupido lascerebbe questo posto. Guarda la paga! Brandon non ti lascerebbe mai andare, farebbe qualsiasi cosa per tenerti, sarebbe pure disposto ad aumentarti lo stipendio, ti rendi conto?"
"Lo sai che se dovevi darmi un motivo per restare, questo è il migliore che tu possa avermi dato?"
Entrambi scoppiammo a ridere.
"Smettila di fare l'idiota e alzati, vediamo se Casper sta meglio."
Richard si alzò in piedi e mi tirò su.
"Ehi, guarda un po' qui."
"Che c'è ora?" Richard sbuffò.
"È ... È ... È guarito! Ce l'abbiamo fatta, è guarito! Diventeremo famosi! C'è l'abbiamo fatta!"
"Io diventerò famoso, tu lo sei già James. Non ti basta aver ricevuto il premio come miglior scienziato degli ultimi 5 anni?"
"Certo che no!"
"Sasso, carta, forbici per chi porta la videocamera a Brandon?"
"Cosa!? Di già? Noi non dovremmo subito passare a test su cavie umane. Come minimo dovremmo aspettare una settimana, non ti pare?"
"Noi non dovremmo subito passare a test su cavie umane. Come minimo dovremmo aspettare una settimana, non ti pare?" Mi fece l'eco come un bambino delle elementari.
"Sei così infantile ..."
"E tu così premuroso e responsabile"
"Lo dovrei prendere come un complimento o come insulto?"gli domandai sorridendo
"Vado io allora"
Andò Richard a fare rapporto, forse lui era uno degli unici che gli stava simpatico.
Mi misi in tasca due siringhe di UBC è una siringa vuota. Se mi licenziavo, volevo avere ancora una copia del mio farmaco migliore.
Appena in tempo perché poco dopo si presentarono Brandon e Richard.
"Complimenti, siete dei grandi scienziati ..."
"Brandon dovrei dirle una cosa di vitale importanza."
"Parla, e muoviti! Non ho mica tempo da perdere come te!"
Strinsi le mie mani fino a formare dei pugni, stavo per sferrargli un destro ma mi bloccai quando vidi Richard alle spalle di Brandon sillabare un "Non Fare Cazzate!".
"Beh, ecco. Non credo sia il caso di portarlo subito a testare su cavie umane"
"Non sono affari tuoi, sicurezza!" Subito spuntarono dietro di lui due uomini alti e robusti in giacca nera.
"Su James, andiamo a casa." Disse Richard facendo un cenno con la testa.
"Si"
Ci guardammo negli occhi io e Brandon fino a quando non uscii dal laboratorio, Brandon mi sorrise girando e rigirando la provetta con l' UBC. Quel sorriso non prometteva nulla di buono, sapevo he aveva in mente qualcosa ma non avrei mai immaginato cosa.
Una volta usciti dalla struttura passammo per il parcheggio dove Richard aveva parcheggiato l'auto.
"Forza, salta su!"
"No, grazie Richard. Preferisco fare una passeggiata per smaltire l'arrabbiatura."
"E dai, sei uno straccio ... Ti porto a casa io."
"No. Grazie ancora Richard vado a piedi ..."
"Se ti serve qualcosa fammi uno squillo ok?"
"Ve bene!"
Iniziai a incamminarmi verso casa, abitavo a dieci minuti circa dal lavoro e di solito ci andavo a piedi per non sprecare benzina. Era tutta strada dritta, per tagliare passavo attraverso un boschetto. Ogni tanto mi capitava di imbattermi in qualche animale, ma per la maggior parte erano uccellini. Il loro cinguettio mi accompagnava sempre quando passavo il boschetto. In quel poco di tempo libero mi fermavo a osservare gli animali e a fotografarli, avevo un intero servizio fotografico su quegli animali.
Erano le 4:30 circa del mattino, entrai in casa e dopo essermi fatto una doccia veloce mi misi a dormire.